Turno infrasettimanale “indigesto” per il Perugia: il Carpi passa al “Curi”

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    Dopo cinque risultati utili consecutivi, fatti di quattro vittorie ed un pareggio, il Perugia torna ad assaporare il sapore acre della sconfitta nel turno infrasettimanale contro il Carpi. Al “Curi” gli uomini di Castori si sono imposti con il più classico dei risultati (0-2), infliggendo un gol per tempo ai grifoni e dimostrando un grande temperamento. Niente di eccezionale, sia chiaro, ma quanto è bastato per imbrigliare un Perugia stanco e un po’ troppo nervoso. Una sconfitta, per certi versi inattesa, che conferma l’avversione del Grifo per le partite durante la settimana. Quest’anno, sono arrivate già due sconfitte (Entella e Carpi).

    CRONACA – Bucchi ha proposto il consueto 4-3-3 con novità in attacco, dove al fianco di Di Carmine sono tornati titolari Zapata e Buonaiuto. Per il resto “solita” difesa, Belmonte, Volta, Monaco e Di Chiara, davanti a Rosati e il trio “titolare” di mediani: Brghi, Zebli e Dezi. Dall’altra parte, Castori si è affidato al collaudato 4-4-1-1, con Lollo alle spalle di De Marchi . L’avvio di gara è stato di marca biancorossa, ma senza grossi sussulti in area avversaria. Al 14′ ci  ha provato Dezi, fermato però sul più bello. Dopo una fase di studio, il Carpi ha tirato fuori la testa, prima con una conclusione di Crimi, che non ha messo paura a Rosati, poi trovando il gol del vantaggio. Errore di Monaco in appoggio, bravo De Marchi ad approfittarne e a consegnare a Lollo la palla da calciare in porta. Ad anticiparlo ci ha provato Brighi, ma il suo tocco è stato decisivo. Grifo sotto e pronto a reagire. Prima con Dezi, che al 32′ ha calciato a lato da buona posizione, poi con Di Carmine che non ha trovato lo specchio in velocità. Nella ripresa, ci ha provato subito Buonaiuto in azione di rimessa, ma la conclusione è risultata centrale. Poi è toccato al Carpi: conclusione a botta sicura di Crimi e palla respinta dalla difesa biancorossa. Nel primo quarto di gioco entrambi gli allenatori si sono affidati alla panchina, dentro Lasagna per un acciaccato De Marchi e dall’altra parte, Guberti per un impalpabile Zapata. Il Carpi, squadra più navigata, ha saputo incanalare la partita sui binari a lei più favorevoli: gioco maschio e di rimessa. Il Perugia è caduto nella trappola è ne ha pagato con qualche cartellino giallo di troppo. Al 22′ Buonaiuto ha tentato il tacco alla “Mancini” in area, ma senza successo. Intorno alla mezz’ora il forcing del Perugia si è fatto pressante: Di Carmine è arrivato tardi all’appuntamento con la deviazione dall’ennesimo tiro dalla bandierina. Castori ha visto le brutte e con l’ingresso di Blanchard è passato al 3-5-1-1. Bucchi ha subito risposto con Bianchi per Belmonte. L’ex Toro si è messo subito in evidenza con una conclusione dal limite, ma al 39′ è arrivato il colpo “chirurgico” di Lasagna che ha trafitto Rosati con un preciso diagonale e chiuso ogni discorso.