Longo “meglio” di Mandorlini, la Fermana naufraga a Macerata

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Longo

Longo “meglio” di Mandorlini, la Fermana naufraga a Macerata. Il Padova vince anche a Pesaro, con l’allenatore in seconda i veneti volano. La squadra di Cornacchini cade rovinosamente nel derby col Matelica

Paradiso

 

10 – Raffaele Longo

Il Padova espugna con due gol nella ripresa il terreno della Vis Pesaro e aumenta il distacco sulla seconda, il Sudtirol, sconfitto a Perugia. Salgono così a cinque, a solo sei giornate dalla fine, le lunghezze di vantaggio dei biancoscudati e i complimenti vanno fatti anche a Raffaele Longo, allenatore in seconda del Padova che, nelle quattro partite nelle quali ha sostituito in panchina lo squalificato Mandorlini, ha colto nove dei dodici punti in palio, contribuendo a portare il vantaggio del Padova dai tre punti che aveva prima di questi quattro turni ai cinque attuali. Un vice da B!

9 – Matelica

La matricola marchigiana prosegue nel suo buon momento e abbatte in casa la malcapitata Fermana nel derby dell’“Helvia Recina”, travolgendola con un umiliante cinque a uno. La formazione del bravo mister Colavitto conferma il suo sesto posto, precedendo per gli scontri diretti la Feralpisalò, a pari quarantanove con i marchigiani.

8 – Perugia e Virtus Verona

Meritato successo di misura del Perugia nel confronto diretto del “Curi” contro il forte Sudtirol. A decidere la gara la rete di Monaco prima della mezzora, difesa con i denti dai grifoni che non hanno fatto mai tirare in porta gli altoatesini. Perugia sempre terzo, a sette punti dal Padova, ma avvicinatosi a due sole lunghezze dal Sudtirol, superabile vincendo il recupero di Fermo tra otto giorni.

Torna al successo la Virtus Vecomp Verona che, tra le mura amiche, rimonta l’iniziale vantaggio del Fano vincendo per tre a uno. Scaligeri che ritornano dentro la zona nobile con il loro decimo posto a quota quarantaquattro dietro il condomino Cesena che li precede, appunto, poiché ha ben tre gare in meno dei veneti.

7 – Modena, Triestina e Feralpisalò

Un gol in pieno recupero di Corradi permette al Modena di battere il Cesena nel posticipo del “Braglia”. La formazione di mister Mignani consolida così il suo quarto posto raggiungendo quota cinquantasette punti.

Dopo sei pareggi di seguito torna al successo anche la Triestina, che supera di misura, al “Rocco”, il Carpi grazie ad una rete di Gomez a metà ripresa. Alabardati che si confermano quinta forza del campionato con cinquantuno punti.

La Feralpisalò ottiene un bel successo di misura al “Turina” contro il lanciato Gubbio. I gardesani rimangono, però, settimi in classifica a causa degli scontri diretti negativi con la coinquilina, a quota quarantanove, Virtus Vecomp Verona.

Purgatorio

6 – Sambenedettese e Imolese

Buon pari esterno della Sambenedettese, sempre alle prese con i gravi problemi societari, sul campo del Legnago Salus. I marchigiani, che erano passati in vantaggio su rigore, sono stati poi raggiunti sempre dal dischetto. Sambenedettese ottava a quota quarantasei.

L’Imolese torna dalla trasferta di Arezzo con un punto pezioso che le permette di rimanere quintultima con ventinove punti e di accorciare sulla salvezza diretta, adesso a quattro lunghezze..

5 – Legnago Salus e Arezzo

Non riesce a conquistare i tre punti il Legnago Salus nella gara casalinga contro la Sambenedettese. La formazione veneta, che doveva assolutamente vincere, si ritrova sempre in piena zona playout, con il suo quartultimo posto a quota ventotto.

L’Arezzo sciupa una grossa occasione per continuare la sua risalita in classifica facendosi imporre lo zero a zero casalingo dall’Imolese. Arezzo sempre penultimo ma con ventiquattro punti, quattro lunghezze sopra il Ravenna, fermato anche oggi dal Covid con il rinvio della gara casalinga col Mantova e con ben tre gare da recuperare.

Inferno

4 – Sudtirol, Gubbio e Cesena

Il Sudtirol disputa una buona gara a Perugia ma non riesce mai a tirare in porta, con la gara che termina con la sconfitta di misura degli altoatesini, puniti dal gol di Monaco nel primo tempo. Sudtirol, sempre secondo con sessantadue punti, che scivola a cinque lunghezze dal Padova, con il Perugia che lo bracca a due sole lunghezze, con una gara in meno.

Il Gubbio interrompe a Salò la sua bella serie positiva perdendo di misura con la Feralpi. Eugubini, un po’ sottotono rispetto al vittorioso derby col Perugia di mercoledì, che sciupano con Gomez anche il rigore del possibile pareggio e scivolano al dodicesimo posto con quarantuno punti.

Quando pensava di avercela ormai fatta a mantenere lo zero a zero, il Cesena subisce al novantunesimo il gol del Modena che provoca la sconfitta dei romagnoli nel derby del “Braglia”. Cesena agganciato a quota quarantaquattro dalla Virtus Vecomp Verona ma ancora davanti ai veneti in virtù delle tre gare da recuperare.

3 – Carpi

Terza sconfitta consecutiva per il Carpi di mister Pochesci, battuto di misura al “Rocco” dalla Triestina. L’ennesimo passo falso fa rimanere al quattordicesimo posto, a quota trentaquattro, gli emiliani, ancora con cinque lunghezze di vantaggio sulla zona playoff ma sicuramente tuttaltro che salvi.

2 – Fano

Il Fano torna dalla trasferta di Verona contro la Virtus Vecomp con un severo tre a uno, che complica sempre di più le speranze di salvezza diretta dei fanesi, terzultimi con ventisette punti e distanti sempre sei lunghezze dai “cugini” della Vis Pesaro, che occupano, al momento, il sestultimo posto.

1 – Vis Pesaro

La Vis Pesaro perde ancora in casa, stavolta contro la capolista Padova, subendo i due gol dei biancoscudati nella ripresa. Per fortuna dei pesaresi i risultati delle altre non compromettono la loro posizione in classifica, sono sestultimi con trentatré punti, ma le quattro lunghezze di margine sull’Imolese, quintultima, non possono lasciare tranquilli Mister Di Donato e la sua truppa.

0 – Giovanni Cornacchini

Naufragio della Fermana sul vicino terreno di Macerata nel derby contro il Matelica. La Fermana, infatti, rimedia all’“Helvia Recina” un pesantissimo cinque a uno. Le tante assenze tra le file dei fermani non giustifica la pessima prestazione offerta e la sensazione, alla luce dei soli due punti conquistati nelle ultime quattro gare dopo un ciclo di partite molto buone, è che la squadra di mister Cornacchini abbia “mollato” un po’ troppo presto. I trentasei punti in carniere non garantiscono ancora del tutto la salvezza e spetterà al tecnico Giovanni Cornacchini, certamente corresponsabile dell’andamento negativo di queste ultime gare, scuotere i suoi ragazzi dal torpore in cui sembrano piombati e pilotare al più presto la Fermana a quota quaranta. In letargo!

Dan.Te.