I tifosi ci sperAno: Grifo non li deludere

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foto: Elena Saltafusi
 

La settimana scorsa avevo scritto «fin da giovedì sera vogliamo undici leoni in campo e vada come vada!!!»: velleitariamente mi piace pensare che qualcuno (o più di uno) del Perugia mi abbia letto e che giovedì sera mi abbia accontentato, anche se – realisticamente – suppongo che (più o meno) gli stessi concetti espressi nell’ultimo mio articolo siano stati in settimana riportati alla squadra dal Presidente Santopadre, con parole sicuramente “diverse” e più efficaci delle mie e che siano state quelle illustri parole – e non le mie – a sortire gli effetti visti in campo con la Salernitana…

In ogni caso sono assolutamente irrilevanti quali siano in realtà le cause scatenanti della bella, emozionante ed intensa ultima giornata della regular season che hanno portato ai 3 punti con la Salernitana che ci consegnano il quarto posto assoluto e, soprattutto, consegnano a noi ed al Cittadella, Carpi, Benevento e Spezia i play off per la promozione, condannando il Frosinone – che già assaporava la promozione diretta – a giocarsela.

Non voglio fare alcuna valutazione tecnica sulla partita con la Salernitana, sulla nostra difesa “ballerina”, né sulla “papera” di Brignoli che ha determinato il temporaneo vantaggio dei campani, se non per dire che quella “papera” non inficia in alcun modo l’ottimo rendimento complessivo – e la conseguente ottima valutazione – del nostro portierone, grazie anche al quale siamo nei play off; e che la reazione della squadra e del pubblico, dopo il gol inopinatamente subito, è stata da grande compagine e da grande tifoseria: tutti uniti e compatti a far sentire la nostra solidarietà a Brignoli ed alla squadra, sotto il Grifo ed i nostri bellissimi colori.

Subito dopo il primo gol, l’incitamento a Brignoli dei giocatori in campo, della panchina e di noi sugli spalti è stato commovente e ci ha fatto sentire uniti e parte di qualcosa di grande.

Voglio, invece, parlare dell’atteggiamento della squadra e del fantastico “Curi” di giovedì sera.

Dal primo gol del Pisa, fino alla gara con il Latina avevamo tutti visto la più bella squadra della B diventare improvvisamente “molliccia” e poco motivata.

Anche le due vittorie conseguite in Piemonte nell’ultimo periodo erano maturate più per episodi e fortuna, che per il gioco o l’intensità agonistica.

Avevamo miseramente “toppato” due delle tre “finali di Champions” che dovevano concludere il campionato.

Certo le carenze d’organico di questi ultimi periodi (tra squalifiche ed infortuni) non avevano aiutato Bucchi, ma quelli che andavano in campo non sembravano avere quella rabbia, quella determinazione che serve ad una squadra che – in poche partite – si sta giocando un’intera stagione.

E tale atteggiamento non era meritato dai tifosi che incessantemente tifano la squadra, che si fanno chilometri per sostenerla.

Con la Salernitana, invece, il grande cuore e la rabbia del Grifo si sono prepotentemente rivisti in campo; si è rivista la voglia, la determinazione di ottenere il risultato; si è rivisto l’orgoglio dei giocatori di vestire una maglia “nobile” come quella del Perugia Calcio; ma – soprattutto – si è rivista la voglia di crederci ed il risultato ne è stata la conseguenza.

Ma voglio arrivare a dire che per quanto visto ieri sera avremmo potuto anche perdere la partita ed il mio commento di oggi non sarebbe cambiato di una virgola: quello è l’atteggiamento che vogliamo vedere in campo, a prescindere dal risultato.

In ogni caso abbiamo anche vinto e conquistato i play off, evitando – oltretutto – il turno preliminare: tanto meglio!

Ed anche tutti noi sugli spalti – finalmente non solo la Nord – abbiamo spinto la squadra.

Finalmente ho visto tante persone intorno a me con i colori del Grifo: chi – come me – con la sciarpa, chi con il cappellino, chi con la maglia.

Finalmente non siamo stati solo pochi “fanatici” in tribuna a cantare – all’ingresso delle squadre – l’inno ed alzare la sciarpa, ma in tanti.

Finalmente ho visto gente intorno a me cantare incessantemente i cori lanciati dalla Nord.

Da brividi è stato l’inno cantato da tutto lo stadio, nonostante il contemporaneo “eurogol” del salernitano Ronaldo (con cotanto nome…).

Finalmente tutto lo stadio (e non solo la nostra magnifica Curva Nord) è stato il dodicesimo in campo.

Finalmente il Curi è stato quell’infernale catino che metteva soggezione alle squadre più blasonate di A.

Ora il Grifo non deve perdere le motivazioni e l’atteggiamento riagguantati con la Salernitana; deve mantenerli intatti fino al 27 maggio e per tutti i 360 minuti che ci separano dalla serie A: in campo vogliamo fino alla fine undici “animali assetati di sangue” con il corpo di leone e la testa d’aquila coronata, pronti a spazzare via – sportivamente parlando – qualsiasi ostacolo nella strada per la A.

Da parte nostra, fin dal 30 maggio al Curi, vorrei vedere uno stadio esaurito fino all’ultimo posto disponibile, vorrei il colpo d’occhio del 4 maggio 2014, vorrei che tutto lo stadio diventasse Curva Nord, sostenendo il Perugia fino al fischio finale dell’ultimo minuto di questi play off.

Noi tifosi continuiamo a crederci e saremo con il Perugia fino alla fine, vada come vada!

Avv. Gian Luca Laurenzi