E’ un Perugia quadrato, cinico ed opportunista

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Grifo-Foggia: il passato vede biancorosso. Il bilancio dei precedenti è nettamente a favore del Perugia: 10 vittorie e 7 pareggi su 20 incontri

E’ un Perugia quadrato, cinico ed opportunista. Non solo fortuna e coincidenze: Breda sta facendo un ottimo lavoro. Perchè è cambiato lo speaker dello stadio?

 

Devo ammettere che dà gusto essere ascoltato.

Dopo la gara con il Parma e tutte le critiche piovute addosso a Breda ed alla squadra, scrivevo: «facciamolo lavorare in pace e smettiamo di sventolargli davanti lo spettro dell’esonero ad ogni incertezza.   Breda, però, cerchi di dare personalità a questa squadra e – soprattutto – lo faccia alla svelta».

Beh, mi pare che nessuno abbia più parlato di esonero, ma – soprattutto – Breda abbia dato, ed alla svelta, un’indubbia personalità alla squadra.

Quadrata, cinica ed opportunista.

Come – alla luce dell’episodio sul rigore – il gesto di Di Carmine giustifichi ancor di più quello che scrivevo dopo il Pescara che l’attaccante si meritasse la fascia di capitano, senza nulla togliere ai “senatori” Belmonte, Volta e Del Prete.

Una punta come Di Carmine che già per il ruolo è appiccicato come una sanguisuga al gol, che sta lì a giocarsi la classifica cannonieri o – in ogni caso – il proprio record personale di marcature e rinuncia a tirare il rigore, lasciandolo a Diamanti che vuole onorare con un suo gol la memoria di Davide Astori, è tanta roba.

É un comportamento che ci fa capire lo spessore umano del 10 biancorosso.

Un comportamento da leader, da Capitano, da bandiera.

É chiaro che ora siamo tutti “a mille”, dopo la quarta vittoria consecutiva: 43 punti (-7 dalla salvezza matematica) in un periodo in cui ci va tutto per il verso giusto.

E virtualmente i punti potrebbero essere già 46 con il recupero di Vercelli, a -6 dalla promozione diretta, con tutte le squadre più forti già incontrate, tranne l’Empoli che incontreremo all’ultima giornata con i giochi– si spera – già fatti.

Ricominciamo a fantasticare?!?   Ancora non ci è bastato?!?

C’è qualcuno che non ha ancora capito che questo campionato di B e – soprattutto – questo Grifo vanno vissuti alla giornata?

Che sono stati proprio i voli pindarici, le illusioni che tutti ci eravamo fatti dopo le prime giornate a contribuire a distruggere l’ambiente, fino al nefasto culmine del dopo-Spezia?

Faticosamente Società e tifosi sono riusciti a ricostruire ciò che sembrava irreparabilmente rotto.

Buoni, quindi, godiamoci questo momento, esultiamo, festeggiamo, ma non pensiamo a quello che potrà essere a Maggio.

E non creiamoci aspettative.

Sarà normale che Cerri e Di Carmine (ora cecchini implacabili) potranno avere una flessione di rendimento.

Come la potrà avere tutta la squadra.

Ci potranno essere inaspettate sconfitte o pareggiacci.

La rosa, però, c’è ed un progetto (almeno per questa stagione) pure.

Se verrà qualcosa, bene; se invece fosse l’ennesimo campionato sterile, va bene lo stesso: almeno ci ha dato emozioni.

E mi fanno venire le “fantignole” tutte le elucubrazioni sulla fortuna di Breda e sugli errori arbitrali a nostro favore.

In buona sostanza il solito sterile esercizio dei “se” e “ma”.

É vero c’era un macroscopico fallo di mano in area di Pajac, ma se l’imprevedibile carambola gamba-braccio non è rigore in altre occasioni – anche a nostro danno – perché lo doveva essere proprio sabato?

E non dimentichiamo che dal 34mo del primo tempo – ben prima del mani di Pajac – il Foggia sarebbe dovuto rimanere in 10 per il fallo di Gerbo che ha intenzionalmente interrotto con la mano la ripartenza del Grifo con Di Carmine, il quale si sarebbe trovato da solo davanti alla porta.

Ed invece il foggiano è stato “graziato” con il cartellino giallo.

Quanti punti abbiamo perso e quante partite sono state pregiudicate a nostro danno da errori arbitrali, fin dalla gara settembrina con il Palermo?

Tanti.

Ci siamo già dimenticati di quelli?   Quelli non contano?

Dobbiamo essere, inoltre, tutti d’accordo che la fortuna è una componente fondamentale dello sport.

Senza la fortuna l’Italia di Sacchi non sarebbe mai arrivata in finale ad USA ’94.

Se il colpo di testa di Conte a Manchester nel 2003 non avesse impattato la traversa, ma fosse entrato, quella Champions l’avrebbe vinta la Juventus e non il Milan.

Senza la “papera” di Koprivec, quei quarti di play off sarebbero stati ben diversi.

E potrei continuare all’infinito…

É vero, inoltre, che il Foggia – in un momento di grazia, con una serie positiva di vittorie – ha fatto la partita.

Il conto dei tiri e dei corners, infatti, presenta un saldo di gran lunga positivo a favore dei pugliesi.

Ma quante ne abbiamo viste di partite così a nostro danno?

Già ci siamo dimenticati – ad esempio – di Perugia-Bari (0-1) o Perugia-Carpi (0-2) degli scorsi anni?

Partite largamente dominate dal Grifo, giocate a lunghi tratti “ad una porta” e perse per il gioco “all’italiana” degli avversari.

Spero che Breda se ne freghi delle critiche e continui così, con questo gioco utilitaristico, cinico e di rimessa.

Il gioco che ha fatto dell’Italia una delle potenze calcistiche del mondo.

Concludo con un fatto di cui ci siamo accorti tutti sabato al Curi.

La sostituzione dello speaker ufficiale del Grifo Bircolotti, con il pur bravo Taccucci.

Non conosciamo il motivo ufficiale e non sappiamo se la sostituzione sia stata temporanea o definitiva.

Anche se qualche “uccellino” in sala stampa ipotizzava che tale sostituzione fosse motivata dalla “gaffe” di martedì scorso, in cui Bircolotti storpiò il nome del povero Astori in “Astolfi”.

Se così fosse, se il Perugia Calcio punisca così duramente ed implacabilmente chi sbaglia, dal novembre 2017 in campo sarebbe dovuta scendere la Primavera e non la prima squadra…

Altra cosa che non riesco a capire, poi, è come si porrà Taccucci – in ogni caso dimostratosi molto bravo anche come speaker – quando come giornalista di Umbria TV dovrà criticare il Perugia Calcio (prima o poi potrà succedere, no?), essendone anche collaboratore come speaker ufficiale allo stadio.

Vedremo.

Al di là di ogni valutazione, però il solito silenzio assordante della Società copre l’accaduto.

Forza Grifo.

Avv. Gian Luca Laurenzi