Tifosi esemplari: regolamenti da rivedere

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Non è facile fare un commento stamattina visto che in quasi sessant’anni non c’era mai capitato di assistere ad un epilogo del genere di una partita di calcio, per di più di un derby sentito come quello tra Perugia e Ternana. Molti sono gli interrogativi che ci siamo posti e Il primo, il più importante, è se fosse giusto che una partita sia stata interrotta su richiesta dei tifosi e la risposta secca e immediata è stata sì. E’ giusto quando, come accaduto ieri al quarantunesimo del secondo tempo, in un settore degli spalti, in questo caso la Tribuna Est, c’è un tifoso che giace esanime a terra, colpito da un infarto fulminante e che nonostante le cure dei sanitari accorsi, sta morendo. Bene hanno fatto quindi i tifosi perugini a togliere gli striscioni in segno di lutto e a chiedere che non si giocasse più e un plauso va anche ai tifosi ternani che si sono uniti nell’identico gesto appena intuito quanto di grave stava succedendo. L’altro interrogativo è perché la gara non si sia potuta sospendere in quel quarantunesimo minuto della ripresa, visto che il regolamento da qualche anno permette di poter proseguire i restanti quattro minuti e gli altrettanti di recupero in altra data, ripartendo dallo stesso risultato di uno a uno fin lì maturato. Ma sembra che lo stesso regolamento non contempli un rinvio per un caso del genere e che le squadre siano costrette a riprendere il gioco, pena la perdita a tavolino per tre a zero, più un punto di penalizzazione per entrambe. Da qui la ripresa del gioco, con le due formazioni giustamente d’accordo ad arrivare alla fine solo palleggiando (immaginate come sarebbe stato stridente l’urlo di gioia dei tifosi per un eventuale gol della vittoria di una delle due squadre con una persona deceduta in mezzo a loro). Ma questo scioccante finale di gara, a nostro parere, si sarebbe potuto evitare con un pizzico di buon senso. Quanto successo ieri non ha niente a che vedere, ad esempio, con quanto successo qualche anno fa all’Olimpico, dove alcuni tifosi nell’intervallo, fecero sospendere il derby millantando la morte di un bambino all’esterno dello stadio a causa di scontri. Qui tutto, purtroppo, era reale e ben visibile a tutti, arbitri e commissari compresi e con il buon senso si sarebbe potuto andare oltre l’arido regolamento e, con un po’ di sano coraggio, sospendere la gara per cause di forza maggiore per poi riprenderla in altra data. E se il luttuoso evento fosse accaduto al quarantunesimo del primo tempo, invece che della ripresa, avremmo forse assistito ad oltre cinquanta minuti di allucinante “torello”? In queste situazioni è difficile commentare anche quello che è successo sul campo negli ottantasei minuti precedenti ma ci proveremo rilevare come Il derby sia stato molto equilibrato, con un primo tempo nel quale la Ternana si era fatta apprezzare, seminando più volte scompiglio nell’area di un Perugia bruttino e compassato. Tutt’altra musica nella ripresa con un Perugia diverso, rapido, padrone del campo ma ancora una volta sciupone davanti. Rimane infatti il problema del gol, la rete di Bianchi è stata agevolata dal goffo intervento di Di Gennaro, perché, comunque, un solo gol a fronte di almeno cinque occasioni nitide create è un po’ poco.  Tra le note positive della gara di ieri va sottolineata la bellissima prova del diciottenne Di Nolfo. Martedì si va a Chiavari ed è inutile sottolineare che conteranno solo i tre punti. Il Perugia è ancora a digiuno di vittorie dopo quattro gare e, per quello che può contare al momento la classifica, è quintultimo, con una sola lunghezza di vantaggio sulle ultime. Il primo posto è a ben nove lunghezze e il sesto, obiettivo prefissato dalla società, è a quattro. Un piccolo campanello di allarme potrebbe cominciare a suonare e allora, al di là del gioco, adesso occorrono solo i tre punti!

Danilo Tedeschini