Venezia terzultimo e in crisi ma in trasferta cambia pelle

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Venezia terzultimo e in crisi ma in trasferta cambia pelle. La squadra di Dionisi è quarta nella classifica delle gare esterne

 

Venezia, una delle città più belle del mondo, situata com’è all’interno della sua laguna che, ultimamente, purtroppo, l’ha ripetutamente allagata con le sue acque troppo alte, procurando notevoli disagi e danni alla popolazione, può calcisticamente vantare un passato importante risalente agli anni ’60, quando disputò quattro campionati di Serie A e a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio con altre tre partecipazioni, sotto la presidenza Zamparini, alla massima Serie. La squadra neroverde degli anni ’60, che aveva sempre giocato con i tradizionali colori neroverdi, ha cambiato maglia nel 1987, trasformandola in arancioneroverde dopo la temporanea fusione, durata solo tre stagioni, col Mestre, che aveva le maglie arancioni. Colori arancioneroverdi che il Venezia ha poi conservato e conserva tuttora, anche dopo la fine della fusione con la squadra della cittadina della terreferma veneziana. Dal 2015 a capo della società lagunare è arrivato un nuovo presidente, l’avvocato statunitense di origine italiana, Joe Tacopina. Sotto la sua gestione il Venezia ha subito vinto due campionati di fila, passando repentinamente dalla D alla Serie B dove, due campionati orsono, è arrivato subito alla semifinale playoff, venendo però eliminato dal Palermo. Quest’anno la squadra arancioneroverde non sta navigando in acque tranquille, posizionata com’è, dopo la sconfitta casalinga col Cittadella, al terzultimo posto della classifica, nonostante il buon lavoro svolto del nuovo tecnico Alessio Dionisi, uno dei giovani, promettenti allenatori della B ma che potrebbe essere anche esonerato nel caso di un’ulteriore sconfitta al “Curi”.

La rosa

Ma la rosa a disposizione dell’ex tecnico dell’Imolese non è certamente all’altezza di quella che aveva avuto Pippo Inzaghi due anni fa quando, subito dopo aver vinto la C, sfiorò la Serie A al primo colpo ed è anche più debole di quella dell’anno scorso che, prima con Zenga e poi con Cosmi in panchina, retrocesse perdendo il playout con la Salernitana prima di essere subito ripescata grazie al fallimento del Palermo. Il giovane Lezzerini, scuola Fiorentina e l’esperto Pomini sono i portieri arancioneroverdi Il reparto difensivo, guidato da capitan Modolo, è composto dagli ex grifoni Felicioli e Cremonesi, con il primo assente da lungo tempo, lo sarà anche al “Curi”, per un grave infortunio, dai giovani Casale e De Marino, dagli esperti Ceccaroni e Marino e dagli esterni di fascia Fiordaliso e Lakicevic. A centrocampo, insieme al’ex colonna del Carpi di Castori, Lollo, ci sono Fiordilino, il dinamico Vacca, il rumeno Suciu, l’ex Bologna, Zuculini, il cui infortunio sta creando più di un problema a Dionisi e i giovani Maleh, Gavioli e Callegara. In attacco, oltre al trequartista Aramu, ci sono Riccardo Bocalon, l’ex Padova, Capello, il figlio d’arte Zigoni, l’ex “primavera” della Roma, Di Mariano e l’ex ternano Montalto.

Punto di forza 

Il Punto di forza del Venezia è, purtroppo per i grifoni, visto che la gara si giocherà al “Curi”, proprio il rendimento esterno del Venezia. La squadra di mister Dionisi ha infatti conquistato ben undici dei suoi diciannove.punti lontano dal “Penzo”. Evidentemente fuori casa la squadra riesce ad esprimersi meglio, mostrandosi molto più equilibrata come le due vittorie, i cinque pareggi e le due sole sconfitte rimediate in nove gare, quella di Castellammare di domenica scorsa, dove i lagunari hanno giocato forse la più brutta gara in trasferta e quella di misura subita nel convulso finale di Crotone, dimostrano. Attenzione, grifoni, agli ultimi minuti di gara del Venezia perchè in trasferta i lagunari non mollano fino alla fine, come attestano i quattro pareggi su cinque colti fuori casa grazie alle reti segnate nel recupero o negli ultimi minuti da Bocalon e compagni. Fortunatamente al “Curi” mancherà Mattia Aramu, espulso col Cittadella, probabilmente l’uomo piu’ in forma dei lagunari. Occhio, infine, ai colpi di testa del centravanti Bocalon, veneziano purosangue e, soprattutto, del centrale difensivo Modolo in occasione di angoli e cross dalle fasce.

Punto debole

Salta subito agli occhi come il Venezia, con i suoi soli diciassette gol all’attivo, sia la squadra meno prolifica della Serie B per cui proprio l’attacco sembrerebbe il punto debole della squadra lagunare. Ma ad un’analisi meno superficiale si può facilmente notare come il problema del gol attanagli la formazione di Dionisi solo nelle gare interne, nelle quali ha messo a segno soltanto sei reti. In trasferta, invece, il Venezia ha segnato undici gol, uno in più del Perugia, per cui più che l’attacco, a nostro parere, il punto debole del Venezia in trasferta può essere rappresentato proprio dal reparto difensivo che ha l’abitudine di commettere qualche ingenuità di troppo, anche col suo portiere Lezzerini, nonostante gli undici gol subiti in trasferta non siano proprio tantissimi. Quello che sta inguaiando la classifica del Venezia, lo ripetiamo, è il rendimento interno ma, siccome a Perugia giocheranno in trasferta, per i grifoni la gara potrebbe non risultare proprio una passeggiata come la notevole differenza tecnica e di punti potrebbe far pensare.

Modulo e probabile formazione

Reduce da due sconfitte consecutive e alla terza partita in sette giorni, tra l’altro nella settimana natalizia, Dionisi potrebbe attuare alcuni cambiamenti alla formazione per cui, anche se a meno di due giorni dalla gara del “Curi”, non è impresa facile ipotizzare l’undici che affronerà domenica pomeriggio i grifoni nell’ultima partita del girone d’andata. Mister Dionisi che adotta in genere il 4-3-1-2, visti gli ultimi risultati negativi e l’assenza di Aramu, potrebbe anche decidere di apportare qualche variazione al modulo. In porta sicuramente giocherà il titolare Lezzerini, con la linea difensiva che dovrebbe vedere Lakicevic o Fiordaliso a destra, Modolo e Cremonesi al centro con Ceccaroni a sinistra. Centrocampo a rombo con Fiordilino davanti alla difesa, due tra Suciu, Maleh e Lollo a supporto, con Capello che potrebbero essere arretrato sulla trequarti per sostituire lo squalificato Aramu. In avanti potrebbero iniziare la tenzone Di Mariano e Bocalon a meno di un impiego dal primo minuto dell’ex ternano Montalto.

Venezia (4-3-1-2): Lezzerini; Lakicevic (Fiordaliso), Modolo, Cremonesi, Ceccaroni; Suciu, Fiordilino, Maleh, (Lollo); Capello; Bocalon (Montalto), Di Mariano.

Danilo Tedeschini