“Prima i protocolli e gli investimenti, poi la chiusura”

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“Prima i protocolli e gli investimenti, poi la chiusura” Il grido di Carlo Baccarelli Presidente della Tacche & Svasi, palestra perugina di arrampicata sportiva

 

Il ‘Bacco’ non ci sta. Lo storico Presidente della Tacche & Svasi, tra le palestre d’arrampicata sportiva più attrezzate ed attraenti del centro Italia, lancia il grido di allarme dopo il DPCM del 25 ottobre che ha di nuovo messo ko l’attività indoor.

Ma i protocolli e i costi per adeguarci ad essi – dichiara sul proprio profilo Facebook Carlo Baccarelli – a cosa servono se chi ci mette nelle condizioni di adottarli cambia idea da un giorno all’altro?
Abbiamo adeguato la palestra di arrampicata con grossi sacrifici dopo la chiusura del 9 marzo scorso; non mi vengano a raccontare che basta un mesetto per tornare alla normalità.
Ma ci sono dati inconfutabili di pazienti COVID in terapia intensiva infettati nelle palestre che possano indurre il legislatore a chiudere le attività. Non dovremmo tenere conto di dati statisticamente attendibili e pertinenti?
La situazione e’ grave, non possiamo nascondercelo, ma i giocatori di calcio allora? Il loro protocollo funziona e il nostro no?
La confusione regna sovrana. In Italia non si previene, non si regolamenta, nell’indecisione e nella incapacità di prendersi responsabilità e’ più facile chiudere e, più in generale: vietare!