Un arbitro nel Paradiso, Monaco all’Inferno senza giocare

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Un arbitro nel Paradiso, Monaco all’Inferno senza giocare. Decisione saggia quella di sospendere Lecce-Ascoli, il difensore del Perugia ha ancora una volta rifiutato tutte le mete. Super Brescia, Cosenza ok

 

Paradiso, Inferno e Purgatorio di Dan.Te.

Paradiso

10 – Niccolò Baroni

L’arbitro di Lecce-Ascoli ha il buonsenso, coadiuvato via telefono anche dai vertici dell’Aia, di sospendere subito la gara dopo il pauroso, fortuito incidente del primo minuto di gioco, nel quale il giocatore del Lecce, Scavone, aveva perso conoscenza. Una decisione saggia e giusta che fa onore al fischietto toscano, uno dei migliori della categoria, che ha subito condiviso la richiesta arrivata dalle due squadre.

9 – Brescia

Altra prova di forza devastante del Brescia di Corini, che rifila cinque gol in trasferta alla terza in classifica, il Pescara e balza meritatamente al comando della classifica con trentanove punti, scavalcando il Palermo. Una doppietta di Torregrossa, un rigore del capocannoniere Donnarumma, una rete di Bisoli, centrocampista col vizio del gol e di Romagnoli, un difensore, riempiono il fantastico “score” di questa autentica macchina da guerra, sapientemente plasmata da Corini. .

8 – Roberto Insigne

Apre e chiude, con una doppietta di pregevole fattura la larga vittoria interna del Benevento sul Venezia. Il talentuoso fratello d’arte si sta imponendo sempre di più e dopo aver colto la promozione in A col Parma ci sta riprovando col Benevento che, con questi tre punti, torna al quinto posto a quota trentatre.

7 – Cosenza e Spezia

Grande partita dei silani che al “Marulla” superano nettamente un deludente Cittadella. Il proficuo lavoro di mister Braglia sta dando i suoi frutti e grazie a questo importante successo il Cosenza, sempre sestultimo ma a quota ventiquattro, dilata sensibilmente il suo vantaggio sulla zona calda, ora di cinque lunghezze. La formazione di Marino, dopo la grande prova di Brescia, conferma di essere in un grande periodo di forma battendo con un gol per tempo la coriacea Cremonese al “Picco”. Grazie a questo successo lo Spezia rientra prepotentemente in zona playoff con il suo settimo posto a quota trentuno. Mina vagante!

Purgatorio

6 – Salernitana, Verona, Livorno e Foggia

Pareggio a reti bianche per la Salernitana sul terreno del fanalino di coda Padova. Un punto che permette alla formazione di mister Gregucci, espulso nel finale di gara, di mantenere il suo decimo posto a quota ventotto, a due lunghezze dalla zona nobile. Il Verona stenta anche a Carpi ma grazie al fortunato gol nella ripresa dell’ex Matos, appena entrato in campo al posto di Zaccagni, porta via un prezioso punto dal “Cabassi”, che non impedisce, però, ai gialloblu di scivolare al sesto posto a quota trentadue. Il Livorno coglie un punto di platino nello scontro diretto di Crotone e allunga a sei gare la sua serie positiva. La formazione di Breda rimane al penultimo posto con diciassette punti. Bel pareggio del Foggia sul terreno dell’ex capolista Palermo. Grazie al punto conquistato i satanelli mantengono il quintultimo posto con diciannove punti anche se la salvezza diretta è adesso a cinque lunghezze.

5 – Palermo, Padova e Carpi

Pareggio casalingo senza gol per il Palermo contro il Foggia. I rimaneggiati siciliani, che probabilmente stanno risentendo anche della nebulosa situazione societaria, perdono il primo posto a favore del Brescia, scivolando al secondo posto a quota trentasette con i rosanero. Il Padova non riesce a pungere nella noiosa gara dell’“Euganeo” contro la Salernitana e deve accontentarsi di un punticino che lo tiene ancora ancorato all’ultimo posto della graduatoria con sedici punti. Il Carpi deve ancora rinviare l’appuntamento con la seconda vittoria casalinga, che non arriva da quasi due mesi. Gli emiliani, in vantaggio con una rete di Di Noia, si fanno raggiungere nella ripresa dal Verona, complice un’incertezza del portiere Colombi. La squadra di Castori rimane sempre terzultima a causa della peggior differenza reti nei confronti del Crotone, a quota diciotto come il Carpi.

Inferno

4 – Cremonese e Crotone

La Cremonese torna dalla trasferta di La Spezia con una sconfitta che frena la marcia di avvicinamento dei grigiorossi alla zona nobile. La formazione di Rastelli paga anche la serataccia del proprio portiere Ravaglia. Cremonese undicesima a quota ventisei. Brutto pareggio interno del Crotone nello scontro diretto contro il Livorno, penultimo. La squadra di mister Stroppa passa addirittura in svantaggio e raggiunge il pari in modo fortunoso solo grazie ad un pasticcio della difesa labronica. Crotone quartultimo con diciotto punti grazie allo scontro diretto vinto sul Carpi che lo appariglia in classifica.

3 – Cittadella

Brutta sconfitta del Cittadella sul campo del Cosenza. Preoccupa l’involuzione della formazione di Mister Venturato, una sola vittoria contro il modesto Carpi e ben quattro sconfitte nelle ultime nove gare, uscito tra l’altro indebolito dalla sessione di Gennaio del mercato con la cessione di Strizzolo. I veneti rimangono dentro la griglia playoff, con il loro ottavo posto a quota trenta, solo grazie al turno di riposo del Perugia, che lo tallona ad una sola lunghezza.

2 – Venezia

Dopo un primo tempo sufficiente il Venezia crolla al “Vigorito” subendo tre gol nella ripresa dal Benevento. Troppo nervosi i veneti, con Domizzi che eccede nelle proteste per un rigore giustamente non concesso e viene espulso. Veneti dodicesimi con l’Ascoli, che non ha giocato per il rinvio della gara di Lecce, a quota venticinque nella terra di mezzo, a cinque lunghezze dai playoff e con sei punti di vantaggio sulla zona playout.

1 – Pescara

Pesantissimo tonfo casalingo del Pescara, che subisce cinque gol, segnandone solo uno, dallo scatenato Brescia all’“Adriatico-Cornacchia”. Un rovescio assolutamente imprevisto, al di là dell’indubbia forza delle rondinelle che sembra confermare il momento negativo che sta attraversando la formazione di Pillon, reduce da due opachi pareggi prima della sonora sconfitta col Brescia. Gli abruzzesi, comunque, grazie al rinvio della gara del Lecce, rimangono al terzo posto a quota trentaquattro, precedendo i salentini grazie allo scontro diretto vinto.

0 – Salvatore Monaco

Il difensore del Perugia, fuori rosa dall’estate dopo non aver trovato una collocazione gradita, nell’ultima sessione di mercato, come affermato dal suo procuratore Matteo Materazzi, ha rifiutato ben tre squadre di B, il Carpi, il Foggia e il Padova, rimanendo alla fine ancora a Perugia, sempre fuori rosa, dove ha un contratto fino al 2021. Da quando è entrata in vigore la legge Bosman ognuno è libero di fare ciò che vuole ma che un giocatore professionista, nel pieno della sua carriera, è un classe ’92, preferisca rimanere fermo almeno per tutta questa stagione, ci lascia sinceramente basiti!

Dan.Te.