Sir Ranieri guida il Paradiso, bene anche i due grifoni

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Cagliari a valanga su una Reggina che deve risolvere problemi con Tribunale e Federazione. Genoa e Perugia ok a Brescia e Cittadella

 

Paradiso

10 – Claudio Ranieri

Vincere quattro a zero fuori casa è una vera impresa anche se la Reggina di questi ultimi due mesi è la brutta copia della squadra ammirata nel girone d’andata. E l’impresa è quella del Cagliari che, con questo largo successo, firmato ancora una volta da una doppietta di Lapadula, ormai arrivato ad un passo dalla vetta della classifica cannonieri e da Mancosu e Zappa, vola al quinto posto, a braccetto col Pisa, che condivide con i sardi quota quarantacinque. Grande merito va ascritto a mister Claudio Ranieri che, dal suo arrivo, se pur con qualche passaggio a vuoto, sta riportando il Cagliari sulla giusta rotta grazie ai venti punti conquistati nelle undici gare del girone di ritorno con lui in panchina, 1,82 di media a partita. La bravura e l’esperienza vanno in Paradiso!

9 – Genoa e Perugia

Il Genoa si impone di forza sul Brescia al “Rigamonti”, rifilando un nettissimo tre a zero ai padroni di casa. Salcedo, allo scadere del primo tempo e la doppietta del solito Gudmundsson, arrivato a quota otto gol, mandano in brodo di giuggiole gli oltre millecinquecento tifosi rossoblu arrivati fino a Brescia, con la squadra di mister Gilardino che blinda il suo secondo posto salendo a quota cinquantasei, arrivando a sei lunghezze dalla vetta e, soprattutto, portando il vantaggio sulla terza a cinque lunghezze.

Importantissimo successo esterno del Perugia che passa nella ripresa a Cittadella grazie ai due gol in due minuti di Di Carmine e Casasola. La squadra di mister Castori, oltre a conservare il sestultimo posto sul Venezia, che condivide con gli umbri quota trentatré, grazie alla migliore differenza reti e alla gara in meno, coinvolge di nuovo lo stesso Cittadella nella lotta per la salvezza.

8 – Cosenza, Venezia e Palermo

Impresa del Cosenza, che sbanca il terreno della supercapolista Frosinone grazie al gol di Brescianini nell’ultimo minuto di recupero. L’insperata vittoria dello “Stirpe” rilancia in classifica la squadra di mister Viali, per ora ad un solo punto dalla salvezza diretta, in attesa del recupero della gara del Perugia con la Reggina e attestatasi al quartultimo posto a quota trentadue, con ben quattro lunghezze di vantaggio, grazie al punto aggiuntivo degli scontri diretti favorevoli, sul Benevento terzultimo.

Il Venezia mette a segno un successo d’inestimabile valore per la sua asfittica classifica andando ad espugnare, grazie al gol di Carboni in peno recupero, il difficile terreno dell’Ascoli. I lagunari si mantengono così al quintultimo posto, a contatto col Perugia, che però li sopravanza ancora per la gara in meno.

Un Palermo dai due volti, spento ed arruffone nel primo, chiuso in svantaggio due a uno dopo il momentaneo pari di Tutino, rabbioso ed arrembante nella ripresa, quando rimonta alla grandissima il Modena, travolgendolo cinque a due e aggiudicandosi l’importante spareggio-preliminare del “Barbera”. Soleri, Verre, Aurelio e Vido su rigore gli autori delle quattro reti nella straordinaria  ripresa rosanero, favorita in parte anche dagli errori del portiere Gagno e della difesa avversaria, con il Palermo che sale all’ottavo posto, entrando in zona preliminare con quarantadue punti.

7 – Sudtirol, Pisa, Como e Ternana

Il Sudtirol delle meraviglie fa veramente sul serio! Liquida al “Druso” la pratica Spal con una rete per tempo, entrambe del difensore Zaro, e vola al terzo posto della classifica a quota cinquantuno, con la squadra di mister Bisoli che, se il campionato finisse oggi, sarebbe la favorita, almeno per la classifica, per la vittoria dei playoff promozione!

Il Pisa torna al successo battendo il Benevento tra le mura amiche con un gol per tempo. Sblocca il risultato Moreo nel primo tempo, grazie ad uno splendido colpo di testa, raddoppia Tramoni nella ripresa, rifinendo una bella azione dei nerazzurri. La squadra di mister D’Angelo consolida il suo quinto posto, a pari punti col Cagliari.

Il Como si allontana definitivamente dalle zone basse della classifica grazie al prestigioso, quanto meritato successo casalingo per due a zero sul Parma. La splendida rete di Cerri in apertura di gara e il raddoppio di Arrigoni, su punizione, nella ripresa consentono alla squadra del bravo mister Longo di salire al decimo posto, precedendo per il momento la Ternana, in virtù del largo successo ottenuto al “Liberati”, che condivide con i lariani quota trentanove.

La Ternana, a sua volta, ritrova la vittoria battendo uno a zero al “Liberati” il blasonato Bari. A decidere la gara la rete del barese purosangue Partipilo, che sembra avere un conto aperto con la squadra della sua città, dopo poco più di un quarto d’ora. Ternana che risale in classifica a quota trentanove, insieme al Como, al decimo posto, che diventa undicesimo a causa del pesante tre a zero subito in casa con i lariani, a tre punti dalla zona preliminare.

Purgatorio

5 – Pasticciaccio Reggina

La mancanza di pareggi, una vera anomalia, soprattutto quest’anno, quando la “pareggite” stava dilagando, lascia per la prima volta il Purgatorio vuoto. E allora, se siamo costretti a non assegnare la sufficienza, l’insufficienza la merita sicuramente il caso Reggina, che rischia di condizionare il regolare sviluppo del torneo cadetto. Reggina costretta dal Tribunale a non pagare i contributi ma a seguire le direttive dello stesso dopo il salvataggio estivo dovuto ai debiti pregressi della vecchia società. Ma intanto la Federazione attua un doppio deferimento con il rischio, per gli amaranto, di una forte penalizzazione, si parlerebbe dai quattro agli otto punti, se non addirittura di una clamorosa esclusione della Reggina dal campionato che provocherebbe un terremoto, con la classifica completamente riscritta togliendo alle altre squadre i punti totalizzati contro gli amaranto. Un pasticciaccio brutto da chiarire e da risolvere al più presto!

Inferno

4 – Parma e Bari

Il Parma crolla in riva al Lario, meritatamente battuto dal Como per due a zero. Con questa nuova battuta d’arresto la squadra di mister Pecchia esce dalla virtuale griglia playoff con il suo nono posto a quota quarantuno, molto lontano da quelli che erano gli obiettivi iniziali. Proprio per questo la sosta del campionato potrebbe anche portare ad un cambio in panchina, con mister Pecchia chiaramente in discussione dopo questo ennesimo risultato negativo.

Il Bari perde uno a zero a Terni e, molto probabilmente, deve dire addio alle speranze di promozione diretta, visto che il ritardo sul lanciatissimo Genoa, secondo, sale a sei lunghezze, con i galletti scesi al quarto posto con i loro cinquanta punti, superati in classifica anche dal Sudtirol. Bari evanescente in attacco con un Cheddira sottotono.

3 – Spal e Benevento

La Spal colleziona un’altra battuta d’arresto, due a zero sul campo del Sudtirol, compromettendo ancor di più la sua rincorsa alla salvezza diretta, distante adesso ben cinque lunghezze dal suo ultimo posto in condominio col Brescia a quota ventotto e aumentando a quattro lunghezze anche il distacco dal playout con lo svantaggio. La gestione Oddo, solo quattro punti in sei gare, non ha dato, finora, quella svolta che società e tifosi si aspettavano e che la balbettante classifica della Spal imponeva!

Stessa sconfitta in trasferta, ma a Pisa, sempre per due a zero, anche per il Benevento, con la classifica degli uomini di mister Stellone che fa sempre più paura visto che i sanniti precipitano al terzultimo posto da soli con i loro ventinove punti, a quattro lunghezze dal playout con lo svantaggio, a causa dei peggiori scontri diretti col Cosenza, quartultimo.

2 – Ascoli e Modena

Proprio nei minuti di recupero l’Ascoli subisce la decisiva rete del Venezia che lo condanna ad un’imprevista, quanto sanguinosa battuta d’arresto, la terza consecutiva, che fa ritornare alla squadra di mister Breda più di una  preoccupazione in chiave salvezza, visto che il quintultimo posto, proprio del Venezia, è adesso solo tre lunghezze dietro il suo tredicesimo posto a quota trentasei.

Il grande primo tempo di Strizzolo, due gol di ottima fattura, con l’ex grifone salito a quota otto reti, tre a Perugia e cinque a Modena, illude i canarini, in vantaggio due a uno all’intervallo dell’anticipo del “Barbera”. Ma nella ripresa, favorito dalla serataccia del portiere emiliano Gagno, la squadra siciliana dilaga, ribaltando la gara e seppellendo il Modena con un pesantissimo cinque a due, con la squadra di Tesser, alla quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, adesso dodicesimo, a centroclassifica, con trentotto punti, unica formazione a non dover lottare, al momento, per nessun obiettivo.

1 – Brescia e Cittadella

Il Brescia è nuovamente ultimo in classifica, insieme alla Spal, dopo la larga sconfitta subita in casa dal rullo compressore Genoa. I bresciani resistono praticamente solo un tempo, subendo il primo gol nel recupero, per poi crollare nella ripresa e adesso, con la salvezza diretta a cinque lunghezze e il playout con lo svantaggio a quattro, per le rondinelle si fa veramente durissima.

Due dormite della difesa ad inizio ripresa condannano giustamente alla sconfitta il Cittadella nella gara del “Tombolato”, persa appunto due a zero col Perugia. Nel giorno in cui i veneti, vincendo, averebbero potuto allontanarsi quasi definitivamente dalla zona a rischio, si ritrovano, invece, nuovamente impelagati nella lotta per evitare il playout, distante adesso solo una lunghezza dal loro quattordicesimo posto a quota trentacinque, anche se realmente sarebbero due, a causa dell’attuale peggior differenza reti col Venezia, quintultimo, a parità di scontri diretti.

0 – Pippo Inzaghi

La Reggina naufraga al “Granillo”, perdendo quattro a zero contro il Cagliari. Non si arresta, quindi, la crisi della squadra amaranto che, evidentemente, risente anche della nebulosa problematica col fisco della società, precipitando in classifica al settimo posto in condominio col Palermo, che precede solo grazie alla migliore differenza reti negli scontri diretti. Mister Inzaghi non riesce ad arrestare l’emorragia di sconfitte, otto nelle ultime dieci gare, con gli amaranto che sembrano aver mollato gli ormeggi e andare alla deriva mentre all’orizzonte, dopo la sosta, sono attesi dalla doppia difficile trasferta in soli quattro giorni, prima sul terreno del lanciatissimo Genoa e poi nel recupero del “Curi” contro il Perugia. Dovesse tornare con altre due sconfitte per mister Inzaghi la permanenza sulla panchina reggina diventerebbe molto problematica. Allarme rosso amaranto!

Dan.Te.