Ipse dixit: da Cosmi alla citazione di D’Attoma

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L'attaccante dell'Ascoli re del

Ipse dixit: da Cosmi alla citazione di D’Attoma. Viaggio a ritroso nelle dichiarazioni del presidente del Perugia nell’ultima disgraziata stagione sportiva

 

A due giorni dall’amarissima retrocessione del Perugia Calcio in Serie C, andiamo a rileggere tutte le dichiarazioni dell’amministratore unico Massimiliano Santopadre in quest’ultima stagione.

Curiosità: se nella prima metà di campionato il massimo dirigente era rimasto un passo indietro rispetto alla ribalta mediatica, dall’ingaggio di Cosmi in poi è tornato ad essere molto presente.

Come accaduto al termine della scorsa annata sportiva, riportiamo le parole di Santopadre e a seguire data e fonte.

“Sono orgoglioso di poter lavorare insieme a Cosmi. La chiamata è arrivata dopo un po’ di tempo, non ho preclusione alcuna verso alcun allenatore. Credevo che questo fosse l’anno giusto per chiamarlo, ho sentito che la squadra potesse essere giusta per lui. Insieme a Goretti abbiamo fatto una scelta precisa sul modo di fare calcio del mister. Sono convinto che questa rosa può darci soddisfazioni con questo tipo di allenatore. Non ho nessuna aspettativa sul mister, gli chiedo solo una cosa: non perdere più al Curi perché negli ultimi anni sta accadendo troppo spesso. Il Curi deve essere un punto di forza e non di debolezza”.

Massimiliano Santopadre, 5 gennaio 2020. Conferenza stampa di presentazione di Serse Cosmi

“Sto con l’allenatore (Cosmi, ndr). Zero alibi – sentenzia Santopadre – Comprendo le sue esternazioni perchè a Frosinone abbiamo fatto una partita vergognosa. Ce l’ho con l’atteggiamento della squadra che ha mortificato sia Cosmi che il sottoscritto. Con Serse parliamo ogni giorno. Da parte sua c’è stato il bisogno di sfogarsi. Ci siamo visti ieri. Ho solo detto all’allenatore che starò sempre al suo fianco. Carta bianca a Cosmi. Sul tecnico non ho alcuna forza contrattuale. Non voglio più buttare i soldi. Con Cosmi, se le cose saranno andate in maniera corretta, gli farò un anno di contratto. Sempre che accetti. A queste condizioni può diventare il tecnico del Perugia per altri 5 anni. Lui come tutti”.

Massimiliano Santopadre 18 febbraio 2020. Intervista al Corriere dell’Umbria a firma di Carlo Forciniti

“La programmazione che abbiamo messo in piedi sta dando i suoi frutti in tanti altri ambiti. Non mi riesce però di salire in A. Se avessi la medicina per risolvere i problemi vi giuro che la userei. Sto in difficoltà, dobbiamo compattarci insieme coi tifosi, con la squadra e con l’allenatore. Non voglio svicolare dalle mie responsabilità, non scappo. Se le cose vanno male è per colpa nostra. Io ho scelto gli uomini, poi loro prendono le scelte secondo le loro competenze. Se le cose non vanno bene sono il primo responsabile. Nel calcio si vince e si perde: se non si può vincere, io voglio perdere a testa alta”.

Massimiliano Santopadre, 20 febbraio 2020. Conferenza stampa prima di Perugia-Empoli

“Il pagamento dei contributi dovrebbe slittare al 30 Giugno ma i problemi rimarranno perché a giugno si dovranno pagare quelli di Marzo, Aprile e Maggio. I miei negozi sono chiusi da dieci giorni e si comincia a risentine il peso. Per le mie aziende è un dramma. Abbiamo già in magazzino merce già pagata che tra tre mesi sarà vecchia e saremo costretti a svendere. Sono fortemente preoccupato. Tutto questo si riflette chiaramente sul Perugia Calcio perché quando un’azienda non lavora tutto quello che gira intorno crea preoccupazione. Il Perugia è un anello che la mia azienda ricapitalizzava e oggi è impensabile che possa farlo. Ci si riuscirà solo se il pagamento dei contributi sarà posticipato. Ma le incognite sono tante, i possibili, mancati introiti per i biglietti, i diritti tv, gli sponsor…”.

Massimiliano Santopadre, 13 marzo 2020. Intervista al Messaggero a firma di Antonello Ferroni

“Il rischio vero è di fallire perché se i fatturati delle nostre aziende primarie sono stati sbriciolati dal blocco delle attività, non ci sarà nessuna possibilità di tenere i piedi le società di calcio. Riprendere ad ogni costo? No, prima la vita. Se scenderemo in campo lo faremo solo per una questione economica. Ma non basta a giustificare i potenziali rischi. Avrebbero un mancato guadagno, non perdite. Uno stipendio medio in B è di 200 mila euro netto, da una riduzione eventuale delle mensilità restante un giocatore perderebbe dal 12 al 25 percento del contratto annuale. Credo che la richiesta di una riduzione ragionevole degli stipendi sia un atto dovuto e di responsabilità che non ha bisogno di ulteriori trattative. La continuità aziendale deve venire prima e tutelerà così anche i calciatori in futuro”.

Massimiliano Santopadre, 10 aprile 2020. Intervista al Corriere dello Sport

“Abbiamo chiesto tre mesi per ricominciare e finire la stagione.  E questa linea della B l’ho votata anche io, ma resto della mia idea. Sarebbe meglio aspettare. Comunque tutti sappiano che ripartiamo soltanto per una questione economica. Io sono stato colpito due volte, al cuore e alla mente. Avevo il morale a terra e vedevo tutto buio, ho l’azienda in ginocchio e non vedo soluzioni convincenti […] Continuiamo a parlare di questa stagione, ma il problema sarà come ripartire nella prossima, nel calcio e nella moda. Ora il calcio è in ginocchio, una ripartenza forzata rischia di danneggiare i club con risultati negativi e con il rischio infortuni per i giocatori, facendoci ritrovare a terra. Quest’anno abbiamo speso più del dovuto, mi sono fatto prendere un po’ la mano. Ma l’obiettivo resta quello (la A, ndr), altrimenti non farei il presidente del Perugia. Se ci riproveremo l’anno prossimo? Si ricomincia daccapo, speriamo ci siano i presupposti, ma la vedo male. Noi partiamo con almeno 3 milioni persi tra abbonati, biglietteria e qualche sponsor. Ma non mi spaventa, sarà un problema di tutti i club. Il vero problema sarà la ripartenza del paese”.

Massimiliano Santopadre 15 maggio 2020. Intervista a La Gazzetta dello Sport a firma di Nicola Binda

“Sono offeso e arrabbiato per il vespaio che si è creato. Ho ricevuto una telefonata da Alessandro Gaucci che mi ha chiesto un incontro con l’Avv. Canovi. Pensavo mi volessero parlare di un giocatore… Poi mi hanno tirato fuori un mandato di una finanziaria italo-maltese. Io non è che non voglio vendere il Perugia, ma va venduto alle mie condizioni, quelle ideali per dare un futuro al club. Io passo di mano solo se vedo garanzie economiche e sportive. Io a loro ho detto che il Perugia non è in vendita, forse sbagliando, ma ho seguito il mio istinto. Non è corretto però, a pochi giorni dalla ripartenza del campionato, tirare fuori queste cose che destabilizzano. Poi Gaucci ha detto tutto e il contrario di tutto nelle interviste successive, è chiaro che lui ambisce alla conduzione tecnica del Perugia. Per fortuna si riparte, ma adesso non bisogna dimenticare che questo è calcio vero. Siamo a metà classifica e ogni partita vale tre punti. Parlerò con la squadra e fisseremo degli obiettivi con un premio promozione molto alto. In caso di Serie A i giocatori saranno ricompensati con qualcosa di straordinario. Ma il Grifo dovrà essere strabico: un occhio che guarda avanti e uno che guarda dietro. Prima di tutto togliamoci subito dalla palude e poi pensiamo a grandi risultati. La rosa a mio avviso è molto valida, ma il campionato del Perugia fino a marzo è stato per certi versi incomprensibile e inspiegabile”.

Massimiliano Santopadre, 16 giugno 2020. Dichiarazioni pronunciate durante un’ospitata a Grifo Stadium, programma di Tef Channel

“Sono molto rammaricato per quello che è accaduto nel corso di tutta questa stagione. Non capisco tutto questo nervosismo da parte della squadra e chiedo scusa io a nome di tutto il Perugia alla classe arbitrale. Sono incazzatissimo per quanto avvenuto e per questo ho deciso di sanzionare ogni prossimo rosso dovuto alle proteste con una multa da diecimila euro valida sia per i calciatori che per lo staff tecnico e dirigenziale. Però quello che non vorrei adesso è che il Perugia sia vittima del pregiudizio. I ragazzi hanno sbagliato, ma credo che il club vada comunque rispettato. Siamo diventati antipatici ai direttori di gara e lo capisco, ma come presidente penso sia giusto che io tuteli un club e gli investimenti che sono stati fatti da eventuali errori”.

Massimiliano Santopadre, 6 luglio 2020. Intervista a Tuttomercatoweb.com

“Nelle tre giornate che rimangono ci giochiamo un campionato intero e per questo motivo chiedo massima attenzione da parte della classe arbitrale. Nelle ultime gare contro Cosenza e Cremonese, a fronte di direzioni di gara comunque buone, non ci sono stati assegnati due rigori, uno dei quali eclatante al primo minuto del match contro i grigiorossi per fallo di mano. Visto che il regolamento è lo stesso sia in Serie A che in Serie B chiedo che venga applicato. Siamo una società serie ed onesta che in tre gare si gioca una stagione e per questo chiedo solo il rispetto che meritiamo”.

Massimiliano Santopadre, 23 luglio 2020. Intervista a Tuttomercatoweb.com

“Questa squadra non può retrocedere e non retrocederà. Mi sembra giusto metterci la faccia ed è questo il messaggio che voglio mandare a tutto l’ambiente. Ci ho messo faccia, cuore e soldi e continuerò a farlo. Soltanto venerdì dopo la partita ci sarà tempo per i processi. La mia storia la conoscete, ancora una volta devo lottare per sopravvivere. Ma l’importante ora è non retrocedere. Non voglio sentire pessimismo, dobbiamo crederci. La cosa che mi ha fatto più male è sentirmi dire che non posso permettermi il Grifo tatuato sul braccio. Vi dico che lunedì lo andrò a tatuare anche sul petto e rimarrò qui perché sono dieci anni che dedico la vita a questo club che non morirà. Lo amo quanto e più di tutti quelli che mi hanno scaricato. È dal 14 marzo che sto lottando per salvare il club e i suoi dipendenti e in ogni caso non sarà la mia fine e nemmeno quella del Perugia. Venerdì sarà una guerra, basta con i funerali. Sarò con i miei ragazzi in panchina e li difenderò fino all’ultimo, anche se loro in primis sanno che hanno sbaglio tanto. Tutti abbiamo commesso degli errori, ma non voglio più sentire che abbiamo già perso. La contestazione dei tifosi? È salutare. I ragazzi dei gruppi venuti in ritiro hanno fatto un discorso da uomini. Ciò che fa male non è la contestazione in sé ma essere scaricato da chi dice che non sono degno di portare il grifo sul braccio. Ho fiducia nei ragazzi che sono forti. Possiamo farcela”.

Massimiliano Santopadre, 12 agosto 2020. Conferenza stampa prima della gara di ritorno dei play-out

“Alcuni vedono una società di calcio come una tigre feroce da uccidere, altri come una mucca da mungere, pochissimi la vedono come è in realtà: un robusto cavallo che traina un carro molto pesante (Franco D’Attoma). Spingere forte sulle gambe e continuare a trainare è l’unica cosa che in questo momento posso fare… e lo farò!”.

Massimiliano Santopadre, 16 agosto 2020. Messaggio diffuso nel sito ufficiale del Perugia Calcio a due giorni dalla retrocessione

La redazione