Matelica, la classe operaia va in Paradiso. Inferno amaro per la Virtus Verona

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Matelica, la classe operaia va in Paradiso. Inferno amaro per la Virtus Verona. La matricola marchigiana, guidata dall'ottimo Colavitto, espugna Ravenna e si rilancia. Gli scaligeri perdono il derby col Padova al fotofinish dopo una buona prestazione
foto: padovasport.tv

Matelica, la classe operaia va in Paradiso. Inferno amaro per la Virtus Verona. La matricola marchigiana, guidata dall’ottimo Colavitto, espugna Ravenna e si rilancia. Gli scaligeri perdono il derby col Padova al fotofinish dopo una buona prestazione

 

Paradiso

10 – Gianluca Colavitto

L’umile ma bravo tecnico del Matelica Gianluca Colavitto merita sicuramente il proscenio odierno, sia per il bel successo esterno di misura conquistato a Ravenna dalla sua squadra, ritornata dentro la zona nobile in nona posizione con i suoi trentanove punti, sia per il bel gioco che fa praticare alla matricola marchigiana che, con il successo esterno di ieri, raggiunge praticamente la salvezza, l’ambito traguardo sognato ai nastri di partenza, con ben dieci giornate d’anticipo. L’unico neo che aveva il Matelica era quello di prendere troppi gol, ma mister Colavitto, con le ultime due vittorie, arrivate senza subire reti, sembra avviato sulla strada buona per toglierlo. La classe operaia va in Paradiso!

9 – Padova e Sudtirol

La capolista, non senza un pizzico di fortuna, riesce a vincere al novantaquattresimo su rigore il bello e combattutissimo derby di Verona contro la Virtus Vecomp e rafforza il suo primato solitario in classifica salendo a quota cinquantotto, con tre lunghezze di vantaggio sul Sudtirol, tornato momentaneamente al secondo posto con cinquantacinque punti, in attesa dei due recuperi del Perugia, scavalcando proprio i grifoni grazie al rotondo tre a zero del “Druso” contro il malcapitato Fano.

8 – Vis Pesaro e Modena

Chiare e importanti vittorie casalinghe per la Vis Pesaro, due a zero contro la Feralpisalò e per il Modena, tre a uno all’Imolese. I tre preziosissimi punti conquistati consentono alla Vis Pesaro di uscire dalla zona playout e di salire al sestultimo posto a quota ventisette e al Modena di agganciare a quota cinquantatré il Perugia, anche se le due gare ancora da recuperare dei grifoni, oltre ai peggiori scontri diretti, relegano il Modena ancora al quarto posto

7 – Fermana

Bella prestazione della Fermana che vince meritatamente per due a uno la gara del “Recchioni” contro il forte Cesena. I tre punti conquistati portano a nove le lunghezze di vantaggio sulla zona bollente e la salvezza dei marchigiani, a questo punto, sembrerebbe cosa fatta, con la squadra di mister Cornacchini che può cominciare anche ad aspirare a qualcosa in più, con il suo dodicesimo posto a quota trentaquattro, se il Girone B fosse quello con anche l’undicesima qualificata per i playoff, in virtù di avere, com’è attualmente, la migliore quarta qualificata, che andrebbe direttamente al secondo turno degli spareggi promozione.

Purgatorio

6 – Carpi, Gubbio, Mantova e Sambenedettese

Pari esterni senza gol per il Carpi, sul terreno del Legnago Salus e per il Gubbio, al “Rocco” contro la Triestina. Emiliani che salgono a quota trentuno ma sempre in quattordicesima posizione, eugubini, una posizione più su con trentadue punti. Mantova e Sambenedettese , invece, portano via un punto pareggiando entrambe per uno a uno in rimonta, rispettivamente, ad Arezzo i virgiliani e a Perugia i marchigiani. Mantova che però esce dalla zona playoff con il suo undicesimo posto a quota trentotto mentre la Samb è decima, ancora dentro la zona nobile, a quota trentanove.

5 – Triestina, Legnago Salus, Arezzo e Perugia

Triestina e Legnago Salus non riescono a sfondare le munite difese di Gubbio e Carpi e, alla fine, devono accontentarsi di un deludente pareggio casalingo a reti bianche. Alabardati, al secondo pari consecutivo al “Rocco”, che, comunque, conservano il loro quinto posto, adesso con quarantacinque punti, mentre il Legnago Salus rimane sempre più impelagato nella lotta per non retrocedere con il suo terzultimo posto a quota ventitre. Penalizzanti pareggi interni per uno a uno dell’Arezzo, contro il Mantova e del Perugia, contro la Sambenedettese. Aretini sempre ultimi, ma con diciassette punti, che, comunque, accorciano a tre lunghezze il distacco dal playout mentre il Perugia paga a caro prezzo la mancata vittoria scivolando al terzo posto, a ben cinque lunghezze dal Padova anche se deve ancora recuperare le due gare di Fermo e Cesena, fatto che gli consente di precedere il Modena, che condivide con i grifoni quota cinquantatré.

Inferno

4 – Cesena e Virtus Vecomp Verona

Sconfitte di misura per il Cesena, a Fermo e per la Virtus Vecomp, in casa contro la capolista Padova. La bella prestazione offerta, comunque, dalla squadra di mister Gigi Fresco, battuta solo in pieno recupero da un calcio di rigore, le fa guadagnare il gradino più alto dell’Inferno dove staziona anche il Cesena, svegliatosi tardi, quando era ormai sotto di due reti a Fermo. Romagnoli momentaneamente sesti a quota quarantadue, davanti alla coinquilina Feralpisalò, grazie alle tre gare ancora da recuperare. La Virtus Vecomp Verona è invece ottava a quota quarantuno.

3 – Imolese

L’Imolese subisce un penalizzante tre a uno al “Braglia” contro il Modena. La sconfitta, infatti, fa nuovamente scivolare la compagine di mister Pasquale Catalano nella zona calda, fortunatamente al quintultimo posto, ma solo grazie allo scontro diretto vinto con il Fano, che condivide con l’Imolese quota venticinque.

2 – Feralpisalò

Altra sconfitta esterna per la Feralpisalò, battuta due a zero in casa di una pericolante come la Vis Pesaro, fatto che rende la sconfitta ancora più umiliante. Gardesani settimi a causa delle tre gare ancora da recuperare dal Cesena, sesto a pari quarantadue con la Feralpisalò.

1 – Fano

Niente da fare per il Fano al “Druso” di Bolzano dove il Sudtirol infligge un pesante tre a zero alla formazione di mister Destro. La penalizzante battuta d’arresto fa scivolare i marchigiani in quartultima posizione a causa del confronto diretto perso con l’Imolese, che condivide con il Fano quota venticinque.

0 – Leonardo Colucci

Sanguinosa sconfitta casalinga di misura del Ravenna contro il Matelica. I romagnoli, che dovevano assolutamente vincere, si sono, invece, ritrovati alla fine solo con un pugno di mosche in mano e adesso la retrocessione diretta è solo tre lunghezze sotto il suo penultimo posto a quota venti e meno male per la formazione di mister Colucci, sempre più coinvolto nelle responsabilità di questo brutto andazzo della squadra, che l’Arezzo ha solo pareggiato in casa col Mantova (stava vincendo), altrimenti la situazione sarebbe diventata veramente drammatica. Per mister Leonardo Colucci, comunque blindato a fine gara dal D.S. Sabbadini, è ora di darsi una smossa perchè il pericolo retrocessione diretta è dietro l’angolo.

Dan.Te.