Un buon punto: ora il salto di qualità

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“Zero a zero” era una trasmissione della Rai Tre di una quindicina di anni fa che cercava di smitizzare in chiave satirica il calcio. Per la verità non ebbe grandi ascolti, anche se mise in luce bravi cabarettisti come Mingo, poi esploso a “Striscia la notizia” o il “professor” Enzo Fischetti di “Made in Sud”. Il Perugia di quest’anno ricorda moltissimo quella trasmissione, visto che quello conquistato contro il Cagliari è addirittura il quinto zero a zero in dieci partite, se non è un vero e proprio record mondiale poco ci manca, almeno da quando la vittoria vale tre punti. Intendiamoci, quello col Cagliari è un punto guadagnato e meritato, giunto dopo un primo tempo di sofferenza ed una ripresa più equilibrata. Un Perugia che continua però ad essere poco piacevole come quella trasmissione ma che, come “zero a zero”, sta mettendo in luce attori brillanti come il navigatissimo Volta, la solita roccia difensiva o il giovanissimo Zebli, a nostro parere tra i migliori in campo contro i sardi, che si è fatto ammirare, per corsa, grinta e, soprattutto, intelligenza calcistica. Contro la formazione di mister Rastelli, la vera corazzata del campionato, il Perugia non ha sfigurato, pur denotando i soliti problemi, ormai atavici, di sviluppo e finalizzazione della manovra offensiva. Due sole occasioni da gol create in una partita casalinga, il palo sul tiro di Ardemagni deviato sul finire del primo tempo e il “mischione” sbrogliato in volo plastico nella ripresa da Storari, sono troppo poche, se pur contro la seconda in classifica, per far sperare in un’efficace inversione di tendenza e in una rapida scalata della classifica che, dopo dieci partite, vede ancora i grifoni solo un punto sopra il gruppo delle terzultime, alla vigilia di un’insidiosissima trasferta proprio in casa di una componente di questo gruppo, la Salernitana. Il pubblico di Perugia che contro il Cagliari, un po’ sull’onda positiva derivata dalla vittoria del derby, un po’ per il blasone del’avversario di turno, è tornato ad affollare in maniera massiccia, quasi undicimila presenze, gli spalti del “Renato Curi”, merita certamente di più di ben quattro zero a zero su cinque partite casalinghe e della quattordicesima posizione in condominio col Modena, solo un gradino sopra il baratro. Ecco perché il Perugia, oltre che tornare da Salerno assolutamente con un risultato positivo che possa dare continuità ai risultati e puntellare la poco soddisfacente classifica, contro i granata campani dovrà cercare quelle soluzioni offensive efficaci che lo possano portare al gol e, in questo, la tutt’altro che impenetrabile difesa della Salernitana che, al contrario, ha invece un attacco temibile, potrebbe sicuramente, ci auguriamo, aiutare la formazione di mister Bisoli, a patto che il tecnico capisca che è ora di mutare atteggiamento.

Danilo Tedeschini