“Noi siamo Perugia” non infiamma il popolo del Grifo

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La quarta vittoria consecutiva porta tanto ottimismo, eppure bisogna analizzare anche come è arrivata. Lo

La prima parte della campagna abbonamenti si chiude con sole 615 tessere. La Curva Nord chiusa non nasconde una voragine rispetto al 2019

 

Si è chiusa in maniera molto, molto deludente la prima fase della campagna abbonamenti 2022-23 del Perugia Calcio, denominata “Noi siamo Perugia”, riservata alla prelazione per i vecchi abbonati, quelli della stagione 2019-’20, l’ultima prima del Covid-19 in cui è stato possibile abbonarsi.

Sono infatti soltanto 615 le tessere staccate in prelazione dai vecchi abbonati.

Un autentico crollo verticale visto che la prelazione della campagna abbonamenti della stagione 2019-’20, denominata “Griforobot”, per la cronaca la peggiore delle sei stagioni in B con Santopadre presidente, si era chiusa a quota 2437.

Ora, anche considerando che quest’anno, al momento, mancano, causa ristrutturazione della Curva Nord, gli abbonamenti in quel settore, il più gettonato con oltre il 40% degli abbonamenti totali, considerando che pochi abbonati di Curva Nord hanno fatto l’abbonamento per la gradinata, è comunque evidente la voragine al botteghino.

Se togliamo infatti il 40% alla quota della prelazione di tre anni fa, circa 1000 abbonamenti, per eccesso, di Curva Nord, la quota scende a 1347 abbonamenti.

I 615 di quest’anno determinano quindi un crollo del 50,25%.

E’ l’ennesimo segnale del profondo scollamento, che ogni anno aumenta, tra tifosi e società, alla luce, anche quest’anno, di un mercato finora poco soddisfacente a sole due settimane dall’inizio del torneo, nel quale, come tradizione, si è smantellato (per ora sei undicesimi oltre al tecnico) la formazione titolare, con i sogni di promozione in A da tenere ancora nel cassetto, salvo miracoli, il tutto all’insegna del vivacchiare.

Non si possono certo accampare gli alibi della pandemia, dell’aumento dell’inflazione o dei lavori allo stadio (ai dati raffrontati abbiamo, infatti, dato un taglio del 40%), perchè dai numeri di gran parte delle altre squadre della cadetteria che pubblichiamo sotto, è evidente come tutte abbiano avuto una prelazione completamente diversa, con tantissimi abbonamenti staccati.

E gli abbonamenti sottoscritti dalle altre tifoserie continuano ad aumentare anche con la vendita libera. Magra consolazione quella che, in termini di prelazione, sia proprio la Ternana una delle poche squadre ad aver fatto peggio del Perugia.

Da lunedì inizia la vendita libera e ricordiamo che “Griforobot”, nel 2019, chiuse a quota 5410, mentre il 1′ Settembre, alla vigilia della prima gara casalinga le tessere sottoscritte erano state 4739. Togliendo il 40% a questo secondo dato, ovvero, per eccesso, 1900 abbonamenti di Curva Nord, la quota scende a 2.839.

Sarà in grado “Perugia siamo noi”, da qui al 19 Agosto (vigilia dell’esordio casalingo col Parma), di colmare il profondo “gap” esistente con la sottoscrizione di altri 2224 abbonamenti?

E una volta varati anche quelli della Curva Nord, sarà in grado di superare la quota totale di 5.410 abbonati, attualmente ne mancano oltre 4795, che, ripetiamo, è stata la peggiore in assoluto?

Tabella degli abbonamenti sottoscritti alla chiusura della prelazione (a fianco quelli totali a venerdì 29 Luglio)

Genoa 11.000 (14.600)

Palermo 5.676 (6.000)

Parma 4400 (4.500)

Modena 4.000 (4.500)

Benevento 2.630 (5.701)

Pisa 2.300 (2.400)

Frosinone 2.150 (2.300)

Spal 2.000 (3.500)

Bari 2.000 senza prelazione

Cagliari 1.700 (3.000)

Reggina 1.700 senza prelazione

Como 700 senza prelazione

Perugia 615

Ternana 411 (1.400)

Sudtirol 500 abbonamenti dopo 2 settimane senza prelazione

Cosenza partita il 25 Luglio

Ascoli, Cittadella e Brescia non pervenuti

Danilo Tedeschini