La partita vista dal tifoso: Perugia-Trapani

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Proprio quando il Perugia sembra aver preso il volo, ecco arriva la mezza delusione che riporta tutti alla realtà. Nulla di “grave” il pareggio casalingo contro il Trapani di Serse Cosmi, sia chiaro, ma per come è maturato l’1-1 c’è sicuramente molta delusione. Toccare per un attimo il paridiso e tornare immediatamente al purgatorio nei minuti finali, lascia molto amaro in bocca. I ragazzi di Bucchi non sono stati di certo brillanti come al solito, merito soprattutto del “vecchio lupo” Serse Cosmi che cerca punti importanti per salvare il suo Trapani; va detto che i siciliani, per quanto fatto vedere, non meritano di certo di trovarsi all’ultima posizione.

Una giornata per Norcia Va sottolineata la doppia importanza di questa partita: non c’è in ballo solo il risultato fra le due formazioni, ma molto di più. Infatti, come annunciato già da una settimana, il Perugia, in accordo con il Trapani Calcio, ha deciso di devolvere il 30% dell’incasso all’associazione “I love Norcia” che opera in favore dei terremotati del centro Italia. Un gesto più che nobile che evidenzia ancora una volta il legame fra il Perugia Calcio ed i territori dell’Umbria. Da sottolineare anche il fatto che, grazie ad un’azienda privata di trasporti che ha messo a disposizione alcuni pullman, alcuni nursini sono potuti essere presenti al “Renato Curi” nella tribuna laterale. Le squadre sono scese in campo con il simbolo dell’onlus “I love Norcia”. Da applausi lo striscione esposto nel settore ospiti dai tifosi trapanesi che recitava “vicini al popolo umbro”: gesto apprezzatissimo da tutto lo stadio. Notevole anche quello esposto in Curva Nord con su scritto “la terra trema e ci vuole coraggio … a voi di cuore il nostro abbraccio”. Il clima di sportività e solidarietà che si è respirato al Curi ha contribuito a rendere la sfida ancora più affascinante fra due tifoserie non gemellate ma che fra di loro hanno mostrato di avere una certa empatia.

Il Perugia non si accende, il Trapani si Sin dal primo minuto di gioco si è capito l’andazzo della partita: Trapani coriaceo che chiude bene gli spazi e prova a pungere ed un Perugia macchinoso mai in grado di rendersi veramente pericoloso. Sospiro di sollievo quando Imparato salva un gol praticamente fatto di Barillà. Il pubblico non si spazientisce e continua a tifare incessantemente nonostante una squadra distratta e a tratti quasi disorientata. La Nord non gradisce nemmeno il comportamento dell’arbitro reo di fischiare troppi falli a favore degli amaranto di Cosmi. A proposito di Serse: l’uomo del fiume, come facilmente prevedibile, è stato ampiamente applaudito nel pre-partita. La necessità di punti ha spinto Cosmi a dire che sarebbe stata una sfida più “normale” del solito dal punto di vista emotivo per lui, anche se tutti sanno che così come l’ha dipinta non sarà mai. Il secondo tempo scorre sugli stessi ritmi. Solo gli ingressi di Bianchi e Del Prete contribuiscono un poco a scaldare i cuori dei tifosi. Proprio sulla testa del primo passa il prima vera occasione da gol del Grifo: l’ex Maiorca mette però a lato della porta siciliana. Il terzino invece, appena rientrato dall’infortunio, riesce a mettere un cross perfetto sulla testa della corrente Nicastro che, al minuto 83, decide di diventare protagonista del match. Il numero 21 esplode una traiettoria estremamente precisa che si insacca alle spalle di Guerrieri. Con pochissimo il Perugia riesce a trovare il gol nel finale. La rete dell’ “ala-bomber” manda in tripudio il popolo biancorosso che assapora così il gusto di una vittoria strappata con il minimo sindacale.

La beffa stile Pisa Nemmeno il tempo di esultare che il Trapani, sullo stile del Pisa nei play-off di Lega Pro del 2013, approfitta di una mezza disattenzione collettiva della difesa perugina e con Coronado, dopo poco più di un minuto, raggiunge il clamoroso pareggio. Non c’è spazio nemmeno per una reazione. La batosta affligge gli animi dei supporter del Grifo e dei giocatori di Bucchi. Termina 1-1. Con maggiore attenzione si sarebbero potuti portare a casa i tre punti: i tifosi, all’uscita dai cancelli dello stadio, commentano dicendo che la squadra è giovane ed inesperta e che certe cose possono capitare. Lo sconforto è palpabile, ma in un campionato così lungo bisogna saper guardare avanti, destinazione Ascoli.

Nicolò Brillo