Una vittoria preziosissima

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Giuseppe Dossena, laureatosi campione del mondo senza mai scendere in campo nell’’82 solo grazie alla scelta di Bearzot di inserirlo nella lista dei ventidue da portare in Spagna, arrivato nel Perugia a fine carriera in C nel primo anno di Gaucci e divenutone subito il capitano, ebbe l’infelice  “intuizione” di affermare in un’intervista prima del derby di Terni, che per lui, ex doriano, l’unico derby era quello della Lanterna tra Genoa e Sampdoria. L’epilogo di quel derby di Terni, vinto dalla Ternana con il “chiacchieratissimo” gol di D’Ermilio e che provocò all’indomani una delle più grosse e rabbiose contestazioni alla squadra del Perugia e in particolare a Dossena, dimostrò come lo stesso Dossena, invece, non avesse capito niente perché la “straregionale” umbra è probabilmente una partita unica e sentitissima per le due tifoserie. Unica perché, al di fuori di un Potenza-Matera giocato al massimo e poche volte in Lega Pro, è il solo derby in Italia che si disputa tra le uniche due città di una stessa regione, l’Umbria, accomunate dal senso di appartenenza a questa e dall’accesissima rivalità, determinata dalle profonde diversità, oltre che di tradizione calcistica, di storia, dialetto, clima, ubicazione, attività lavorative, dei due capoluoghi. Una partita che, se vinta, fa felice un’intera provincia e regala ai protagonisti una sorta di particolare salvacondotto al di là di quelle che possono essere le posizioni di classifica. E’ in pratica quello che è successo al Perugia di Bisoli, arrivato a disputare e a vincere questo derby in una delicatissima terzultima posizione, proprio in compagnia dei “cugini” ternani. Una vittoria preziosissima, che va oltre l’importanza del derby, perché permette di interrompere la striscia negativa in trasferta e di uscire dalla attuale griglia dei play-out. Certo, lo ha riconosciuto lo stesso Bisoli, il gioco non è stato certo spumeggiante e le difficoltà nel creare in attacco nella prima ora di gioco, soprattutto prima del rigore cercato e trasformato da un grandissimo Ardemagni, sono apparse evidenti e il dato di continuare ad essere il peggiore attacco della B, con sole cinque reti, sta lì a dimostrarlo. Al contrario, oltre ad Ardemagni, le note positive riguardano ancora una volta la difesa, non a caso la migliore del campionato, sempre con cinque reti, ma al passivo, con Rosati e Volta in particolare sugli scudi. E allora, condividendo stavolta le parole del Presidente, è stato giusto festeggiare per una sera ma da oggi antenne dritte, perché, sì, la gioia è stata tanta, ma i problemi rimangono e vanno risolti alla svelta. Ricordiamoci che le uniche due vittorie ottenute da Del Prete e compagni sono state colte con l’ultima, il Como e la penultima in classifica, la Ternana e il calendario mette subito di fronte al Grifo due gare da brivido in una settimana, martedì sera contro la “corazzata” Cagliari al “Curi” e sabato a Salerno e il solo punticino di vantaggio sulle quintultime è sempre poco rassicurante. Per migliorare decisamente la classifica occorrono continuità di risultati e progressi notevoli sul piano del gioco perchè è vero che la vittoria a Terni nel derby è un grande salvacondotto, ma è pur sempre a tempo (ne sa qualcosa un certo Maurizio Sarri) e non deve assolutamente rimanere un episodio isolato.

Danilo Tedeschini