Vicenza segna l’epilogo di una stagione “statisticamente” negativa

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Il campionato del Perugia termina con il noioso pareggio di Vicenza, che posiziona i grifoni nell’anonima decima posizione della classifica con cinquantacinque punti, a distanza siderale, tredici lunghezze, da quel quinto posto che era il dichiarato obiettivo di partenza della società, ma anche lontanissimo da quell’ottavo posto, dieci punti, che avrebbe garantito l’accesso ai play-off, obiettivo di riserva della società, che sarebbe stato raggiunto, d’altro canto, ripetendo i sessantasei punti conquistati nello scorso anno, ben undici in più di quelli di questa deludente stagione. La stessa distanza che separa i grifoni dalla zona play-out, quest’anno incredibilmente bassa con i suoi quarantacinque punti. E il pareggio di Vicenza non poteva che essere senza reti, a rispecchiare, se ce fosse stato bisogno, l’assoluta negatività in fase offensiva del Perugia che con soli quaranta gol si posiziona in terzultima posizione nella classifica delle marcature, davanti solo alle retrocesse Como e Modena che, per la cronaca, hanno segnato solo uno e tre gol in meno dei grifoni e che, ironia della sorte, ma non poteva essere altrimenti, hanno battuto entrambe la formazione di mister Bisoli. Già, mister Bisoli, la sua avventura perugina si è chiusa anticipatamente, nonostante il contrato per un altro anno, con il pareggio di Vicenza. Un’annata incolore, costellata di record negativi conquistati, da quello del peggior rendimento casalingo degli ultimi dodici anni a quello della peggior posizione in classifica in Serie B degli ultimi trent’anni, quella della stagione 1985-86, conclusasi con la retrocessione in Lega Pro dopo quella “maledetta” sconfitta casalinga con l’Arezzo, retrocessione poi raddoppiata in C2 con due punti di penalizzazione dai Giudici Federali, per la brutta faccenda riguardante partite comprate e vendute da giocatori e dirigenza di allora. E poi, come accennato in precedenza, quel terzultimo posto nella classifica dei gol fatti, che si trasforma in un vergognoso ULTIMO POSTO nelle segnature casalinghe, solo ventuno, a testimonianza di quale “spettacolo” si siano dovuti sorbire in questa stagione i tifosi del Grifo presenti al “Curi, sempre in maniera massiccia, oltre novemila, rispetto alla media della categoria, ma in preoccupante calo del diciassette per cento rispetto allo scorso anno (mancano all’appello trentaquattromila paganti complessivi) con un minor introito per la società di oltre quattrocentomila euro! Meglio sorvolare poi sulle pittoresche conferenze stampa del tecnico di Porretta Terme e sottolineare invece come il considerare Bisoli l’unico caprio espiatorio sarebbe riduttivo e dannoso per il futuro. Il tecnico, come accaduto anche all’allenatore precedente, ha pubblicamente dichiarato di aver avuto poca voce in capitolo nella scelta della rosa, non condividendo oltretutto alcuni giudizi da parte di dirigenti della società. Ecco, al di là di tutti gli errori fatti quest’anno, la cosa fondamentale sarà che il nuovo tecnico, che ormai sembra certo debba essere l’ex grifone Christian Bucchi, al quale formuliamo di cuore un grande in bocca al lupo per la nuova avventura, non debba patire questi gravosi handicap subiti da chi l’ha preceduto e che possa avere voce in capitolo sulla formazione di una rosa competitiva già in estate, rosa di suo pieno gradimento, formata in perfetta armonia da lui e dalla società. Sarebbe certamente un grosso passo in avanti!

Danilo Tedeschini