La calma è la virtù dei forti

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La calma è la virtù dei forti. Il Perugia visto con la Juve Stabia non è piaciuto, ma Oddo e i suoi ragazzi hanno più di un’attenuante

 

Io adoro la tifoseria perugina.

Ma in un colloquio ideale con uno dei soldati di Jacques de Chabannes de Lapalisse (per cui il loro comandante “se non fosse morto, sarebbe ancora in vita) ora già mi pare di sentirmi obiettare: -Beh e che ovvietà è questa? Ci mancherebbe che non adorassi la tifoseria perugina (di cui fai parte) e di cui scrivi ogni settimana!-

Ed invece – anche se sembra inutile – lo voglio sottolineare, perché, pur adorandola, a volte non la capisco proprio.

OK, ci sta correre sulle “montagne russe”: una settimana tocchi il cielo con un dito e quella dopo sei all’inferno.

Ci si esalta facilmente ed altrettanto facilmente ci si deprime.

Ci siamo ormai abituati tutti.

L’amore cieco ed incondizionato per il Grifo fa anche questo effetto.

Ma freghi state calmi, siamo solo alla terza giornata!!

Non eravamo già promossi in serie A dopo la seconda di Livorno, e non siamo condannati all’ennesimo campionato mediocre dopo lo scialbo pareggio casalingo con la Juve Stabia alla terza!

Io non riesco a vedere tutta queste tragedie, quando mancano ancora 39 giornate, con 117 punti in palio.

E non voglio proprio parlare qui dei problemi (non pochi, peraltro) emersi ieri.

Tra i Social e, soprattutto, le testate specializzate tutto ciò che di sbagliato è emerso sabato pomeriggio (che bello giocare per una volta di sabato!!) è già stato impietosamente evidenziato ed analizzato al microscopio.

A cominciare dall’aspetto più importante,al di là del rendimento dei singoli e degli schemi: l’atteggiamento della squadra.

Atteggiamento perfettamente sintetizzato dalla dichiarazioni di Oddo sui Grifoni:“pensavano che sarebbe stato facile”.

Ed invece facile non è stato, con gli Stabiesi che sono venuti a fare la loro onesta partita per riportare il primo punto della stagione.

Ma io voglio, invece, indossare la mia toga di Avvocato ed invece che analizzare le criticità, voglio evidenziare quali sono stati i possibili motivi che – oltre alla responsabilità dei singoli e della panchina – hanno contribuito alla pessima prova contro i Campani.

Innanzitutto – come spesso avviene – le gare si decidono anche sugli episodi.

Ed un episodio quanto mai decisivo è stato il REGOLARISSIMO gol di Fernades ingiustamente annullato.

Sul 1-0 per il Grifo, probabilmente ora commenteremmo tutt’altra prova dei Grifoni.

Come detto più volte i “se” ed i “ma” sono perfettamente inutili, ma è indubbio che un macroscopico quanto decisivo errore arbitrale – incontestabilmente unito ad altri fattori – ciha fatto perdere 2 punti.

Il pessimo stato del terreno di gioco è stato a mio avviso un altro fattore importantissimo.

Per una squadra tecnica come il Grifo, che deve fare la partita, non è facile giocare in un “campo di patate”.

Più di una volta ho visto passaggi in profondità in cui il pallone aveva rimbalzi irregolari o prendeva direzioni improvvise, tipo una “palla matta”.

Quella che si prendeva con 100 lire alla macchinetta del bar, con cui giocavamo da bambini, che la mamma ci buttava regolarmente via (dopo due sganassoni), perché avevamo rotto un vetro.

Rimbalzi matti che hanno costretto Falcinelli e Iemmello a perdere tempo per domare il pallone, permettendo il rientro dei difensori avversari ed essere raddoppiati.

Sull’attuale terreno del Curi è difficilissimo giocare di prima ed in velocità.

E le squadre che vogliono rompere il nostro gioco, così hanno vita facile.

Altro fattore è l’evidente differenza di forma tra i nostri e gli Stabiesi, i quali spesso arrivavano primi sui palloni.

È presumibile pensare che il Grifo abbia modulato la propria preparazione non solo per giocarsi tutte le42 partite della “regular season”, ma anche sulle ulteriori dei play off.

Ed è altrettanto presumibile che i nostri preparatori atletici abbiano approfittato delle 2 settimane di pausa appena trascorse, per caricare ulteriormente i muscoli dei Grifoni.

Se il caldo di sabato, quindi, c’era per entrambe le squadre, sicuramente ha danneggiato di più chi – come il Grifo – avevai muscoli visibilmente“imballati”.

Ed ormai sappiamo tutti che quando non girano le gambe diventa difficilissimo tutto il resto.

Questi possono essere alcuni dei motivi della mezza debacle di sabato.

L’importante è che rimangano motivi e non diventino alibi…

Ma la partita di sabato ci consegna anche un aspetto positivo.

La difesa.

Già avevamo capito dalle prime gare che quest’anno il reparto avrebbe girato meglio del passato, grazie anche all’importantissimo innesto di Angella.

Poi l’infortunio in settimana del difensore ci aveva gettato nello sconforto.

Eppure la difesa ha tenuto benissimo lo stesso, rimanendo inviolata.

E le poche occasioni avute dai campani sono state per errore dei singoli, che del reparto.

Sicuramente l’attacco dello Stabia non è apparso irresistibile e – dato che Angella rimarrà fuori circa un mese – i prossimi test (Spezia, Frosinone ed Empoli) saranno ben più impegnativi e probanti.

Maoggi prendiamoci ciò che viene.

Al di là di questa arringa difensiva, però, è indubbio che l’atteggiamento complessivo della squadra debba essere ben diverso, perché nessuna gara sarà mai facile.

Voglio concluderecon un ideale abbraccio e tanti auguri al grande Domenico “Mimmo” Pucciarini, anche sabato presente al Curi, visibilmente emozionato per l’omaggio tributatogli dai freghi della Nord.

Mimmo è e sarà sempre il “capo degli ultrà”, come cantavamo qualche anno fa in Curva e come ha cantato ancora una volta tutta la Nord sabato.

Avv. Gian Luca Laurenzi