Stroppa e il Crotone nell’Empireo, l’arbitro Pezzuto sprofonda tra le fiamme dell’Inferno

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Foto.Gazzetta.it

Stroppa e il Crotone nell’Empireo, l’arbitro Pezzuto sprofonda tra le fiamme dell’Inferno

 

Paradiso

10Giovanni Stroppa

L’impresa della giornata è del bravo tecnico del Crotone che va a violare per la prima volta in stagione l’imbattuto “Benito Stirpe” di Frosinone. Una bella soddisfazione per il tecnico degli squali che fa praticare un ottimo calcio alla sua squadra ma che nell’ultimo periodo ha pagato più del dovuto la prolungata assenza per infortunio del “faro” Benali. Il Crotone, grazie a questo successo, si rilancia in classifica balzando al quarto posto solitario a quota ventotto. Il gioco paga sempre!

9Benevento e Cittadella

Non ci sono più aggettivi per questo straordinario Benevento, che espugna di misura anche il terreno del Chievo, passato per primo in vantaggio. La squadra di mister Inzaghi, arriva a quota quarantatre, portando addirittura a dodici lunghezze il vantaggio sulla seconda, il Pordenone e. quel che più conta in ottica promozione, conservandone quattordici sul terzo, il Cittadella. Dominatori!

La squadra di mister Venturato, dal canto suo, sale, appunto, al terzo posto assoluto a quota ventinove grazie al successo di misura colto a Venezia nel derby del “Penzo”, a riprova della forza del Cittadella, soprattutto in trasferta, visto che la squadra di Venturato è seconda, con quattordici punti in nove gare, nella speciale classifica delle partite esterne.

8 Pescara e Salernitana

Vittoria in trasferta per due a uno del Pescara sul campo del derelitto Livorno. I tre punti conquistati al “Picchi” consentono agli abruzzesi di ritornare ad una sola lunghezza dalla zona nobile con il loro decimo posto, determinato dalla migliore differenza reti nei confronti del Chievo, che appariglia la formazione di mister Zauri a quota venticinque.

Grande prova della Salernitana che, all’“Arechi”, travolge con un fenomenale quattro a zero il Pordenone, damigella d’onore di questo girone d’andata. Grazie a questo sonante risultato i granata tornano all’interno della griglia playoff con il loro ottavo posto, determinato dalla differenza reti, peggiore rispetto al Frosinone e migliore rispetto all’Entella, antrambe a quota ventisei insieme alla squadra di mister Ventura.

7 Ascoli e Cosenza

La grinta e la rabbia agonistica della squadra di Zanetti consentono all’Ascoli di battere di misura il Pisa e di rimpinguare l’ottimo bottino interno dei bianconeri, sette vittorie, un pari e una sola sconfitta nelle nove gare giocate al “Del Duca”. Con questo successo l’Ascoli sale al quinto posto della classifica, precedendo, a quota ventisette, il coinquilino Perugia per la migliore differenza reti.

Vittoria di misura anche per il Cosenza, in casa contro l’Empoli, facilitata da un grossolano errore dell’arbitro Pezzuto e del suo assistente. Silani sempre quartultimi ma a quota venti.

Purgatorio

6Juve Stabia, Spezia e Trapani

Continua il buon momento della Juve Stabia, andata ad impattare uno a uno sul campo della Cremonese. Nonostante il risultato positivo la formazione di mister Caserta rimane nella zona a rischio col quintultimo posto a quota ventuno, preceduta dai condomini Spezia e Cremonese, sia per la peggiore differenza reti, sia perche’ entrambe le rivali devono recuperare il loro scontro diretto.

Lo Spezia, dal canto suo, va a pareggiare zero a zero a Chiavari il derby ligure con l’Entella, rimanendo fuori dalla zona calda, con il suo sestultimo posto, solo grazie alla migliore differenza reti nei confronti della corregionale e a quella peggiore rispetto alla Cremonese, entrambe appaiate allo Spezia a quota ventuno e con una partita in meno.

Il Trapani di mister Castori, all’esordio casalingo sulla panchina siciliana dopo il buon pari colto a Pescara, mastica amaro per la vittoria sul Perugia sfuggitagli negli ultimi minuti a causa di un secondo rigore, praticamente inesistente, fischiatogli contro dall’arbitro Marini. La bella prova offerta contro i grifoni fa comunque guadagnare la sufficienza al Trapani, sempre penultimo, però, a quota quindici.

5Cremonese, Entella e Perugia

La Cremonese, dopo i buoni segnali mandati col successo sul Perugia, torna nella sua mediocrità facendosi bloccare sul pari casalingo dalla Juve Stabia. E i grigiorossi, anche se con una gara da recuperare, rimangono solo un punto sopra la zona bollente, con il loro quattordicesimo posto determinato dalla migliore differenza reti nei confronti di Spezia e Juve Stabia, entrambe a quota ventuno con i lombardi.

L’Entella non va oltre uno scialbo zero a zero casalingo nel derby ligure con lo Spezia. La squadra di Boscaglia esce così dalla griglia playoff con il suo nono posto, determinato dalla peggiore differenza reti nei confronti dei coinquilini a quota ventisei, Frosinone e Salernitana.

Il Perugia torna da Trapani con un punto poco meritato dopo aver giocato, probabilmente, la più brutta partita del suo girone d’andata. Due rigori, il secondo praticamente regalato dal signor Marini che non si accorge che la palla rimbalza prima sul petto e poi sulla spalla e non sul braccio del difensore siciliano, salvano la squadra di mister Oddo dalla sconfitta sul campo della penultima in classifica. I grifoni scivolano al sesto posto, penalizzati dalla peggior differenza reti nei confronti dell’Ascoli, che appariglia il Perugia a quota ventisette.

Inferno

4Pisa ed Empoli

Il Pisa resiste per un tempo e mezzo alla furia dell’Ascoli ma alla fine è costretto a tornare dal “Del Duca” a mani vuote. La prolungata assenza del bomber Marconi sta penalizzando la classifica dei nerazzurri, scivolati al dodicesimo posto a quota ventitre.

Schiuma rabbia l’Empoli, sconfitto di misura a Cosenza, a causa della rete regolare del pareggio, segnata da Dezi nel finale, non concessa dal signor Pezzuto nonostante la palla avesse superato abbondantemente la linea bianca. La formazione di mister Muzzi rimane al tredicesimo posto con ventidue punti.

3 Pordenone

Giornata nerissima per il Pordenone, seppellito da un pesantissimo quattro a zero dalla Salernitana all’“Arechi”. I ramarri pagano probabilmente l’ampio turnover attuato da mister Tesser e la molta stanchezza accumulata nella gara vinta con l’Ascoli su un terreno pesantissimo solo tre giorni e mezzo prima. Pordenone, comunque, sempre secondo con trentuno punti.

2Chievo e Frosinone

Niente da fare per il Chievo contro la capolista Benevento nel match del “Bentegodi”. I veronesi passano anche inizialmente in vantaggio ma vengono raggiunti e superati dalla formidabile capolista già nel primo tempo. Il Chievo, dopo questa battuta d’arresto, esce di nuovo dalla zona nobile, posizionandosi in undicesima posizione, determinata dalla peggior differenza reti nei confronti del Pescara, con cui condivide quota venticinque.

Il Frosinone perde in pieno recupero l’imbattibilità casalinga, nello scontro diretto dello “Stirpe” contro il Crotone. La squadra di mister Nesta, dopo questa battuta d’arresto, scivola nuovamente nelle posizioni meno importanti della griglia playoff con il suo settimo posto, determinato solo dalla migliore differenza reti nei confronti della Salernitana, che condivide con i ciociari quota ventisei.

1 Venezia e Livorno

Ennesima battuta d’arresto casalinga del Venezia , stavolta contro il Cittadella, passato di misura al “Penzo”. Il pessimo rendimento casalingo, solo otto i punti conquistati dai lagunari tra le mura amiche in nove gare, fa precipitare al terzultimo posto della classifica, con soli diciassette punti, la formazione di mister Dionisi. Il tecnico toscano, probabilmente, se il Venezia dovesse perdere anche domani al “Curi” contro il Perugia, potrebbe essere esonerato.

Notte fonda per il Livorno, sempre più desolato fanalino di coda del torneo a quota undici dopo la sconfitta interna di misura patita dai labronici col Pescara. La cura Tramezzani, tre sconfitte in altrettante gare dal suo arrivo sulla panchina livornese, si sta rivelando peggiore del male e i distacchi di nove punti dal playout e di dieci dalla salvezza diretta sono sempre più esorbitanti.

0 Ivano Pezzuto

Ivano Pezzuto, trentacinquenne, modesto arbitro di Lecce, da ben sei stagioni stazionante in cadetteria, non concede l’evidente gol del pareggio all’Empoli a Cosenza, con il pallone, tirato da Dezi, entrato di almeno mezzo metro oltre la linea di porta, come si evince chiaramente dalla foto. Un errore gravissimo, causato anche alla pessima collaborazione del suo assistente di destra, che ha ingiustamente deciso il risultato della gara del “Marulla” tra Cosenza ed Empoli. Non sarebbe male se il designatore Morganti fermasse Pezzuto per un lungo periodo e, al contempo, la Lega di B, in attesa del Var che arriverà solo a fine stagione nei playoff, farebbe bene ad inserire subito, dall’inizio del girone di ritorno, la “Gol Technology”.

Dan.Te.