Contro il Verona una serata da serie A

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L'adeguamento statico-sismico del settore del tifo perugino avverrà durante il corso di questo campionato 
 

«Ma por*a put***a!!» è l’unico commento che si può fare sulla magnifica partita disputata dal Grifo contro il Verona, riportando un solo punticino, che – visto il gioco espresso dal Perugia – ci va veramente stretto e ci fa arrabbiare.

E ci va ancora più stretto dopo le dichiarazioni dei giornalisti di Sky, i quali – Marchegiani in testa – hanno finalmente aperto gli occhi e celebrato il gioco del Perugia, definendolo come il migliore della serie B.

In una serata da Serie A, con il Curi in grande spolvero, sembrava di essere ritornati nei primi anni 2000, quando stavamo nel calcio che conta, decidevamo i campionati e Pian di Massiano era l’infernale catino che spaventava anche le squadre più blasonate.

Certo, entrare allo stadio e leggere le formazioni – sorseggiando il solito Borghetti – faceva un po’ tremare i polsi vedendo la formazione scaligera: una vera corazzata capitanata dal capocannoniere della B ed ex azzurro Pazzini.

Ma poi – come sempre – il campo è sovrano ed il Perugia ha ampiamente dimostrato anche martedì sera che quest’anno se la può giocare con tutti a testa alta.

Come avevo auspicato gli scaligeri – affamati di punti per la promozione diretta – sono scesi in campo per giocarsi la partita a viso aperto, trovando, però, un Grifo ben più agguerrito che li ha sovrastati dettando il gioco.

E la delusione del Verona si è rispecchiata negli occhi del suo dirigente, l’ex bomber e Campione del Mondo Luca Toni, il quale in tribuna – disponibile e cortese – si è prestato a selfie ed autografi, pur essendo visibilmente deluso e scuro in volto per la prestazione della sua squadra, conscio del fatto che, per il gioco espresso dagli scaligeri, il punto riportato da Perugia è immeritato e “caduto dal cielo”.

Su tutti gli ottimi Grifoni un Dezi quasi perfetto, se non fosse per l’errore che ha permesso il temporaneo vantaggio del Verona, errore immediatamente rimediato dallo stesso centrocampista – nell’azione successiva – con un bellissimo gol di testa, da attaccante puro, che ha letteralmente gelato i tifosi veronesi i quali ancora stavano festeggiando l’insperato vantaggio.

Solita nota dolente lo sterile attacco di quest’anno che – per l’ennesima partita – non ha saputo finalizzare la mole di gioco creata dalla squadra.   Basta vedere che – al di là del gol di Dezi – il portiere veronese non è mai stato seriamente impegnato e l’unico vero rischio che ha corso è stato un errato retro-passaggio della difesa scaligera che ha rischiato l’autorete, mentre in una delle poche azioni d’attacco del Verona, solo un “miracolo” di Brignoli ha impedito a Pazzini di metterla dentro, segno che, anche contro una migliore compagine che sovrasta l’avversario, il bravo attaccante può fare la differenza.

Purtroppo i risultati della 37ma giornata hanno riportato un gap di otto punti tra il Frosinone terzo e Perugia/Cittadella quarti a pari merito, gap che rimette a rischio i play-off.

Menzione particolare merita il “dodicesimo in campo”, il magnifico pubblico del Curi: martedì eravamo in dodicimila e – finalmente – si è vista una gradinata affollata, come per le grandi occasioni.

Più che il giusto e doveroso appello del Presidentissimo Santopadre, però, ritengo che a portare tutto quel pubblico allo stadio ieri sia stata la sfida ad altissimo livello tra due squadre blasonate.

Ed il Grifo – al di là del risultato – ha risposto alla grande, facendo divertire i presenti e dimostrando che il bel calcio dimora al Curi.

A questo proposito va sottolineata l’importanza della piazza perugina: nonostante il rendimento altalenante degli ultimi anni, in ogni caso la media spettatori del Curi è di 8/10mila, segno evidente che questa città ha fame di grande calcio, ha fame di massima serie.

Sono sicuro che il Presidente – ottimo uomo di marketing – al di là degli appelli, saprà come incentivare e portare allo stadio tutti quei perugini un po’ “freddini” che noi – abbonati e sempre allo stadio – giustamente stigmatizziamo.

In questa menzione particolare al “dodicesimo”, merita una menzione speciale la nostra meravigliosa Curva Nord: martedì – oltre ai “soliti” cori ed al “solito” incessante sostegno al Grifo – c’è stata una stupenda coreografia con la bandiera biancorossa che copriva tutta la curva e lo striscione con “Per i colori della nostra squadra Per i colori della nostra città”, segno di quanto il Perugia Calcio sia parte integrante ed indissolubile di Perugia e soprattutto segno che solo il biancorosso (non il bianconero di altre squadre perugine) sono e devono essere i colori della città.

Nota negativa – se si può definire “negativa” – sono i “rumors”, emersi anche ieri sera a Sky sull’ipotesi che se, nella prossima stagione, Di Francesco sbarchi sulla panchina della Fiorentina, possa essere sostituito in quella del Sassuolo dal nostro Bucchi che approderebbe meritatamente nella massima serie.

Nonostante l’indubbio orgoglio per l’ennesima luminosa carriera che parte da Perugia, per scongiurare tale ipotesi e tenerci il nostro amato Mister, non ci resta altra alternativa che portarlo noi in serie A.

Ed allora forza Grifo, crediamoci!!!

Avv. Gian Luca Laurenzi