Primo quadrimestre: il Grifo “sfiora” la sufficienza

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Primo quadrimestre: il Grifo

Primo quadrimestre: il Grifo “sfiora” la sufficienza. Vicario e Iemmello uniche vere eccellenze della “classe”, 10 giocatori non arrivano alla sufficienza piena

 

Le pagelle di metà anno dei Grifoni. A cura di Nicolò Brillo

PORTIERI

VICARIO 7,5: Comincia in sordina con gli errori contro Roma (in amichevole) e Chievo (prima di campionato). Poi, con la super prestazione di Livorno, prende coraggio e acquista la fiducia dei propri compagni. Memorabile la prestazione di Crotone dove compie almeno 5 parate salva risultato delle quali una a tempo pressochè scaduto. Chiude però l’anno solare con il grave errore di Trapani in occasione del momentaneo 2-1 di Pettinari. Senza dubbio più delizia che croce, il voto è più che positivo nonostante qualche carenza nelle uscite.

FULIGNATI 6,5: Si vede solo in un paio di occasioni: nell’amichevole settembrina di Firenze e nella gara di Coppa Italia in casa del Sassuolo. Sfodera parate importanti e decisive. Fa capire che il Perugia può contare non su un secondo portiere, ma su un ragazzo che potrebbe tranquillamente ricoprire il ruolo di titolare. Ma Vicario, per ora, non si tocca…

ALBERTONI sv

DIFENSORI

GYOMBER 6 +: Avrebbe guadagnato un ampio 6,5 se non fosse stato per lo stupido cartellino rosso preso a Trapani durante la battutta del rigore di Falcinelli. Nonostante i numeri non buoni della retroguardia, il suo rendimento, rispetto alla scorsa stagione, è senza dubbio migliorato. Non c’è più traccia di interventi scomposti e totalmente inutili. La sensazione è che con un compagno di reparto solido, roccioso ed esperto potrebbe fare ancora meglio. Che il mercato di riparazione ci aiuti!

SGARBI 5: Con l’infortunio di Angella si ritrova più volte titolare al fianco di Gyomber e Falasco. Mette in luce carenze e difetti che non depongono certo a suo favore. Va in difficoltà contro attaccanti rapidi ed esperti. Lo spirito di abnegazione c’è, ma non basta.

FALASCO 6: Se si considera che fino alle ultime ore di mercato era in procinto di accasarsi al Chievo, la sua permanenza, per certi versi fortuita, si è rivelata fondamentale nei momenti di carenza nel reparto arretrato. Oddo lo reinventa centrale e, aldilà di un’amnesia contro l’Ascoli, fornisce buone indicazioni. A nostro avviso la sufficienza può starci. Mestierante.

ROSI 6 –: Tatticamente sa muoversi bene dando una discreta mano alla retroguardia, ma quando si parla di spingere e di andare a crossare dal fondo lascia molto a desiderare. Spesso si adatta anche a centrale della difesa a tre, dando dimostrazione di sacrificio e abnegazione. Col cartellino rimediato contro il Venezia perde il sei politico e guadagna un meno.

MAZZOCCHI 5,5: Gioca poco, solo 8 presenze complessive per lui ed una rete in Coppa Italia. Per il resto mette in luce i soliti pregi e difetti cui ci aveva abituati nella scorsa stagione.

DI CHIARA 6,5: Finalmente un terzino sinistro come si deve dopo le mancanze della passata stagione. Corre tanto sulla fascia mancina, non sempre perfetto nell’ultima scelta quando arriva sulla trequarti o sul fondo, ma nel complesso aiuta i suoi compagni con triangolazioni e cross. Insacca la sfera in un momento complicatissimo di Crotone-Perugia, siglando il momentaneo 1-3. In fase difensiva si potrebbe fare di più, peccato per l’infortunio di Trapani che lo terrà fuori almeno fino a fine gennaio.

NZITA 5,5: Chiamato a mettere un po’ di toppe quà e là, mette in evidenza buone cose alternate ad errori che hanno spesso pregiudicato o comunque messo in discussione il risultato. Troppo ruvido negli interventi. Acerbo.

ANGELLA sv

RODIN sv

CENTROCAMPISTI

CARRARO 6,5: Unico che riesce a dare delle geometrie e qualche buona trama in cabina di regia. Non tutte le volte all’altezza della situazione, ma ha spesso tolto le castagne dal fuoco. Per questioni tattiche è quasi sempre costretto ad impostare partendo dalla linea dei due difensori centrali. Forse, se spostato qualche metro più avanti, potrebbe rendere ancor di più.

NICOLUSSI CAVIGLIA 6,5: La sorpresa. Arriva nell’ultimo giorno di mercato nell’operazione che porta Ranocchia alla Juventus. Viene inserito nelle rotazioni praticate da Oddo solo dopo qualche gara, fino a chiudere il 2019 da titolare visto l’infortunio di Kouan e la pesante squalifca di Dragomir. Mette a segno 3 assist in campionato ed 1 rete su punizione in Coppa Italia contro il Sassuolo. Per un classe 2000 non è niente male.

DRAGOMIR 5: Irriconoscibile rispetto alla scorsa stagione, sembra non godere dello stesso smalto. Sin da subito appare opaco e in chiaroscuro. L’apice, in negativo, di questa prima parte di stagione è sicuramente lo sciocco rosso rimediato per un gesto di frustrazione nei minuti di recupero di Perugia-Cosenza (dove si becca ben tre giornate di squalifica).

FALZERANO 6,5: Si dimostra un valido elemento per la cadetteria. Non un top player, ma comunque una pedina di tutto rispetto. In campo mette sempre tanto impegno e tanta corsa, abbinando buone qualità tecniche. Per il momento ci piace però risaltare più le sue prestazioni al pianoforte, visto che nel tabellino dei marcatori non è mai risucito a comparire per ora. A parte gli scherzi, 6,5 ampiamente meritato nonostante qualche sporadica battuta a vuoto.

BALIC 5: A detta di qualcuno (non di noi), doveva essere il “Pirlo dei Balcani”, ma di Pirlo ha solo il taglio dei capelli. Delusione totale, non convince nè come regista unico o in coppia con Carraro, nè come mezz’ala. Male sia nella fase di possesso che di non possesso. Bocciato, al Grifo serve altro.

KOUAN 6,5: Fondamentale in una rosa a corto di centrocampisti di lotta, contenimento ed interdizione. Dopo la sciagurata espulsione di Livorno si guadagna la titolarità poco alla volta scalzando, a giro, Dragomir e Falzerano. Poi la sfortuna si abbatte su di lui con il pesante infortunio al piede nel match dell’ “Arechi”. Nel mezzo c’è la rete di testa del definitivo 3-1 ai danni del Frosinone. Forza Chris, c’è bisogno di te!

KONATE sv

ATTACCANTI

BUONAIUTO 6,5: Unica nota veramente positiva nella batteria dei trequartisti. In estate fa di tutto per rimanere al Grifo. In Coppa Italia si dà da fare e permette al Perugia di eliminare il Brescia e di sbarcare ai sedicesimi. In campionato si ripete contro Spezia e Salernitana. Si, vero, non stiamo parlando di un campione (il voto è positivo ma non indica un’eccellenza), ma in questo Perugia sembra non esserci di meglio.

CAPONE 6 –: Le prime apparizioni sono davvero deludenti, poi nel mese di dicembre viene impiegato in pianta stabile in coppia con Buonaiuto alle spalle di Iemmello e mette a segno due reti belle ed importanti contro Cosenza ed Entella. Le sue qualità tecniche si vedono ad intermittenza, intervallate da momenti di totale amnesia. C’è quasi la sufficienza, ma quel meno resta (per adesso) sacrosanto.

FERNANDES 5,5: Oggetto misterioso. Il precampionato lascia ben sperare. Poi si perde nelle difficoltà della Serie B tra dribbling, numeri e colpi di tacco spesso mal riusciti. Intendiamoci bene, le qualità ci sono, ma se il suo tabellino personale per ora segna zero reti all’attivo, significa che c’è da migliorare e neanche poco. Nell’ultima parte del girone d’andata sparisce dai radar ufficialmente per un problema all’anca.

MELCHIORRI 5,5: Oddo lo utilizza col contagocce e addirittura lo “cazzia” pesantemente nella conferenza stampa post-Pisa per l’ingresso in campo troppo molle. La sensazione è che la strada sua e quella del Perugia si separeranno, ma le vie del mercato sono infinite e, con il probabile ingaggio di un nuovo tecnico (Colantuono?) tutto potrebbe cambiare. Il “cigno di Treia” fa comunque vedere che il suo talento e la sua classe non sono spariti grazie al super gol di Crotone, unico messo a segno in campionato.

FALCINELLI 5,5: Per ora non proprio la favola che ci aspettavamo in estate dopo il suo ritorno al Grifo nell’ultimo giorno di mercato. Oddo cerca di inserirlo come spalla di Iemmello, ma la coppia non ha funzionato. L’impegno e la “tigna” tipica del perugino doc non mancano, ma all’attivo ci sono solo 11 presenze ed 1 rete (su rigore).

IEMMELLO 9: Cosa dire? I 15 gol in campionato parlano da soli. Talvolta eccentrico ed egoista in campo e nelle interviste post-gara, ma a parte il rosso di fine anno e qualche cartellino giallo di troppo, gli si può rimproverare ben poco. Glaciale quando si presenta sul dischetto (ben 7 rigori messi a segno su 7 calciati). Sembra preferire il modulo ad una sola punta, ma Falcinelli reclama spazio.

TECNICO  e  CLUB

ODDO 5,5: Il tecnico ha la sua fetta di colpe, tra formazioni rimescolate da una gara all’altra e letture di partita non proprio azzeccate. Gli infortuni, lunghi ed importanti, non sono mancati, anche se alla partenza del ritiro gli è stata fornita una rosa accettabile e abbastanza completa. Il cammino del suo Perugia, in risultati e gioco, è stato troppo altalenante. La partita col Venezia potrebbe essere stata l’ultima in biancorosso per lui.

SOCIETA’ 5,5: Le scelte estive di mercato sono apparse adeguate da un punto di vista numerico. Per ogni ruolo si presentavano due alternative. Le pecche della rosa? Centrocampo troppo giovane e leggero e alcune scommesse che non hanno pagato per nulla (vedi i flop di Rodin, Balic e Manconi). L’arrivo di Falcinelli sul ‘gong’, col senno di poi, ha un po’ scombinato le carte in tavola a mister Oddo che è andato un po’ in confusione sul modulo da utilizzare in pianta stabile. Tuttavia va detto che sono arrivati anche giocatori che si stanno dimostrando particolarmente validi, con Vicario e Iemmello su tutti. Ma manca sempre qualcosa per il salto di qualità definitivo, aldilà delle colpe del tecnico. Sul lato comunicativo si continua con dichiarazioni forse poco concilianti con il momento e la situazione della squadra (“Se non si va in A è un fallimento”, cit.).

MEDIA GENERALE: 6,05