Pepito-gol in cima al Paradiso, Crotone alla deriva

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Rossi torna a segnare e rilancia la Spal, la cura Marino non sortisce esiti in casa rossoblù

 

Paradiso, Inferno e Purgatorio di Dan.Te.

Paradiso

10 – Giuseppe Rossi

Il decisivo gol di testa di “Pepito” Rossi, subentrato nella ripresa, regala alla Spal l’importantissima vittoria nello scontro diretto del “San Vito-Marulla” contro il Cosenza che consente alla formazione di mister Clotet, che salva la sua panchina, di scavalcare i silani in classifica e di portarsi al sestultimo posto a quota diciassette, due lunghezze sopra la zona bollente. L’ex attaccante della Nazionale, penalizzato in carriera da numerosi, gravi infortuni, ripaga subito la fiducia che il presidente Joe Tacopina ha riposto in lui ingaggiandolo a campionato in corso. Bentornato campione!

9 – Pisa e Vicenza

Il Pisa si aggiudica di misura lo scontro diretto in casa del Brescia, lo scavalca in classifica e vola meritatamente al primo posto a quota ventotto. A risolvere la gara in favore della formazione del bravo mister D’Angelo lo splendido gol di Sibilli a metà ripresa.

Colpaccio del Vicenza che sbanca uno a zero l’“Ezio Scida” di Crotone nel delicatissimo scontro salvezza contro i padroni di casa. Il gol-vittoria del subentrato Giacomelli permette al Vicenza di salire a quota sette, anche se sempre al penultimo posto e con il distacco, dal playout con lo svantaggio, salito a sette lunghezze.

8 – Benevento

La fiducia del presidente Vigorito verso il proprio tecnico, riconfermato in settimana dopo le tre sconfitte consecutive, è ben ripagata da mister Caserta e dai suoi ragazzi che rifilano un roboante, quanto meritato, quattro a zero alla quotata Reggina al “Vigorito”. Benevento che rientra in zona playoff nel folto gruppo delle quinte in classifica a quota ventidue, comprendente anche Cremonese, Monza, Ascoli e Reggina, escludendone proprio i calabresi per la peggiore differenza reti.

7 – Alessandria

L’Alessandria, reduce dal bel successo di Ferrara, supera uno a zero anche la forte Cremonese al “Moccagatta”. I grigi, pur rimanendo sempre al quartultimo posto, salgono a quota quattordici, avvicinando il Cosenza quintultimo, appena un punto sopra,

Purgatorio     

6 – Lecce, Ternana, Monza, Cittadella, Pordenone e Parma         

Partita spettacolare, anche se infarcita da qualche errore di troppo, quella giocata al “Via del Mare” nell’anticipo terminato tre a tre. Gioco offensivo, sei gol, continui capovolgimenti di fronte, papere, autogol clamorosi, ma soprattutto spettacolo offerto dal Lecce, che si conferma al terzo posto a quota ventisette e dalla Ternana, tredicesima con diciotto punti per la migliore differenza reti rispetto al Parma.

Buon punto quello conquistato dal Monza sull’insidioso terreno di Ascoli. I brianzoli hanno anche sfiorato la vittoria in qualche occasione anche se c’è voluto prima il gol di Valoti per riequilibrare la gara dopo il vantaggio iniziale ascolano su rigore

Buona prestazione, soprattutto nella ripresa, del Cittadella, che replica l’uno a uno colto a Terni sette giorni prima, andando a pareggiare con lo stesso punteggio a Perugia, contro l’altra formazione umbra del torneo. Veneti undicesimi per la peggior differenza reti nei confronti proprio del Perugia, con cui condividono quota ventuno.

La fortuna, quest’anno, sembra avere abbandonato il Pordenone. I ramarri giocano una partita gagliarda a Frosinone, vanno in vantaggio, rimangono in dieci, subiscono il pari ma riescono a tornare miracolosamente e meritatamente in vantaggio a pochi minuti dalla fine ma subiscono il pari definitivo dei ciociari al sesto minuto di recupero. Pordenone sempre più ultimo, ma adesso con quattro punti.

Il nuovo corso del Parma targato Iachini comincia con un sudato pareggio a Como. Il nuovo tecnico deve ringraziare l’inossidabile Buffon che para un rigore nel primo tempo e Inglese che arpiona il pari a cinque dal termine.

5 – Ascoli, Perugia e Como

L’Ascoli non va oltre l’uno a uno casalingo contro il Monza. Passati in vantaggio su rigore, i bianconeri vengono raggiunti, sempre nella prima frazione, dalla rete del brianzolo Valoti e perdono l’occasione di ritornare al quarto posto.

Pareggio casalingo per uno del Perugia contro il Cittadella. Alla rete di Matos, nell’unica occasione umbra del primo tempo, risponde Beretta nella ripresa. Pari giusto, con il cammino casalingo dei grifoni, sette punti in sette gare, con pochissimo spettacolo, che rimane tutt’altro che esaltante.

A cinque minuti dalla fine sfuma il successo casalingo sul Parma per il Como, andato in vantaggio ad inizio ripresa con Gliozzi che, nel primo tempo, aveva sbagliato un rigore. Lariani dodicesimi a quota venti.

Inferno

4 – Frosinone, Cremonese

Il Frosinone, proprio in pieno recupero, evita una clamorosa sconfitta interna col Pordenone, fanalino di coda del torneo, per di più costretto a giocare in inferiorità numerica per oltre mezzora dopo l’espulsione comminata ad El Kaouakibi sull’uno a zero per i ramarri. Grosso ringrazia Charpentier, autore della doppietta che consente ai ciociari, col punto conquistato, di isolarsi al quarto posto a quota ventitré.

Imprevisto passo falso della Cremonese, battuta uno a zero ad Alessandria. I grigiorossi non  ripetono il bel secondo tempo di Reggio Calabria e interrompono al “Moccagatta” la mini serie positiva di quattro partite.

3 – Brescia

Penalizzante battuta d’arresto del Brescia che perde uno a zero lo scontro al vertice del “Rigamonti” con il Pisa, scivolando al secondo posto della graduatoria con i suoi ventisette punti, scavalcato  in vetta proprio dai nerazzurri toscani.

2 – Cosenza 

Il Cosenza perde di misura lo scontro diretto del “Marulla” contro la Spal, venendo pericolosamente scavalcato dai ferraresi in quella classifica che vede adesso scivolare la squadra di mister Zaffaroni  in zona playout col suo quintultimo posto a quota quindici.

1 – Reggina

Naufragio della Reggina in riva al Sabato, il fiume che bagna Benevento e che scorre appena dietro i distinti dello stadio “Vigorito”. Un umiliante quattro a zero quello subito dalla squadra di Aglietti, appena reduce dalla battuta d’arresto interna contro la Cremonese. L’impressione è che per la Reggina non si tratti solo di una giornata storta.

0 – Pasquale Marino

Disastro del Crotone che “cicca” clamorosamente la fondamentale gara contro il Vicenza, facendosi battere per uno a zero dal lanieri all’“Ezio Scida”. Una squadra senza gioco, abulica, incapace di reagire quando va sotto, che riesce a perdere meritamente anche con una delle due sole formazioni che precede in classifica, ora di un solo punto, col suo terzultimo posto a quota otto. La dirigenza crotonese e i tifosi speravano molto nell’arrivo di Pasquale Marino al posto di mister Modesto ma le tre sconfitte e il solo pari casalingo, racimolato, tra l’altro, all’ultimo minuto in casa col Monza, condannano inesorabilmente l’operato del tecnico siciliano che sta facendo decisamente peggio, e non era facile, del suo predecessore. Mister Marino si giocherà, probabilmente, la permanenza sulla panchina pitagorica nell’anticipo di stasera del “Liberati” contro la Ternana. Ultima spiaggia!

Dan.Te.