La Vis Pesaro sale in Romagna e fa il colpaccio. Modena, che succede?

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La Vis Pesaro sale in Romagna e fa il colpaccio. Modena, che succede? I marchigiani espugnano il
foto: parlandodisport.it

La Vis Pesaro sale in Romagna e fa il colpaccio. Modena, che succede? I marchigiani espugnano il “Manuzzi” di Cesena e si prendono il Paradiso. I gialloblù di mister Mignani rimediano un altro 3-0 nel derby col Carpi

 

Paradiso

10 – Daniele Di Donato

Una magistrale punizione di Di Paola, non nuovo a queste prodezze, apre la strada al sorprendente successo per due a zero della Vis Pesaro sul terreno del Cesena. La squadra di mister Di Donato, che sembra aver finalmente trovato la quadra, con i sei punti conquistati tra mercoledì e ieri, pur rimanendo in sestultima posizione, vola a quota trenta, quattro lunghezze sopra la zona bollente. Per il tecnico dei marchigiani, troppo spesso criticato, una gran bella soddisfazione.

9 – Matelica e Carpi

Il Matelica dilaga all’“Helvia Recina” contro un frastornato Legnago Salus. Cinque a uno il larghissimo punteggio finale a favore dei marchigiani che, dopo quelli di Ravenna, incamerano altri tre preziosissimi punti e volano a quota quarantadue dove il Cesena, per le tre gare in meno li relega, però, in ottava posizione, davanti, per lo scontro diretto, alla Samb, anch’essa con gli stessi punti del Matelica. Trionfo del Carpi nel sentitissimo derby contro il Modena. La squadra di Pochesci rifila un secco tre a zero ai canarini e fa un bel passo in avanti verso la salvezza con il suo quattordicesimo posto a quota trentaquattro, ben otto lunghezze sopra la zona a rischio.

8 – Feralpi Salò e Gubbio

La Feralpisalò torna al successo superando con un rotondo tre a zero casalingo la Virtus Vecomp Verona. Gardesani che con questi tre punti risalgono al sesto posto a quota quarantacinque. Facile successo interno del Gubbio sul derelitto Ravenna. Tre a uno il risultato finale a favore della formazione di mister Torrente che aggancia a quota quarantatré la Fermana, ancora davanti agli umbri, tredicesimi, in virtù dei migliori scontri diretti.

7 – Padova e Sambenedettese

Il Padova vince di misura l’importante scontro diretto casalingo con il Perugia e vola a quota sessantuno, rafforzando la sua prima posizione. A decidere l’incontro, non bello ma molto equilibrato, una rete di Firenze ad un quarto d’ora dal termine. Ancora una punizione vincente per la Samb, dopo quella di Lombardo che aveva fruttato il pari a Perugia mercoledì. Stavolta l’esecuzione, di pregevole fattura, è quella di Botta, che regala il successo casalingo sull’Arezzo, per uno a zero, alla formazione rossoblù, che sale a quota quarantadue ma rimane nona dietro alle coinquiline Cesena e Matelica.

Purgatorio

6 – Triestina, Fermana, Mantova e Sudtirol

Ancora un pareggio per la Triestina, stavolta ad Imola per zero a zero. La formazione di mister Pillon sale a quota quarantasei, pur rimanendo al quinto posto. La Fermana, in vantaggio di un gol nel derby di Fano, si fa raggiungere dai padroni di casa a dieci minuti dal termine e deve accontentarsi del pareggio. Fermana dodicesima a quota trentacinque, davanti al coinquilino Gubbio per i migliori scontri diretti. Mantova e Sudtirol si dividono la posta nel posticipo del “Martelli”. Il pari lascia l’amaro in bocca agli altoatesini, raggiunti su rigore ad un minuto dal termine e adesso a cinque punti dalla capolista Padova con la loro piazza d’onore a quota cinquantasei. Il Mantova, che non ha demeritato di fronte ad una squadra molto forte e m si merita quindi il sei nonostante il pari interno, sale a quota trentanove, rimanendo però sempre undicesimo.

5 – Imolese, Fano

L’Imolese non va oltre lo zero a zero casalingo contro la Triestina ed è sempre più impelagata nella zona playout con il suo quintultimo posto a quota ventisei, a quattro lunghezze dalla salvezza diretta, determinato dallo scontro diretto vinto col coinquilino Fano che, a sua volta, riesce a riequilibrare nel finale la gara del “Mancini” contro la Fermana. Fano, come detto, quartultimo con ventisei punti.

Inferno

4 Perugia e Arezzo

Il Perugia torna a mani vuote da Padova dove cede di misura nello scontro diretto contro la capolista. La battuta d’arresto dei grifoni fa aumentare il distacco dal Padova ad otto lunghezze, anche se la squadra di mister Caserta deve ancora recuperare due gare, la prima dopodomani a Cesena. Perugia sempre terzo con quarantadue punti, davanti al coinquilino Modena grazie ai migliori scontri diretti. Sconfitta di misura anche per l’Arezzo sul terreno della Sambenedettese. A determinare la battuta d’arresto degli amaranto la bellissima punizione di Botta a metà ripresa. Arezzo sempre ultimo a quota diciassette, a tre lunghezze dal playout.

3 – Ravenna

Ancora una sconfitta per il Ravenna, battuto tre a uno al “Barbetti” dal Gubbio. La classifica dei ravennati si fa sempre più preoccupante alla luce del loro penultimo posto a quota venti, solo tre lunghezze sopra l’ultimo posto, che significa retrocessione diretta, al momento sempre appannaggio dell’Arezzo.

2 – Virtus Verona e Legnago Salus

Inaspettato crollo della Virtus Vecomp Verona a Salò nel derby del Garda. Un tre a zero che ridimensiona la formazione di mister Gigi Fresco, apparsa un po’ scarica dopo l’immeritata sconfitta interna col Padova di metà settimana. Virtus Verona che scivola in decima posizione a quota quarantuno. Disastrosa sconfitta del Legnago Salus, travolto cinque a uno a Macerata dal Matelica. Dopo questo tracollo la panchina di mister Bagatti è sempre più a rischio visto che i veneti, due soli punti nelle ultime nove gare, sono sempre terzultimi con ventitre punti, adesso a ben sette lunghezze di distanza dalla salvezza diretta.

1 – Cesena

Il Cesena che non ti aspetti. Dopo aver perso di misura a Fermo a metà settimana i romagnoli vengono sorprendentemente sconfitti in casa per due a zero dalla Vis Pesaro. Evidentemente la squadra di mister Viali sta risentendo ora del lungo periodo di fermo dovuto all’emergenza Covid che aveva colpito i bianconeri. Il Cesena, che deve recuparare ben tre gare, rimane settimo, precedendo Matelica e Sambenedettese, che condividono quota quarantadue con i romagnoli, proprio in virtù delle tre gare in meno fin qui disputate.

0 – Michele Mignani

A distanza di dieci giorni da quello di Perugia il Modena rimedia un altro pesante zero a tre esterno, stavolta dal Carpi nel derby del “Cabassi”. E come a Perugia le indecisioni della difesa e ancora due rigori, per altro sacrosanti, stavolta, a differenza di Perugia, entrambi trasformati, affossano la squadra di mister Mignani che, inevitabilmente, sale sul banco degli imputati visti i sei gol subiti nelle ultime due trasferte da una difesa che nelle precedenti tredici ne aveva subiti solo quattro, oltre che per i zero gol segnati. La sconfitta nel derby fa definitivamente scemare le speranze di primato del Modena, scivolato ad otto punti dalla vetta con il suo quarto posto determinato dai peggiori scontri diretti nei confronti del coinquilino Perugia, che ha anche due gare in meno, che condivide quota cinquatatre con gli emiliani. Tecnico in confusione!

Dan.Te.