Per il Pordenone molto ruota intorno a Burrai

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Per il Pordenone molto ruota intorno a Burrai. Il centrocampista perno inamovibile del prossimo avversario del Grifo che si presenta al Curi senza Camporese e Strizzolo

 

Come da tradizione, ogni anno una delle matricole della Serie B prova a fare il doppio salto o, quantomeno, a disputare un campionato all’avanguardia.

Quest’anno è il Pordenone a rendersi protagonista di ciò e il suo quinto posto, a sole tre lunghezze dalla promozione diretta, certifica a pieno diritto l’ottimo torneo che la squadra friulana sta disputando, sapientemente guidata dalla panchina dall’esperto tecnico Attilio Tesser, confermatissimo dopo la vittoria del campionato di C nella scorsa stagione.

E’ il primo campionato del Pordenone in cadetteria e sarà la prima volta dei ramarri al “Curi” e a Perugia in assoluto, visto che anche in Serie C le due squadre non si erano mai incontrate.

Il Pordenone, che dopo la ripartenza del torneo ha dovuto spostare, per la concomitanza di date con l’Udinese, la sede delle sue partite casalinghe dalla “Dacia Arena” di Udine al “Nereo Rocco” di Trieste, punta decisamente a cogliere un risultato positivo al “Curi” per corroborare la sua ottima classifica in vista del decisivo rush finale nelle ultime sei gare di campionato.

Punto di forza

La caratteristica principale del Pordenone è la fisicità. Avendo a disposizione giocatori di una certa stazza fisica mister Tesser basa molto il suo gioco sul pressing cercando di inaridire le fonti del gioco degli avversari.

Il giocatore su cui ruota tutto l’ingranaggio dei ramarri è Salvatore Burrai, giocatore dai piedi buoni, specialista delle palle inattive, dai calci d’angolo molto tagliati alle punizioni. Ma la squadra di Tesser non’è solo il play sardo, tra l’altro assente all’andata quando il Pordenone travolse il Perugia di Oddo.

Un occhio di riguardo va dato anche all’ex ternano Pobega, scuola Milan, uno dei giovani più interessanti del torneo, centrocampista bravo ad inserirsi in zona gol e al difensore, ex grifone, Barison, pericoloso di testa, ma anche di piede, sulle situazioni da palla inattiva, come avvenuto con l’Entella lunedì sera quando Barison ha segnato la seconda rete.

Punto debole

Il Pordenone, che ha ottenuto fin qui lusinghieri risultati in casa, è infatti secondo nella particolare classifica delle gare interne, alterna invece prestazioni opache ad altre migliori in trasferta come le quattro vittorie, i tre pari e le ben otto sconfitte, oltre il 50% delle gare disputate lontano da casa, dimostrano.

La formazione di Tesser, capace di andare a vincere a Cittadella e ad Empoli, ha però preso clamorose imbarcate come il 4-1 di Castellammare di Stabia, il 4-0 di Salerno, il 2-0 di Pisa e, solo una settimana fa, il 3-0 di Trapani.

In trasferta, quindi, se prende gol subito, si disunisce e finisce per rimediare clamorosi rovesci ed è probabilmente questo il grosso limite mentale della matricola di lusso friulana, il suo tallone d’Achille, per cui ci auguriamo che la squadra di Cosmi prema sull’acceleratore fin dal fischio d’inizio.

Modulo e probabile formazione

Mister Attilio Tesser potrebbe tener fede al motto “squadra che vince non si cambia” ma i turni così ravvicinati, si tornerà in campo venerdì per la quarta partita in solo due settimane, consiglierebbero qualche variante alla formazione che lunedì sera ha superato due a zero l’Entella al “Nereo Rocco”.

Davanti al confermatissimo portiere Di Gregorio, la linea difensiva a quattro, ancora orfana dello squalificato Camporese, dovrebbe vedere Barison e Bassoli come centrali e due tra Almici, Vogliacco e Gasbarro sulle due fasce.

A centrocampo Burrai e Pobega dovrebbero partire dall’inizio mentre per il centrocampista di destra potrebbe esserci un ballottaggio tra Mazzocco e Misuraca.

Gavazzi dovrebbe essere il trequartista con due, tra Ciurria, Bocalon e Candellone, a giocarsi le due maglie in attacco. Out dalla lista dei convocati Strizzolo.

4-3-1-2: Di Gregorio; Almici (Vogliacco), Barison, Bassoli, Gasbarro; Mazzocco (Misuraca), Burrai, Pobega; Gavazzi, Ciurria, Candellone.

Danilo Tedeschini