Occhio al Pescara formato trasferta

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Occhio al Pescara formato trasferta. Gli abruzzesi, meglio fuori che in casa, sono il migliore attacco della B ma anche tra le peggiori difese
foto: pescaracalcio.com

Occhio al Pescara formato trasferta. Gli abruzzesi, meglio fuori che in casa, sono il migliore attacco della B ma anche tra le peggiori difese

 

Appena senti parlare di Pescara e del Pescara ti vengono in mente due giornate memorabili, una molto positiva e l’altra negativa. La prima, quella del 15 Giugno 1975, quando proprio pareggiando uno a uno a Pescara il Perugia conquistò matematicamente, con una giornata d’anticipo, la sua prima, fantastica promozione in Serie A. La seconda, purtroppo infausta, fu la sera del 26 Maggio 2015 quando, perdendo in casa due a uno il preliminare contro gli abruzzesi, il Perugia dovette dire addio alle speranze di doppio salto dalla lega Pro alla A, riuscito invece al Frosinone, battuto e domato dai grifoni l’anno prima in Lega Pro prima di essere promosso in B grazie ai playoff. Squadra di difficile interpretazione quella biancazzurra, allenata quest’anno da Lamberto Zauri, promosso in estate dalla “Primavera” da Presidente Sebastiani. Il Pescara, sesto in classifica con venti punti, è infatti una squadra che ha un rendimento esterno di tutto rilievo, nove i punti conquistati grazie a tre successi ed altrettante sconfitte mentre in casa gli undici punti conquistati sono frutto di tre vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Dai numeri sembrerebbe quindi un Pescara più adatto alle trasferte e lo zero in media inglese fuori casa rispetto al meno sei casalingo, è eloquente, per cui domenica sera il Perugia dovrà fare molta attenzione.

Rosa

Mister Zauri, al suo primo anno sulla panchina della prima squadra dopo aver fatto la trafila nelle giovanili biancazzzurre, si è portato in rosa il giovanissimo centravanti della “Primavera”, Borrelli, un millennium, che l’anno scorso ha contribuito con i suoi venti gol alla promozione nella “Prima vera A” del suo Pescara. Giocatore possente fisicamente, è alto un metro e novantaquattro, è stato gettato nella mischia dopo il grave infortunio subito da Tumminiello e pur avendo segnato soltanto un gol in otto presenze, si è reso molto utile nell’aprire varchi per Galano e Machin. Rosa esperta per il resto con gli anziani Scognamiglio, Campagnaro, Del Grosso e Manuel Ciofani in difesa, contornati dai giovani Masciangelo e Bettella. A centrocampo da notare l’esperienza e la bravura di Memushaj e la sagacia tattica di Palmiero, assente però a Perugia, con Crecco, Busellato, il cipriota Kastanos, lesperto Bruno e il neo arrivato Belloni a completare il reparto. Davanti, detto di Borrelli e dello sfortunato Tumminiello, si sono rivelati ottimi gli arrivi di Galano e Machin, con l’ex Villabiagio Brunori Sandri e il “Vecio” Riccardo Maniero che completano l’attacco insieme al talentuoso Menegoni. Una rosa composita che il Presidente Sebastiani ha intenzione di rafforzare a Gennaio per provare a far il “colpaccio”.

Punto di forza

I punti di forza della squadra di mister Zauri vanno individuati soprattutto nell’attacco, quello più prolifico della B con i suoi ventitre gol segnati dove, appena dietro la prima punta, giostrano due elementi come Galano e Machin bravi a svariare su tutto il fronte dell’attacco, non dando punti di riferimento ai difensori, pericolosi nelle ripartenze e molto prolifici sotto porta come dimostrano le tredici reti messe a segno finora dai due, otto dall’ex foggiano, il capocannoniere del campionato senza rigori insieme al pisano Marconi visto che ha realizzato soltanto un penalty, mentre cinque, tutte su azione, sono quelle messe a segno da Machin. Altro punto di forza della squadra è l’esperto centrocampista albanese Memushaj, perno del centrocampo biancazzurro e molto pericoloso sui calci di punizione. Un occhio particolare merita anche l’ex Scognamiglio, molto forte con i suoi colpi di testa sui cross provenienti da angoli o punizioni.

Punto debole

Se quello del Pescara è il migliore attacco del campionato, la difesa, con diciotto gol subiti, uno in più del Perugia, risulta essere la peggiore tra le prime quindici formazioni della graduatoria. E proprio il pacchetto arretrato rappresenta al momento il punto debole della formazione di mister Zauri. Orfano da alcune settimane del portiere titolare Fiorillo, sostituito trai pali dall’albanese Kastrati, che giocò al “Curi” anche la gara della scorsa stagione quando commise un errore sul gol di Verre, la coppia di difensori centrali formata dal giovane Bettella e dall’esperto Scognamiglio ha convinto più nelle proiezioni offensive che quando è stata chiamata a svolgere il tradizionale compito in marcatura.

Modulo e probabile formazione

Mister Zauri, molto amico del collega Massimo Oddo, con il quale ha condiviso da giocatore malte stagioni alla Lazio, sembrerebbe intenzionato a tornare all’ “albero di Natale”, dopo aver giocato col 4-3-1-2 nella vittoriosa trasferta di Empoli e proposto la difesa a tre nel tre-cinque-duedella deludente partita casalinga con la Cremonese, terminata in parità. Davanti a Kastrati i quattro difensori potrebbero essere Manuel Ciofani sulla fascia destra con Masciangelo a sinistra e la conferma della coppia Bettella-Scognamiglio a meno di un ritorno come titolare del quasi quarantenne Hugo Campagnaro. A centrocampo molto difficile il recupero di Palmiero, probabilmente sostituito dal cipriota Kastanos, con Memushaj e uno tra Busellato e Crecco al fianco, mentre davanti i due trequartisti saranno Galano e Machin, con il talentuoso Menegoni, recuperato dopo l’infortunio che potrebbe entrare a partita in corso e con il giovanissimo Borrrelli favorito per il ruolo di punta su Brunori Sandri e Maniero. Ma come sempre accade non è escluso qualche cambiamento dell’ultimo momento, sia tattico che di uomini, da parte di Zauri.

4-3-2-1: Kastrati; Ciofani, Bettella (Campagnaro) Scognamiglio, Masciangelo; Busellato, Kastanos, Memushaj, Machin, Galano; Borrelli.

Danilo Tedeschini