“Un silenzio assordante”

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Questione Mancini-Santopadre jr: Grifo prosciolto. A giugno il procuratore aveva deferito Perugia e Atalanta ed i rispettivi presidenti e direttori
 

E’ passato ormai quasi un mese da quell’infausta serata del 30 Maggio nella quale il Perugia subì l’amara eliminazione nella gara di ritorno della semifinale playoff contro il Benevento. Un’enorme delusione per i diciassettemila supporter biancorossi che avevano risposto con grande entusiasmo e fiducia all’ennesima “chiamata alle armi” del Presidente Massimiliano Santopadre. Lo stesso numero uno del Perugia, infatti, si era presentato un po’ a sorpresa in sala stampa all’indomani della sconfitta subita dal Perugia al “Vigorito” nella gara di andata, annullando praticamente la consueta conferenza stampa pre-partita di Bucchi, la più importante, per invitare i tifosi perugini a riempire le scalee del “Curi” nella serata decisiva. Sono una trentina i giorni trascorsi da quella conferenza stampa e da allora è calato un silenzio assoluto, rotto soltanto dallo scarno comunicato dell’ufficializzazione del nuovo allenatore Federico Giunti, che verrà addirittura presentato il 12 luglio, quando ci sarà il raduno per il ritiro.

Nessun commento, tramite conferenze stampa, comunicati o interviste ai quotidiani, sul triste epilogo dei playoff, come avvenuto invece, tempestivamente, subito dopo l’eliminazione col Pescara di due stagioni fa, quando, una settimana dopo, si presentò in conferenza stampa il Direttore dell’Area Tecnica Roberto Goretti per fare, come era giusto, il punto della situazione dopo la dolorosa eliminazione e la conseguente mancata riconferma di Andrea Camplone, esponendo poi come la società avrebbe gestito la scelta del sostituto del tecnico pescarese, ben prima dell’ufficializzazione di Cristiano Lucarelli, l’allenatore poi prescelto.

Stavolta solo silenzio, non c’è stata neanche l’attesa partecipazione del Presidente o di Goretti alla tv esclusivista, nonostante i valenti colleghi Riccardo Marioni, Moreno Castellani e Marco Taccucci abbiano prorogato per la prima volta la messa in onda della loro trasmissione per tutto il mese di giugno, anche nella speranza di poter ospitare Santopadre o Goretti, per poter fare con loro sia un consuntivo finale della stagione, sia per ascoltare anticipazioni sul mercato e sulla nuova stagione.

Pensiamo che i diciassettemila presenti al “Curi” contro il Benevento e le altre decine di migliaia di tifosi del Grifo lo meritassero. I motivi di questo silenzio non li sappiamo ma, conoscendo il Presidente, è auspicabile che dopo l’enorme delusione voglia ripresentarsi ai tifosi con qualcosa di importante in mano sul piano tecnico, magari il tanto atteso bomber da sedici-diciotto gol, o che stia aspettando che il Comune dia il là all’ambizioso progetto della copertura del “Curi”. Due progetti, sia quello tecnico che quello dello stadio che potrebbero rinfiammare la tifoseria, rimasta piuttosto tiepida rispetto alla scelta di Giunti e ad un mercato in entrata tuttora in stand-by, in vista dell’imminente apertura della campagna abbonamenti.

Nella stagione che va ad iniziare cadrà il ventesimo anniversario dell’ultima promozione in A, quella conquistata con la vittoria nel leggendario spareggio di Reggio Emilia contro il Torino e, dopo le speranze di una promozione in A in tre stagioni all’indomani della vittoria del campionato di C1, reiterate da Santopadre nel dicembre scorso alla platea nazionale, sia in Tv durante l’intervallo di Genoa-Perugia, sia nel bel servizio di due pagine sul Corriere dello Sport, a firma Xavier Iacobelli. Speranze, purtroppo, vanificate anche per la mancanza di un attaccante da sedici, diciotto gol.

Ci si aspetta molto da questo campionato anche per le aumentate possibilità economiche della società, alla luce delle sostanziose plusvalenze in arrivo. Parliamo delle cessioni di Zeblì a gennaio, di Drole, riscattato dalla squadra turca, di Mancini e di quella molto probabile di Di Chiara. Soldi che, al di là dell’indubbio fascino di un “Curi” coperto, preferiremmo venissero investiti prima di tutto per rinforzare adeguatamente la rosa da mettere a disposizione di Federico Giunti. L’intervallo tra la rovinosa prima retrocessione in B del 1981 e il ritorno in Serie A con Luciano Gaucci nel 1994 fu allora di quindici anni anni.  Tredici anni, invece, sono quelli trascorsi dall’ultimo campionato di A, quello concluso con lo spareggio farsa di Firenze e l’amara serata del 30 Maggio scorso. A questo punto gli appassionati tifosi del Grifo meriterebbero il grande ritorno sul grande palcoscenico della Serie A!

Danilo Tedeschini