Nicolas porta il Pisa all’Inferno, Ciofani subisce la legge del calcio

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Il portiere condanna i nerazzurri al pareggio contro il Pordenone di Tedino, la punta della Cremonese sbaglia dal dischetto e vede il Brescia andare in vantaggio. Per il Vicenza prestazione da Brocchi 
foto: larno.ilgiornale.it - Gabriele Masotti

Il portiere condanna i nerazzurri al pareggio contro il Pordenone di Tedino, la punta della Cremonese sbaglia dal dischetto e vede il Brescia andare in vantaggio. Per il Vicenza prestazione da Brocchi

 

Paradiso

10 – Bruno Tedino

Il corpulento tecnico del Pordenone, appena arrivato sulla disastrata panchina del Pordenone, ultimo in classifica con un solo punto, compie l’impresa di giornata pareggiando meritatamente per uno a uno il testacoda dell’”Arena Garibaldi-Anconetani” contro la capolista Pisa che, in casa aveva sempre vinto. Primo puto esterno per i ramarri, apparsi rigenerati nel gioco e nella mente da Tedino dopo le disastrose gestioni iniziali di mister Paci e, soprattutto, di mister Rastelli. La salvezza diretta dista otto punti, sei quella attraverso il playout, dai due punti dei ramarri, sempre ultimi, ma il campionato è ancora lunghissimo e la bella prestazione di Pisa potrebbe rivelarsi il volano giusto per provare la rimonta. Tecnico di “peso”, non solo per la bilancia

9 – Ternana

Guido Meda urlerebbe: “La Ternana c’è!”. Quarto successo nelle ultime cinque gare per le fere, che tramortiscono il Vicenza al “Liberati” con un pesantissimo cinque a zero e salgono in decima posizione a quota tredici, in compagnia di Monza e Cittadella.

8 – Benevento

Bel successo della squadra di mister Fabio Caserta che rifila un perentorio tre a zero al malcapitato Cosenza al “Vigorito”. I sanniti, grazie a questa vittoria, tornano al terzo posto, con i loro sedici punti, anche se in coabitazione con il Lecce la Cremonese e la Reggina,

7 – Brescia, Alessandria, Frosinone, Monza e Reggina

Una rete di Spalek a sette dal termine permette al Brescia di vincere l’importante derby casalingo contro la Cremonese, un vero e proprio scontro diretto anticipato per la promozione diretta e di volare al secondo posto solitario a quota diciassette, a sole tre lunghezze dalla capolista Pisa. Soddisfazione doppia per mister Pippo Inzaghi, assente
giustificatissimo della tenzone perchè diventato papà del piccolo Edoardo poche ore dopo la gara. Auguri!

L’Alessandria supera di misura il Crotone nello scontro diretto del “Moccagatta” grazie ad una rete di Kolaj a fine primo tempo. Grigi che raggiungono proprio la formazione calabrese al terzultimo posto a quota sette.

Il Frosinone “espugna” finalmente lo “Stirpe” superando di misura per due a uno un coriaceo Ascoli. Grazie a questa vittoria la formazione di mister Fabio Grosso ritorna a cavallo del preliminare, tra il settimo e il nono posto a quota quattordici, in compagnia dello stesso Ascoli e del Perugia.

All’ultimo secondo il Monza trova un soffertissimo successo casalingo sul Cittadella grazie alla rete di D’Alessandro, dopo che i veneti avevano sfiorato più volte il vantaggio. Stroppa ringrazia la dea bendata!

Importante vittoria casalinga della Reggina che supera due a uno il Parma grazie alla rete di Menez e al rigore trasformato da Galabinov, i due uomini più esperti della squadra di mister Aglietti, piombata nelle zone altissime della classifica.

Purgatorio

6 – Perugia e Como

Terzo zero a zero in trasferta del Perugia su cinque gare, stavolta sul campo di un lanciatissimo Lecce. Dopo un primo tempo nel quale il Perugia ha subito tantissimo il Lecce, nella ripresa la squadra umbra ha un po’ alzato il suo baricentro, pur non impensierendo mai l’ex portiere Gabriel.

Un ottimo Como impatta uno a uno a Ferrara. Risultato bugiardo perchè la squadra di mister Gattuso, che ha colpito tre pali sull’uno a zero a favore, subendo poi il pari ad un quarto d’ora dal termine su una sfortunata autorete, avrebbe meritato la vittoria. Como quintultimo a quota dieci insieme alla stessa Spal e al Parma.

5 – Lecce e Spal

Gran primo tempo del Lecce che, però, non riesce a concretizzare la netta supremazia sul Perugia. Nella ripresa gli inspiegabili cambi di mister Baroni, che toglie a ben mezzora dalla fine le tre punte titolari della squadra, spengono i giallorossi, che non riescono ad andare oltre lo zero a zero finale.

Ancora un pareggio casalingo per la Spal di mister Clotet, il terzo su cinque gare disputate al “Mazza”. Stavolta è il Como a portare a casa un punto e la Spal deve ringraziare i legni della porta di Thiam, incerto in occasione del gol comasco, che per ben tre volte l’hanno salvata dal tracollo.

Inferno

4 – Pisa, Ascoli, Cittadella e Parma

Clamoroso pari interno della capolista, in evidente momento no dopo la sconfitta di Crotone, contro la cenerentola Pordenone. Nonostante l’opaca gara giocata, i nerazzurri riescono a passare nella ripresa ma una “frittata” di Nicolas nel recupero regala il meritato pari ai ramarri. Pisa, comunque, sempre primo da solo a quota venti.

Niente da fare per l’Ascoli che soccombe di misura a Frosinone. I bianconeri, sotto due a zero, le provano tutte ma riescono solo a dimezzare lo svantaggio.

Immeritata sconfitta del Cittadella sul campo del Monza. I veneti colpiscono due legni e per ben tre volte il portiere Di Gregorio nega la rete del vantaggio alla squadra veneta, che commette però una grossa ingenuità allo scadere facendosi colpevolmente trovare troppo scoperta nell’ultima ripartenza brianzola susseguente ad un calcio d’angolo a favore.

Crisi ufficialmente aperta per il Parma, sconfitto due a uno al “Granillo” dalla Reggina. Solo dieci punti, frutto di due sole vittorie, quattro pari e tre sconfitte, rappresentano uno “score” troppo deludente per una squadra data come la più forte alla vigilia del torneo, precipitata, invece, adesso in zona playout. Mister Maresca, a questo punto, rischia seriamente l’esonero.

3 – Crotone

Il Crotone perde di misura la delicatissima gara sul campo dell’Alessandria che doveva confermare i progressi della squadra di mister Modesto, evidenziati nella vittoriosa gara casalinga contro la capolista Pisa di sette giorni prima. Invece l’uno a zero finale fa ripiombare in basso i pitagorici.

2 – Cosenza

Brutta battuta d’arresto per la formazione di mister Zaffaroni che rimedia un pesante tre a zero sul campo del Benevento. La sconfitta fa scivolare il Cosenza in tredicesima posizione con i suoi undici punti, solo una lunghezza sopra la zona bollente.

1 – Daniel Ciofani

Il centravanti della Cremonese manda clamorosamente alle stelle il rigore del possibile vantaggio grigiorosso sul campo del Brescia. E la legge del calcio, ancora una volta, non perdona, con la Cremonese che qualche minuto dopo subisce il gol di Spalek che decide l’incontro, sciupando la ghiotta occasione di isolarsi al secondo posto. Per Daniel Ciofani, non nuovo a questi errori dal dischetto, una serata da incubo!

0 – Cristian Brocchi

Tonfo assordante del Vicenza, seppellito da un umiliante cinque a zero a Terni. La squadra di mister Brocchi si è sciolta come neve al sole dopo una discreta mezzora iniziale nella quale aveva anche colpito un palo con Ranocchia. E’ l’ottava sconfitta su nove gare, la quarta su quattro trasferte per la formazione biancorossa, vittoriosa soltanto a Pordenone contro l’ultima in classifica, unica perla della gestione Brocchi, alla terza sconfitta su quattro gare. Vicenza che, dopo questa figuraccia, rimane desolatamente al penultimo posto solitario con soltanto tre punti, con la panchina dell’ex tecnico del Monza che comincia seriamente e giustamente a scricchiolare. Prestazione da brocchi!

Dan.Te.