Stirpe merita il Paradiso, il Perugia resta in Purgatorio

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Frosinone corsaro in Calabria e in fuga, il Grifo fallisce ancora il successo pieno contro una concorrente per la salvezza

 

Paradiso

DieIl Frosinone espugna Venezia in rimonta, l'Ascoli rialza la testa a Bari. Il Benevento da 2-0 a 2-3 con la Ternana: le responsabilità del momento no sono del presidente

10 – Maurizio Stirpe

Il Frosinone è un rullo compressore! Rifila un inequivocabile tre a zero a domicilio, griffato Mulattieri, Insigne e Sziminski, alla seconda della classe, la Reggina, nonostante i ciociari fossero privi, al “Granillo”, del loro capitano Lucioni, perno centrale della difesa di mister Grosso. Complimenti ad un presidente equilibrato ed efficiente come Maurizio Stirpe che, anche quest’anno, sembra aver costruito, senza dissanguarsi economicamente, un’ottima squadra, scegliendo oculatamente un d.s. bravo ed esperto come Angelozzi, confermando Mister Grosso e gran parte della rosa nonostante la delusione dei playoff mancati all’ultimo tuffo e prendendo rinforzi giusti tra i migliori attaccanti giovani o tra giocatori esperti come Lucioni. Non si ottengono a caso una promozione in B e due promozioni in A in cinque stagioni se non si possiede la stoffa del vincente, con questa stagione, che vede il Frosinone sempre più solo in testa a quota trentacinque, con sei lunghezze di vantaggio sulla seconda e, quel che più conta, ben nove nove sulle terze, che potrebbe regalare al grande presidente ciociaro la terza promozione in A, la quarta in dieci anni! Illuminato!

9 – Bari e Benevento

Quando martedì sera il Marocco ha eliminato la Spagna, pensiamo che a Bari non abbiano fatto salti di gioia, con bomber Cheddira, a quel punto, forzatamente assente per altre due partite almeno, dopo le due saltate contro Como e Pisa, gare nelle quali il Bari aveva segnato solo su rigore. Ed invece mister Mignani ha finalmente fatto di necessità virtù, andando a sbancare, con un rotondo tre a zero, firmato Scheidler, Folorunsho e Maita, il “Tombolato” di Cittadella. Con i tre punti i galletti si confermano al terzo posto, insieme al Genoa, adesso a quota ventisei.

Continua l’altalena del Benevento di mister Cannavaro, questa volta slanciatasi verso l’alto con la vittoria, insperata, per uno a zero colta al “Tardini” contro il Parma. A decidere l’incontro la rete di Forte nella prima frazione, con i sanniti che hanno resistito in dieci nell’ultimo quarto d’ora, dopo il rosso a El Kaouakibi, subentrato all’infortunato Letizia. Benevento che lascia la zona bollente risalendo al sestultimo posto con diciotto punti

8 – Genoa e Pisa

Battesimo vincente per Mister Gilardino, promosso da due giorni dalla panchina dell’Under19 rossoblu a quella della prima squadra, al posto del, finalmente, esonerato Blessin. Coda e Aramu firmano il due a zero genoano contro il Sudtirol a Marassi, con il quale il Genoa si conferma terzo.

Con l’identico risultato di due a zero, determinato dal rigore di Torregrossa nel recupero del primo tempo e dalla rete di Canestrelli nel finale di gara, il Pisa regola tra le mura amiche l’Ascoli e continua nella sua prodigiosa rimonta. Grazie al ritorno di mister D’Angelo in panchima, unico tecnico della B rimasto imbattuto, il Pisa, in sole dieci giornate passa dall’ultimo posto alla zona preliminare, raggiungendo in ottava posizione il Sudtirol a quota ventidue.

7 – Ternana

Primo successo per mister Andreazzoli, con la Ternana che supera di misura uno a zero in casa il Cagliari nell’anticipo, nella seconda gara del nuovo tecnico sulla panchina rossoverde. Protagonisti del successo di rigore, Falletti, che ha trasformato quello a favore ad inizio gara e Iannarilli, che ha parato quello contro nel finale della stessa. Ternana che ritorna al quinto posto con i suoi venticinque punti.

Purgatorio

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6 – Brescia, Spal, Venezia e Como

Non sono cinque ma quattro, sempre tanti, i pareggi di questo turno. Il Brescia lo conquista in pieno recupero grazie alla rete di Bianchi, che riequilibra sull’uno a uno la gara del “Marulla” contro il Cosenza. Rondinelle seste con i loro ventiquattro punti.

La Spal interrompe la serie di sconfitte consecutive andando a pareggiare zero a zero in casa del Perugia, fanalino di coda del torneo. Qualche miglioramento nella prestazione si è visto, ma per mister De Rossi c’è ancora tanto da lavorare perché la Spal rimane, comunque, nel terzetto delle quartultime, comprendente anche Venezia e Como, adesso a quota sedici.

Il Venezia di Vanoli non si arrende mai. Sotto di due gol a Modena riesce a pareggiare due a due grazie alle reti nella ripresa di Crnigoj e Johnsen. Il punto caparbiamente conquistato al “Braglia” consente al Venezia di rimanere nel gruppetto delle quartultime.

Il Como porta a casa un punto al termine dell’equilibrata gara del “Barbera” contro il Palermo terminata a reti bianche. Meglio il primo tempo che la ripresa per i lariani, anche loro nel gruppetto delle quartultime.

5 – Cosenza, Perugia, Modena e Palermo

Cosenza beffato dal Brescia nel recupero della sfida del “Marulla”, quando ormai pregustava il dolce sapore dei tre punti dopo la rete del vantaggio di Larrivej a metà ripresa. Cosenza che scivola al quintultimo posto con i suoi diciassette punti.

Il Perugia fallisce ancora una volta il successo pieno contro una diretta rivale per la salvezza. Dopo il deludente zero a zero di Cosenza di domenica scorsa, arriva un altro brutto pari a reti bianche, stavolta in casa contro la Spal, con il terzo rigore fallito, stavolta da Melchiorri, sui quattro tirati in questa stagione, tutti e tre da giocatori diversi. Per l’undicesimo turno consecutivo, il tredicesimo in assoluto, il Perugia è in fondo alla classifica, adesso con tredici punti.

Il Modena dilapida nella ripresa il doppio vantaggio meritatamente costruito, contro il Venezia al “Braglia”, tra la prima frazione e l’inizio della seconda, grazie ai gol di Tremolada su rigore e di Bonfanti. Modena che manca l’occasione di agganciare la zona preliminare rimanendo decimo, in compagnia dell’Ascoli, a quota ventuno.

Chi si aspettava un ritorno alla vittoria casalinga del Palermo dopo il bel “blitz” di Benevento è rimasto deluso perché la squadra di mister Corini non va oltre un noioso zero a zero contro il Como. Palermo che, comunque, aggancia Cittadella e Cagliari al tredicesimo posto, a quota diciannove.

Inferno

4 – Cagliari

Il Cagliari cade a Terni dopo cinque pareggi consecutivi, con la sconfitta che apre ufficialmente la crisi della squadra di mister Liverani, confermato, comunque, dal presidente Giulini. I rossoblu non hanno demeritato sul piano del gioco ma pagano l’errore dal dischetto di Pavoletti nel finale di gara dopo aver subito inizialmente il rigore che determina l’uno a zero finale. Cagliari a centro classifica, lontano tre lunghezze dalla zona preliminare.

3 – Sudtirol e Ascoli

Il Sudtirol resiste per oltre un’ora ma poi deve cedere alla migliore tecnica del ritrovato Genoa, uscendo battuto due a zero dal “Luigi Ferraris”. La squadra di mister Bisoli, dopo questa battuta d’arresto che arriva dopo ben tredici partite utili consecutive, rimane, comunque in zona preliminare, se pur in condominio col Pisa.

Niente da fare per un rimaneggiato Ascoli sul terreno di un sempre più quadrato Pisa. La squadra di mister Bucchi, pur non demeritando, subisce due gol decisivi nei finali delle due frazioni di gioco che la condannano alla sconfitta. L’Ascoli, scavalcato in classifica proprio dal Pisa, è raggiunto dal Modena in decima posizione.

2 – Parma

Nuova sconfitta interna del Parma, dopo quella subita due turni fa dal Modena. E’ il Benevento a portare via l’intera posta dallo stadio “Tardini” con un gol nel primo tempo, con i padroni di casa incapaci di raggiungere almeno il pari, neppure nell’ultimo spicchio di gara giocato in superiorità numerica. Preoccupa questa involuzione casalinga della squadra di mister Pecchia, scivolata al settimo posto con i suoi ventitré punti.

1 – Reggina

Clamoroso tonfo della Reggina, travolta tre a zero dal Frosinone al “Granillo” nello scontro diretto tra seconda e prima della classe. Calabresi in partita solo per trentacinque minuti, poi, dopo il vantaggio ciociaro, il Frosinone domina. Reggina sempre seconda con ventinove punti, con il distacco dal Frosinone che sale a sei lunghezze mentre il vantaggio sulle terze diminuisce a tre punti

0 – Edoardo Gorini

Caro mister Edoardo Gorini, non ci siamo proprio. Non si può andare a vincere a Genova e perdere, solo quattro giorni dopo, tre a zero in casa col Bari. Il rendimento al “Tombolato”, due vittorie, quattro pareggi e due sconfitte, praticamente quasi identico a quello esterno, è assolutamente non all’altezza delle ambizioni della squadra veneta, rimasta imbottigliata nella zona destra della classifica. Se il Cittadella vorrà continuare a coltivare ambizioni da playoff e, soprattutto, evitare spiacevoli situazioni di pericolo, mister Gorini dovrà necessariamente trovare la “quadra” nelle gare casalinghe, nelle quali, fino ad ora, ha gettato alle ortiche troppi punti. “Tombolato” poco amico!

Dan.Te.