L’avversario: è un Pescara “double face”

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L'avversario: è un Pescara

L’avversario: è un Pescara “double face”. Gli abruzzesi tra i migliori attacchi del campionato ma tra le peggiori difese. E il neo-tecnico Sottil ripesca Palmiero?

 

Un po’ come il Perugia, anche il Pescara aveva approcciato questo campionato con la malcelata ambizione di poter aspirare, se non alla Serie A come i grifoni, quantomeno al preliminare.

Il presidente Sebastiani, dopo l’eliminazione ad opera del Verona nella semifinale dei playoff dello scorso anno, raggiunti grazie al buon quarto posto conquistato nella “regular season”, non aveva rinnovato la fiducia al tecnico Pillon, promuovendo il tecnico della “Primavera” Zauri.

Con l’ex laziale la squadra abruzzese, pur non giocando male, ha avuto sempre un comportamento alterno e, dopo aver chiuso il girone d’andata con ventisei punti al decimo posto, all’inizio del girone di ritorno le due sconfitte casalinghe con Salernitana e Cittadella hanno peggiorato la situazione e Zauri è stato esonerato e al suo posto è arrivato Legrottaglie.

Con l’ ex difensore della Juve in panchina, però, il Pescara ha fatto addirittura peggio e, dopo la sconfitta di Cremona di venerdì sera, Sebastiani, visto il tredicesimo posto, solo tre lunghezze sopra la zona playout, ha deciso per un ulteriore cambio di panchina, via Legrottaglie e dentro Andrea Sottil, al suo esordio assoluto in B dopo aver vinto la C col Livorno e la D col Siracusa in una carriera che lo ha visto allenare anche Catania e Gubbio, nella speranza che il sanguigno tecnico torinese possa svegliare la sua squadra e, soprattutto portare grinta ed equilibrio tattico nel gruppo.

Punto di forza

Il punto di forza della formazione abruzzese è certamente la facilità con cui la squadra, non solo il reparto offensivo, riesce ad andare in rete, come dimostrano i quarantatré gol messi a segno in trentadue partite, che fanno dei biancazzuri la terza squadra più prolifica del campionato, in condominio con lo Spezia, alle spalle delle prime due in classifica, il Benevento e il Crotone.

Capocannoniere del Pescara è Galano con dodici reti, una sola su rigore, ma che nel girone di ritorno, un po’ come il suo ex compagno di squadra nel Foggia nella scorsa stagione, Iemmello, centravanti del Grifo, si è un po’ perso ed ha segnato solo due gol.

Un occhio di riguardo va riservato al centrocampista albanese Memushaj, specialista dei calci da fermo, tre reti finora all’attivo e al giovane laterale destro Zappa, molto bravo nelle incursioni in avanti e che ha già segnato quattro gol.

Attenzione, non in zona gol ma a centrocampo, a Palmiero, play che Legrottaglie non vedeva ma che Sottil potrebbe riproporre come titolare.

Giocatore tecnicamente interessante, stava per arrivare a Perugia nell’ultimo giorno del mercato invernale, in uno scambio con Iemmello, saltato in extremis.

Punto debole

Se il punto di forza è la facilità con cui gli abruzzesi trovano il gol, il punto debole del Pescara è sicuramente il pacchetto arretrato, tra l’altro orfano, contro il Perugia, dell’ex Scognamiglio, squalificato.

Sono ben quarantanove, infatti, le reti subite in trentadue gare dalla difesa abruzzese, venti delle quali nelle sedici gare casalinghe.

Peggio dei biancazzurri hanno fatto solo il Trapani penultimo e il Livorno fanalino di coda.

Spesso il Pescara, pur andando sovente in vantaggio non è poi riuscito a portare in porto la vittoria.

E’ chiaro che l’arrivo di mister Sotill, almeno sul piano dell’aggressività, potrebbe tornare utile a Fiorillo e compagni ma proprio di questa debolezza difensiva dei biancazzurri dovrà approfittare il Perugia se vorrà uscire con un risultato positivo dall’“Adriatico-Cornacchia”.

Modulo e probabile formazione

Mister Andrea Sottil, arrivato solo martedì al capezzale del Pescara, avrebbe intenzione di riproporre contro i grifoni uno dei suoi moduli preferiti, il 4-3-3, adottato a volte anche da mister Zauri, il primo tecnico della squadra abruzzese in questa tribolata stagione.

Davanti al portiere Fiorillo, stante l’assenza dell’ex Gennaro Scognamiglio, Sottil potrebbe schierare come centrali il giovane Bettella e il più esperto Drudi, con Zappa sulla fascia destra e uno tra Masciangelo e l’esperto Del Grosso a sinistra.

Sottil ripescherebbe poi il talentuoso Palmiero in cabina di regia, con ai fianchi uno tra Busellato e Crecco e Memushaj, mentre il tridente offensivo potrebbe vedere Galano e Pucciarelli esterni e Maniero al centro.

4-3-3: Fiorillo; Zappa, Bettella, Drudi, Del Grosso (Masciangelo); Busellato (Crecco), Palmiero, Memushaj; Galano, Maniero, Pucciarelli.

Danilo Tedeschini