L’agente di Bianchi: “Rolando a Perugia sta bene, ma…”

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Il 20 gennaio 2016, dopo l’esperienza con il Mallorca in Spagna, Rolando Bianchi veste per la prima volta la maglia del Perugia e nella partita del Grifo contro il Crotone va subito in gol regalando ai tifosi la prima vittoria stagionale. Poi, i soliti problemi alla caviglia condizionano fortemente l’andamento del numero 9 biancorosso per tutta la stagione. Il 23 agosto 2016 fa il suo esordio nella nuova stagione nella gara di Coppa Italia contro il Carpi: Bianchi entra al 30’ del secondo sullo 0-1 in favore degli emiliani, e con una doppietta ribalta completamente il risultato permettendo al Perugia di approdare al turno successivo della competizione. In campionato, però, viene poco utilizzato dal tecnico Cristian Bucchi, ma quando entra in campo lo fa sempre con gli “occhi della tigre” e la sua unica rete nella cadetteria risale al tragico derby del “Curi” tra Perugia e Ternana (1-1). Rolando ritorna al gol il 1° dicembre scorso, nella scoppiettante gara di Coppa Italia del “Ferraris” contro il Genoa (4-3) in cui parte da titolare nel 4-3-3 giocando tutti i 120’. Ora come mai, dal momento che il “bomber” del Perugia Samuel Di Carmine fermo a quota 6 reti non segna da cinque partite consecutive, Rolando Bianchi meriterebbe una chance per riuscire, o quanto meno provare, a migliorare il rendimento casalingo del Perugia al “Curi”.

In esclusiva per SportPerugia ha parlato il fratello-procuratore di Rolando, Riccardo Bianchi.

Rolando, per quello che si vede da fuori, sta vivendo un momento particolare visto il poco spazio che sta trovando in campo.

“Rolando ha voglia di giocare, sicuramente sta dando il massimo quando viene chiamato in causa. Lo ha dimostrato nella partita di Coppa Italia contro il Genoa, aspetta ansioso il suo momento”.

Accetta volentieri la scelta tecnica di Bucchi, nel lasciarlo fuori?

“L’esclusione non si accetta mai volentieri, anche se lui sta facendo di tutto per mettere in difficoltà l’allenatore sul campo per dimostrare di potersela giocare alla pari con tutti. Comunque sia è contento se la squadra vince”.

Il pubblico del “Curi” è dalla sua parte, ogni volta che si alza dalla panchina per scaldarsi lo chiama e lo invoca a gran voce.

“Il pubblico di Perugia è semplicemente fantastico, ci tengo a dirlo. Già l’anno scorso ci eravamo accorti quando Rolando era arrivato che la curva del Perugia è da Serie A. Una curva calda, vicina alla squadra e molto appassionata. Anche nei confronti di Rolando sta dimostrando un grandissimo attaccamento, soprattutto quando gira per la città riceve in continuazione attestati di stima. Questo non può che farci piacere, anche perché la scelta di venire a Perugia l’anno scorso fu anche fatta anche in funzione di questo. Rolando ha sempre vissuto in piazze calde come Torino, Roma (sponda Lazio) e Bergamo e aveva voglia di tornare a vivere in posti come questi. Di sicuro mai scelta fu più azzeccata di questa”.

Le qualità, la tecnica e la cattiveria agonistica di Rolando Bianchi possono, visto i quattro pareggi consecutivi del Perugia, aiutare il Grifo a fare il definitivo “salto”?

“Quello che penso io conta poco, l’importante è quello che pensa Bucchi. E’ il mister che fa la formazione. Sicuramente Rolando è stato messo fuori dopo un gol importantissimo nel derby contro la Ternana: partita che, se non avesse avuto il tragico finale che si è verificato, secondo me si sarebbe vinta. La squadra stava facendo molto bene, ed è state recuperata soltanto da un gol molto bello. Dopo il derby Bucchi ha preferito fare altre scelte, Rolando quando è stato chiamato in causa anche se per pochi minuti (vedi Hellas Verona-Perugia, 2-2) ha sempre mostrato di essere sul pezzo. Ha una grande voglia di giocare, anche a 33 anni. So che si sta allenando molto bene, me lo dicono tutti: dai dirigenti, ai compagni, allo staff tecnico e da lui stesso. Giovedì scorso ha raccolto i frutti del suo allenamento, perché andare su un campo di Serie A e vedersela con difensori della categoria (come Burdisso) segnando anche un gol, secondo me è sintomo di grande condizione atletica e mentale. A Verona poi è sceso in campo per pochi minuti, però il suo apporto è servito per mettere pressione alla difesa avversaria permettendo così al Perugia di pareggiare. Rolando può essere molto importante per la causa, e non vediamo l’ora di vederlo giocare un po’ di più”.

La finestra del mercato di gennaio è alle porte. C’è qualche possibilità che Rolando possa lasciare Perugia, o l’argomento non lo tocca affatto?

“Dire questo è sbagliato. Sappiamo benissimo che il mercato di gennaio è un mercato molto improvviso, che può accendere trattative da un momento all’altro. Credo che il Perugia si muoverà sul mercato. Rolando si trova molto bene qui, ma è chiaro che se la società e/o l’allenatore dovessero mostrare degli intenti diversi da quelli che sono oggi, ossia rispettare il contratto che scade il 30 giugno 2017, prenderò in considerazione l’eventualità di andare via”.

Andrea Profidia