Tiro di campagna: Perugia ha il suo campione del mondo

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Marco Ambrosi ha da poco conquistato il titolo iridato in Slovenia: “Innamorato di questa disciplina”

 

Ha cominciato la pratica del tiro con l’arco nel 2007, tra le fila della Fortebraccio Perugia, società affiliata alla federazione Fitarco. Lo ha fatto partendo senza alcun ausilio tecnologico come può essere il mirino: solo arco tradizionale. Ora è un talento del tiro di campagna o su sagome 3d di animali, disciplina volta a simulare una caccia incruenta. Stiamo parlando del perugino Marco Ambrosi, vero talento di questa peculiare pratica.

“Mi sono subito innamorato della tipologia di questa pratica, iscrivendomi subito alla società dove ancora oggi pratico questa disciplina – spiega Ambrosi – La federazione di questo tipo di gare è fiarc, di cui nel tempo sono diventato a livello regionale campione in vari anni, per arrivare ad essere campione italiano nel 2018, 2019 e 2021 (nel 2020 causa covid non si è disputato alcun torneo, ndr). Negli ultimi anni è nata un’altra federazione, fidasc, a cui come compagnia ci siamo affiliati. La tipologia di gare è simile sia in fiarc, fidasc e fitarco. Cambiano i regolamenti nelle varie gare ma si svolgono sempre all’aperto, in percorsi nella natura, tra boschi, prati, fiumi e laghetti che fanno da cornice ai tiri. Questo attira moltissimi arcieri. Ci sono anche competizioni al chiuso sempre con la stessa tipologia, per ovviare magari nella stagione fredda ai disagi che ci sono tirando all’aperto”.

Ambrosi racconta poi la sua ultima ‘performance’.

“In questo anno ho cominciato a gareggiare nel circuito fitarco, con la Fortebraccio di Perugia, riuscendo a qualificarmi con tre gare in una specialità diversa per il campionato italiano dedicato. Si tira sempre all’aperto su un percorso naturale, ma invece delle sagome animali ci sono visuali di carta. Questo campionato si è svolto a Castellarano, in Emilia-Romagna. Sono arrivato da 16° del ranking e ho chiuso al 7° posto, è stata una bella esperienza”.

Tale disciplina è praticata anche all’estero…

“Ho avuto l’opportunità di partecipare ad un evento internazionale in Slovenia, denominato hdhiaa world Championship 2022. L’evento richiede 3 giorni di gare. I primi sei della classifica scaturita dalle tre gare fanno una finale tirando 6 frecce su 6 bersagli diversi, sommando il punteggio a quello riportato nei giorni precedenti. In pratica ero già campione prima di affrontare la finale, avendo dal 2° un vantaggio superiore al punteggio massimo che si può fare in finale. Di sicuro è stata un’esperienza ricca di soddisfazione dato il risultato, ma anche sotto il lato umano gareggiare con altri arcieri di altre nazioni ha arricchito il mio bagaglio. Logicamente non è sempre tutto positivo, in questa disciplina ci vuole poco a scendere, basta un giorno dove la mente non funziona tanto bene e si può arrivare anche ultimi. Ne sono testimone. Però è anche questo il bello, saper accettare la sconfitta e poi ripartire”.

Nicolò Brillo