Lombardi “capeggia” il Paradiso, Santopadre negli Inferi per conto del Grifo

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foto: Getty Images

Lombardi “capeggia” il Paradiso, Santopadre negli Inferi per conto del Grifo. Il centrocampista firma una doppietta d’autore ed evita la crisi della Salernitana, del presidente biancorosso le massime colpe della debacle di un Perugia che rischia il play-out

 

Paradiso

10 – Cristiano Lombardi

La sua doppietta personale, griffata da un primo gol fantastico in rovesciata, è stata fondamentale per la larga vittoria della sua Salernitana nel delicatissimo match col Cittadella che, se non vinto, avrebbe ufficialmente aperto la crisi dei granata. Oltre ai gol, anche la prestazione di Lombardi è da rimarcare e adesso la Salernitana, ritornata dentro al preliminare con il suo settimo posto a quota cinquanta, torna a crederci. Trascinatore!

9 – Trapani

Non sappiamo se il Trapani riuscirà a salvarsi perchè il ritardo era enorme e la penalizzazione di due punti è pesante ma da quando è ripreso il campionato la squadra di Castori sta letteralmente volando, grazie ai dodici punti conquistati nelle sei partite giocate. Gli ultimi tre arrivati addirittura nella gara del “Provinciale” contro la capolista Benevento che, se pur in calo dopo la matematica promozione acquisita, rimane sempre una grande corazzata. Trapani sempre terzultimo ma a quota trentacinque, a tre lunghezze dal playout.

8 – Crotone e Spezia

Il Crotone non si ferma più. Dopo l’inizio stentato, susseguente alla lunga sosta, con i tre opachi pareggi conquistati, sono arrivate tre belle vittorie consecutive, l’ultima di misura nello scontro diretto col lanciato Pordenone allo “Scida”, risolto ancora una volta da una rete di Simy, che aggancia Iemmello a quota diciotto reti, solo tre su rigore, in testa alla classifica marcatori. Gli squali, con questo successo, ipotecano la seconda piazza e la promozione diretta visti i loro sessantuno punti, ben cinque in più dello Spezia, terzo, andato a sua volta a vincere di misura al “Picchi” contro il fanalino di coda Livorno. I liguri scavalcano in classifica il Pordenone e, con cinquantasei punti, tornano da soli al terzo posto.

7 – Cremonese, Cosenza e Ascoli

Vittorie casalinghe di misura molto importanti per la Cremonese, contro il Chievo, per il Cosenza, contro il Perugia e per l’Ascoli, contro l’Empoli. Cremonese ed Ascoli, grazie a queste vittorie, escondo dalla zona bollente, salendo rispettivamente, al dodicesimo posto a quota quarantatre la squadra di mister Bisoli e al tredicesimo, una lunghezza sotto, quella di mister Dionigi. Il Cosenza, vincendo con gli umbri, riscatta la batosta subita a La Spezia ma i risultati positivi di tutte le avversarie dirette lasciano i silani al penultimo posto, a quota trentaquattro, distanti quattro lunghezze dal playout, con il forte rischio che, anche nel caso che il Cosenza dovesse raggiungere il quartultimo posto difficilmente il playout sarebbe disputato perchè il distacco dalla quintultima, adesso di sette punti, da regolamento dovrebbe essere contenuto al massimo a quattro lunghezze.

Purgatorio

6 – Pisa, Juve Stabia e Pescara

Pareggi esterni con molti rimpianti per il Pisa, acciuffato negli ultimi secondi dall’Entella a Chiavari e per la Juve Stabia, due volte in vantaggio a Frosinone e due volte raggiunta, la seconda con un rigore ad un quarto d’ora dalla fine. Il Pisa esce dalla zona preliminare scendendo al decimo posto, determinato dalla peggior differenza reti nei confronti del Chievo, con cui condivide quota quarantasette mentre la Juve Stabia resta al quartultimo posto con trentotto punti. Pareggio esterno anche per il Pescara nello scontro diretto del “Penzo” con il Venezia. Sotto di un gol e di un uomo per l’espulsione di Galano, gli abruzzesi pareggiano nella ripresa con Zappa dopo che l’espulsione del veneziano Caligara aveva riequilibrato le forze in campo. Pescara quattordicesimo per la migliore differenza reti nei confronti di Venezia e Perugia, con cui condivide quota quarantuno.

5 – Entella e Venezia

All’ultimo tuffo l’Entella evita la sconfitta interna col Pisa grazie alla rete di Pellizzer. Liguri undicesimi a quota quarantaquattro, a quattro lunghezze dal preliminare ma anche solo tre punti sopra il playout. Il Venezia non riesce a portare a casa l’intera posta nello scontro diretto col Pescara, pur essendo passato in vantaggio ad inizio ripresa con la rete di Firenze. Lagunari quindicesimi a quota quarantuno, dietro al Pescara e davanti al Perugia per la differenza reti.

Inferno

4 – Frosinone, Empoli, Pordenone e Chievo

In genere il pari interno fa meritare il gradino più basso del Purgatorio ma quello ottenuto nel finale, grazie ad un dubbio rigore, dal Frosinone contro la quartultima in classifica, la modesta Juve Stabia, è degno del primo gradino dell’Inferno. La squadra di mister Nesta, solo cinque punti nelle sei gare disputate dopo la ripresa, continua a balbettare e il sesto posto in classifica, determinato anche dai peggiori scontri diretti nei confronti del Cittadella, con cui condivide quota quarantadue, è molto lontano dagli obiettivi iniziali del presidente Stirpe e dei tifosi ciociari. Immeritata sconfitta di misura dell’Empoli ad Ascoli. I toscani creano molto ma non riescono a passare, subendo invece la rete marchigiana di Eramo. La formazione di mister Marino rimane, comunque, dentro la griglia playoff con l’ottavo posto a quota quarantotto. Si interrompe a Crotone la miniserie positiva del Pordenone, sconfitto di misura dagli squali. La formazione di mister Tesser si allontana dalla promozione diretta scendendo al quarto posto con i suoi cinquantacinque punti. Ultimo minuto fatale al Chievo che lascia l’intera posta a Cremona a causa di una punizione di Mogos al novantesimo. Clivensi che escono dalla zona nobile scendendo al nono posto, determinato dalla migliore differenza reti nei confronti del Pisa, insieme al Chievo a quota quarantasette.

3 – Benevento

Un leggero calo del Benevento era prevedibile una volta conquistata la promozione matematica ma un solo punto in tre partite, più che un calo, sembra uno sbracamento. Dopo la sconfitta di Crotone e il pareggio interno risicato contro il Venezia arriva la sconfitta di Trapani per la truppa di Pippo Inzaghi, evidentemente già con la testa alle meritate vacanze. Peccato che di mezzo ci vada la regolarità di questo campionato, già “sui generis” di per sé. Sanniti chiaramente sempre primi con settantasette punti.

2 – Livorno

Altra sconfitta interna di misura per il Livorno, stavolta contro lo Spezia. La formazione di mister Filippini, matematicamente retrocessa in Serie C dallo scorso turno, corre, lotta ma soccombe di fronte alla maggior caratura tecnica e alla voglia di vincere della terza forza del campionato. Livorno sempre più ultimo con soli ventuno punti.

1 – Cittadella

Terza sconfitta consecutiva per il Cittadella che, dopo lo zero a tre rimediato venerdì in casa dal Crotone, frana letteralmente a Salerno, soccombendo ingloriosamente per quattro a uno. Aria di crisi per la formazione di mister Venturato, ormai fuori dalla lotta per la promozione diretta e attualmente quinta solo grazie ai migliori scontri diretti rispetto al Frosinone, con cui condivide quota cinquantadue.

0 – Massimiliano Santopadre

Il Perugia perde incredibilmente a Cosenza in casa della penultima in classifica e precipita in zona playout con il suo quintultimo posto determinato dalla peggiore differenza reti nei confronti di Venezia e Pescara, con le quali condivide quota quarantuno, in attesa del completamento delle partite per determinare la classifica avulsa. I nodi sono venuti al pettine, la mancanza si una programmazione seria, mercato, soprattutto quello invernale assolutamente deficitario, cambi di allenatore che non hanno e non potevano risolvere niente perchè i pur bravi Massimo Oddo e Serse Cosmi, anche se non sono esenti da colpe, si sono trovati di fronte ai gravi deficienze strutturali della rosa. E la responsabilità di tutto questo ricade sulla società, in particolare sul presidente Massimiliano Santopadre che, a fronte di una buona gestione economica, da anni non riesce a garantire una gestione tecnica all’altezza degli obiettivi, con il conseguente tracollo di questa stagione dove il Perugia rischia seriamente di dover disputare il playout per evitare la retrocessione in Serie C quando l’obiettivo dichiarato era stato addirittura la promozione in A, anche quella diretta!

Dan.Te.