Vinti: “Bene la nuova legge sullo sport”

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È al centro del dibattito politico l’aggiornamento della legge regionale n. 19 del 2009, “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e ricreative”. A tale riguardo, è arrivato il commento dell’ex Assessore regionale Stefano Vinti
“In un Paese che ha delegato al CONI la gestione sportiva e, di fatto, al settore privato l’offerta dell’attività motoria e dello sport, il tentativo di recuperare un ruolo delle istituzioni nella programmazione delle attività sportive, per garantire a tutti i cittadini il diritto allo sport, è da giudicare molto positivamente”.
La legge 19 è stata modificata, secondo quanto espresso da Vinti, che già la riteneva buona in partenza, grazie ad alcune scelte politiche di rilievo. La prima di queste è che l’attività fisica, motoria e sportiva, debba ritenersi un diritto che, in quanto tale, va tutelato da politiche pubbliche che sottraggano il cittadino dalle leggi di mercato, che risultano essere discriminanti. In secondo luogo va menzionato il fatto che le politiche di prevenzione sono fondamentali per la salute dei cittadini e ciò è possibile grazie all’acquisizione di nuovi stili di vita volti a ridurre i costi della spesa sanitaria. Il terzo punto sul quale si è soffermata la riflessione dell’ex assessore regionale è l’importanza della scuola come luogo privilegiato della pratica sportiva oltre che opportunità per gli studenti di acquisire sani regimi alimentari, indispensabili per uno sviluppo equilibrato. Altro elemento di notevole importanza è una nuova politica dell’impiantistica, diffusa e partecipata nell’intero territorio regionale, capace di colmare le lacune degli attuali impianti sportivi di discipline molto praticate.
“Queste scelte politiche prioritarie – continua Vinti – occorre che siano accompagnate da una nuova consapevolezza della responsabilità sociale e culturale dei soggetti collettivi a cui fa capo la programmazione, l’organizzazione e il finanziamento della politica sportiva e della sua pratica.
Nonchè, evidentemente lo sport, a livello regionale e nazionale, deve assumere una priorità diversa da quella dimessa di ora, almeno pari al livello raggiunto negli altri grandi paesi d’Europa, anche attraverso un radicale, e non rinviabile, rinnovamento delle politiche,degli uomini e delle sue strutture”.
L’esponente di Sinistra Italiana ha affermato che nel nostro Paese è necessario che si attui una politica sportiva rivolta alla tutela dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, che non resti dunque un privilegio per pochi.
“In questo occorre una svolta politica da parte dei comuni e della Regione – ha concluso Vinti – servono risorse vere, consistenti,significative nei bilanci, per lo sport e la pratica motoria, il tempo delle chiacchiere, delle belle parole, delle premiazioni alle gare è finito”.
Elena Sofia Baiocco