Zauri e Simy a capo del Paradiso, “Pippo” che succede?

945
foto: sportinglife.ng

Zauri e Simy a capo del Paradiso, “Pippo” che succede? Il Pescara del tecnico di Pescina strapazza l’irriconoscibile Benevento di Inzaghi. Simy e il Crotone incantano

 

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

Paradiso

10 – Luciano Zauri

Dalle stalle alle stelle, dallo zero dell’Inferno al dieci del Paradiso in soli sette giorni. Il Pescara e, in particolare, il suo tecnico Luciano Zauri rispondono alle critiche piovute loro addosso dopo l’inopinata sconfitta casalinga contro lo Spezia rifilando un clamoroso, pesantissimo quattro a zero alla capolista Benevento, arrivata a Pescara imbattuta. Una bella, veemente risposta che spegne sul nascere le voci di esonero del giovane tecnico abruzzese che ha immediatamente riportato in linea di galleggiamento la sua formazione, rientrata nella zona nobile con il suo ottavo posto grazie alla migliore differenza reti nei confronti del coinquilino Cittadella a quota tredici. La partita perfetta!

9 – Nwankwo Simy

L’attaccante del Crotone realizza due reti di pregevole fattura che aiutano il Crotone ad avere la meglio per tre a due sul coriaceo Venezia allo “Scida”. Con questo preziosissimo successo la squadra di mister Stroppa, quella che senza dubbio gioca il miglior calcio della categoria, agguanta meritatamente il Benevento in testa alla classifica con diciotto punti, precedendolo per la migliore differenza reti.

8 – Spezia

Lo Spezia bissa il successo ottenuto a Pescara nel turno precedente superando facilmente la Juve Stabia al “Picco”. Con questi sei punti conquistati nelle ultime due gare la formazione di mister Italiano si porta al quindicesimo posto a quota dieci dietro al Pisa e davanti al Frosinone per la peggior differenza reti.

7 – Ascoli e Livorno

Dopo tre sconfitte consecutive l’Ascoli riesce a ritrovare la vittoria e il sorriso superando di misura al “Del Duca” l’Entella al termine di una gara combattutissima. Con questo successo i marchigiani agganciano a quota quindici i condomini Salernitana e Perugia, precedendoli entrambe al quarto posto per la migliore differenza reti. Il Livorno vince di misura il derby casalingo col Pisa al termine di un partita soffertissima, decisa da un clamoroso autogol di Benedetti. Poco gioco ma nei derby l’unica cosa che importa è vincere e allora, alla fine, i labronici, che salgono al terzultimo posto a quota sette anche grazie alla migliore differenza reti nei confronti della dirimpettaia Juve Stabia, possono festeggiare

Purgatorio

6 – Trapani, Perugia, Chievo, Cittadella e Frosinone

Il Trapani e il Perugia raggiungono il pari nel finale, rispettivamente in casa contro il forte Empoli i siciliani e in trasferta a Salerno gli umbri. Nonostante la partita tutto cuore disputata e il pari raggiunto in extremis, la squadra di mister Baldini scivola all’ultimo posto della classifica con soli sei punti. Il Perugia, invece, rimane nel gruppo delle squadre con quindici punti, ma al sesto posto, preceduta per la peggior differenza reti dall’Ascoli e dalla stessa Salernitana. Il Chievo torna dalla lontana Calabria con il buon punto conquistato a Cosenza. I veneti, che erano passati in vantaggio, rimangono al settimo posto ma con quattordici punti. Pareggio a reti bianche per il Cittadella nel derby della “Dacia Arena” contro il Pordenone. Risultato giusto che lascia il Cittadella fuori dalla zona nobile con il suo nono posto, determinato dalla peggiore differenza reti nei confronti del Pescara, con cui condivide quota tredici. Il Frosinone sfiora l’impresa allo “Zini” ma viene raggiunto dalla Cremonese a pochi minuti dalla fine. Il punto conquistato non permette ai ciociari di uscire dalla zona calda. Il Frosinone, infatti, rimane quintultimo per la peggior differenza reti nei confronti delle due coinquiline a quota dieci, Pisa e Spezia.

5 – Cosenza, Salernitana, Pordenone e Cremonese

Pareggi casalinghi, entrambi per uno a uno, del Cosenza contro il Chievo e della Salernitana contro il Perugia. In rimonta quello ottenuto dai silani, dal sapore amaro quello dei salernitani, raggiunti al novantesimo dal Perugia, come accaduto nella precedente partita casalinga contro il Chievo. Il Cosenza scivola al quartultimo posto con otto punti mentre la Salernitana è quinta, per la differenza reti, dietro all’Ascoli e davanti al Perugia, le due formazioni con cui condivide quota quindici. Zero a zero casalingo del Pordenone nel derby del Triveneto contro il Cittadella. La formazione di Tesser, adesso decima, guida il gruppetto a quota dodici grazie alla migliore differenza reti rispetto ai condomini Venezia, Entella e Frosinone Un gol di Palombi a cinque minuti dalla fine salva la Cremonese da un’altra sconfitta interna, stavolta contro il Frosinone. Con Baroni in panchina sono arrivati due pareggi in altrettante gare ma la classifica rimane deludente con i grigiorossi al tredicesimo posto, ultimi nel gruppetto delle quattro squadre a quota dodici,

Inferno

4 – Empoli e Venezia

Questa settimana, in assenza di vittorie esterne, l’Inferno è popolato, con voti molto severi, da squadre che hanno perso di misura in trasferta o come l’Empoli, che ha addirittura pareggiato in trasferta. Il quattro è giustificato dal fatto che i toscani giocavano sul campo della penultima in classifica, ora ultima e farsi rimontare due volte il vantaggio, la seconda a tempo praticamente scaduto, non pone bene per un formazione che punta decisamente alla promozione diretta. Una lezione che deve servire alla squadra di Bucchi, sempre al terzo posto ma con sedici punti. Il Venezia lotta sul campo della nuova capolista Crotone, passa in vantaggio, si fa rimontare, pareggia ma è costretta a cedere a sei minuti dalla fine. In Calabria è venuta a mancare ai lagunari la solidità difensiva e la squadra di mister Zanetti scivola a centroclassifica con il suo undicesimo posto, determinato dalla migliore differenza reti rispetto ad Entella e Cremonese e da quella peggiore rispetto al Pordenone e alla Cremonese, le tre squadre che, insieme al Venezia, condividono quota dodici.

3 – Simone Benedetti

Il difensore del Pisa decide in negativo il sentitissimo derby del “Picchi” con una clamorosa autorete dopo quindici minuti. Determinare una sconfitta con una sfortunata autorete puo’ capitare ma non nel derby toscano per eccellenza, soprattutto quando la tua squadra, il Pisa, l’ha dominato sul piano del gioco e delle occasioni. Il Pisa, dopo questa amarissima sconfitta, rimane in quattordicesima posizione con dieci punti, davanti ai coinquilini Spezia e Frosinone grazie alla migliore differenza reti.

2 – Juve Stabia

La Juve Stabia torna a mani vuote dallo scontro diretto di La Spezia. Una sconfitta per due a zero che ricaccia indietro in classifica la formazione di mister Caserta, con le vespe scivolate nuovamente al penultimo posto per la peggior differenza reti nei confronti del Livorno.

1 – Roberto Boscaglia

Il tecnico dell’Entella, appena rientrato da una giornata di squalifica per un espulsione, si fa nuo vamente appioppare un rosso nella gara persa di misura ad Ascoli dalla sua squadra. Chiaro segnale di eccessivo nervosismo del tecnico che non fa certamente bene alla sua squadra, precipitata dal primo posto della terza giornata al dodicesimo attuale anche a causa della peggior differenza reti nei confronti di Pordenone ed Entella e a quella migliore del Frosinone, con le quali condivide quota dodici.

0 – Pippo Inzaghi

Il Benevento capolista, tra le poche squadre europee ad essere ancora imbattuta, rimedia una scoppola colossale all’“Adriatico-Cornacchia” di Pescara contro la scatenata formazione abruzzese. Prima o poi una partita si può perdere ma non con una sconfitta di queste proporzioni dopo aver disputato una partita incolore. E’ chiaro che molte delle responsabilità non possono che ricadere sul tecnico sannita Pippo Inzaghi, già criticato da alcuni colleghi sanniti, nonostante il primato, per il gioco poco spettacolare praticato della sua squadra e figuriamoci adesso dopo questa cocente sconfitta. Stregoni raggiunti in vetta a quota diciotto dal Crotone al quale debbono cedere lo scettro del primato per la peggior differenza reti.

Dan.Te.