Pasqua di resurrezione anche per il Grifo

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Pasqua di resurrezione anche per il Grifo. La vittoria a Verona e il k.o. della capolista Padova a Trieste rilanciano il Perugia anche per il primo posto. Bravo Caserta a crederci sempre

 

Dall’uovo di Pasqua escono due graditissime sorprese per il Perugia.

La prima è la bella, netta vittoria del pomeriggio di Verona contro la Virtus Vecomp, in quella che alla vigilia era ritenuta come la trasferta più difficile delle tre consecutive in una settimana.

In serata poi i grifoni ricevevano l’altra gradita sorpresa dal “Nereo Rocco” di Trieste, dove la Triestina batteva la capolista Padova, consentendo alla formazione di mister Caserta di dimezzare a solo tre lunghezze il distacco dalla capolista biancoscudata, con in mezzo il terzo incomodo Sudtirol, vincitore a Legnago, una lunghezza sopra i grifoni.

La lotta per il primo posto, che sembrava chiusa dopo il deludente, sul piano del risultato, pari di Fermo, si riapre improvvisamente con il Perugia che, calendario alla mano, facendo il pieno nelle ultime quattro gare, arriverebbe a quota 79, con il Sudtirol che dovrebbe anch’esso vincere sempre per arrivare ad 80 punti e col Padova comunque costretto a vincere tre gare e pareggiare una per superare i grifoni che, ricordiamo, a pari 79 con una o con tutte e due le rivali vincerebbero il campionato per i migliori scontri diretti.

La gara di Verona non ha avuto storia con il gol di testa di Rosi nei primi minuti che ha subito indirizzato la gara nel verso giusto. Un pizzico di fortuna sul palo di Danti e poi il Perugia ha messo in cassaforte la gara con la bella rete di Melchiorri e col tre a zero finale ad opera del subentrato Murano, utile a mandare in doppia cifra l’ex attaccante del Potenza.

Un Grifo finalmente tonico e determinato in trasferta, anche se per la verità, fino all’espulsione di Vano, lo era stato anche a Fermo, trascinato dalle buone prestazioni della “Vecchia Guardia”, i Kouan, i Rosi, i Melchiorri e i Monaco che, con la loro esperienza, hanno preso per mano la squadra portandola ad un fondamentale successo, alla vigilia tutt’altro che scontato.

Molto merito va riconosciuto anche a mister Caserta che, oltre ad aver mandato in campo una formazione giusta sia negli uomini che nella mentalità, alla vigilia della gara aveva dichiarato con convinzione di credere ancora nel primo posto e i risultati di ieri gli hanno dato ragione. Bravo mister!

Adesso bisognerà continuare su questa strada in queste ultime quattro tappe di questo avvincente campionato. Triestina in casa, Ravenna fuori, Matelica in casa e Feralpisalò fuori sono quattro partite da non prendere all’allegra ma che non sono neanche impossibili da vincere.

Come suole ripetere Caserta, va affrontato un avversario alla volta, poi alla fine si tireranno le somme ma di certo il primo posto, dopo le gare di ieri, non è più una chimera.

E allora, ragionando una gara alla volta, cominciamo da quella di domenica al “Curi” contro la Triestina, sulla carta la più difficile delle quattro, vuoi per il valore dell’avversario, quinto e capace di fare punteggio pieno con Padova, due volte, Sudtirol e Perugia.

Un avversario tosto, da prendere con le molle, ma i tre punti, a fine gara, dovranno essere del Perugia.

Danilo Tedeschini