Un diciannovenne guida il Paradiso, Stellone nel fondo dell’Inferno

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Nasti ribalta il derby del

Nasti ribalta il derby del “Marulla” con una doppietta in zona cesarini. Il Benevento del tecnico romano k.o. col Sudtirol

 

Paradiso

10 – Marco Nasti

Il diciannovenne Marco Nasti, scuola Milan, entra a venti minuti dalla fine del derby del “Marulla”  e, in due minuti, tra il novantesimo e il recupero, ribalta con una doppietta da gran centravanti, non solo una gara ormai persa per il Cosenza, sotto dal primo tempo contro la Reggina ma, probabilmente, anche la stagione  della squadra di mister Viali che, in quei due minuti, passa dalla retrocessione in Serie C quasi certa per la sconfitta che stava maturando, al riaccendere le speranze quanto meno di playout dei silani alla luce del penultimo posto a pari ventisei col Brescia. Il ragazzino ha stoffa e se dovesse continuare su questi livelli potrebbe diventare l’asso nella manica del Cosenza nella sempre più ingarbugliata lotta per la salvezza. Nasti bum-bum!

9 – Sudtirol e Frosinone

Un Sudtirol in grande spolvero passa con una rete per tempo, di Belardinelli e Cissé, sul campo del Benevento. Il netto due a zero con il quale i bolzanini si impongono li rilancia nuovamente al quarto posto a quota quarantaquattro, a sole tre lunghezze dalla zona promozione diretta, posizione impensabile alla vigilia del torneo neanche per il più ottimista dei tifosi del Sudtirol!

Il Frosinone riscatta subito la sconfitta interna subita nell’anticipo casalingo di venerdì scorso col Parma, andando facilmente ad espugnare, due a zero il finale, il “Mazza” di Parma grazie alla rete di Lucioni nel primo tempo e a quella di Caso nella ripresa. Ciociari sempre largamente al comando con undici punti di vantaggio sul Genoa e, quel che più conta in ottica promozione diretta, ben dodici sul Bari, terzo.

8 – Pisa e Ascoli

Ancora un successo esterno di prestigio del Pisa, il terzo nelle ultime cinque gare disputate fuori casa, dopo le vittoriose trasferte di Ferrara  e Reggio Calabria, intervallate dai pareggi sui campi del Genoa e del Como. A squadra di mister D’Angelo espugna il “Tardini” battendo uno a zero il Parma grazie alla bella rete di Touré a dieci minuti dalla fine e consolida il suo sesto posto salendo a quota quarantuno.

Mister Breda superstar! Con il successo ottenuto nel finale della gara di Modena, grazie alla rete di  Mendes ad un quarto d’ora dalla fine, il mister veneto porta a dieci punti in quattro gare il suo personale bottino da quando siede sulla panchina dell’Ascoli, con i bianconeri repentinamente passati dalla pericolosa soglia dei playout, al tornare ad una sola lunghezza dalla zona nobile con il loro decimo posto a quota trentasei.

7 – Bari

Anche se con molta fatica il Bari trova nella ripresa tre punti pesanti nella gara casalinga contro il coriaceo Venezia. A decidere l’incontro la rete del barese purosangue Bellomo. La squadra di mister Mignani accorcia, così, le distanze dal Genoa, adesso solo un punto sopra il terzo posto, a quota quarantasei, dei galletti.

Purgatorio

6 – Genoa, Ternana, Como e Brescia

Il Genoa torna con un buon pareggio a reti bianche dall’insidiosa trasferta di Cagliari, pareggio che consente alla squadra di Gilardino di rimanere al secondo posto a quota quarantasette, anche se con una sola lunghezza di vantaggio sul Bari, dopo che la Disciplinare, una settimana fa, gli ha tolto un punto per il ritardato pagamento dell’Irpef.

Richiamato da nemmeno trentasei ore sulla panchina sella Ternana, dopo le dimissioni di mister Andreazzoli al termine della devastante sconfitta interna col Cittadella di tre giorni prima, mister Lucarelli riesce a tornare con un prezioso punto dal difficile terreno del “Barbera”, impattando zero a zero col Palermo e sfiorando in alcune occasioni anche il colpaccio. Rossoverdi dodicesimi a quota trentacinque, in condominio col Modena.

Como e Perugia non si fanno male e, al termine del tutt’altro che entusiasmante zero a zero del “Curi”, i lariani consolidano il loro quattordicesimo posto a quota trentuno, tre lunghezze sopra la zona bollente.

Il Brescia interrompe la lunga, impressionante serie di sconfitte consecutive, ben sette, andando a pareggiare zero a zero sul non facile terreno del “Tombolato”, contro il Cittadella. Il punto conquistato è utile, però, solo ad evitare l’ultimo posto, con le rondinelle penultime, appaiate al Cosenza.

5 – Cagliari, Palermo, Perugia e Cittadella

Cagliari e Genoa disputano una bella, combattuta gara alla “Unipol Domus”, solo per caso terminata sullo zero a zero. Il Cagliari recrimina per un gol annullatogli dal Var, ma il fuorigioco c’ era e per l’imprecisione in zona gol. La squadra di mister Ranieri rimane settima da sola con trentotto punti.

Il Palermo frena ancora, pareggiando la sua terza gara consecutiva, seconda in casa, contro la Ternana. Lo zero a zero finale è sostanzialmente giusto anche se la Ternana ha creato più occasioni per vincere la gara. La classifica risente di questa frenata e posiziona adesso la squadra di mister Corini all’ottavo posto, ma in condominio col Parma a quota trentasette.

Il Perugia, largamente incompleto, manca il successo nello scontro diretto casalingo col Como, terminato zero a zero. In soccorso dei grifoni sono però arrivate le sconfitte di alcune dirette concorrenti per cui il Grifo, grazie al punto conquistato, sale a quota trenta, uscendo dalla zona a rischio con il suo sestultimo posto.

Il Cittadella non va oltre lo zero a zero nella gara casalinga col Brescia. Pareggio equo, con i veneti che rimangono tredicesimi, ma adesso a quota trentaquattro, ben cinque lunghezze sopra la zona playout.

Inferno

4 – Venezia

Sfortunata partita del Venezia al “San Nicola”, al cospetto del Bari. I lagunari giocano bene, passano meritatamente in vantaggio con il solito Pohjanpalo nella ripresa ma si vedono annullare la rete dal Var per un precedente fallo. Dopo pochi minuti arriva il gol del Bari che punisce oltremisura la squadra lagunare, sempre quintultima, ma da sola, con ventinove punti.

3 – Reggina

Reggina, che combini? In vantaggio uno a zero, gol dell’ex Gori nel finale del primo tempo,   subisce due gol in due minuti nel recupero e torna incredibilmente a mani vuote dal “Marulla”. La vittoria casalinga contro il Modena di sabato  sembrava aver allontanato la crisi della truppa di mister Inzaghi ma questa inopinata sconfitta nel derby, la quinta nelle ultime sei gare, sembra confermare il lungo momento no della squadra amaranto, di nuovo scivolata al quinto posto con i suoi quarantadue punti.

2 – Spal e Modena

Frosinone troppo forte per una Spal in piena crisi di risultati che, con la sconfitta per due a zero maturata al “Mazza” contro la capolista, tocca il fondo della classifica, diventando il nuovo, solitario fanalino di coda del campionato con soli venticinque punti. Il nuovo tecnico Oddo non è riuscito a dare la giusta sterzata, solo un punto nelle tre partite con lui in panchina complice anche un calendario che ha messo di fronte alla Spal, oltre al Como, le prime due della classe, Frosinone e Genoa.

Brutto, quanto imprevisto passo falso casalingo del Modena, che perde uno a zero contro l’Ascoli al “Braglia”, la seconda gara consecutiva, che allontana di due lunghezze la squadra di mister Tesser, undicesima con la Ternana, dalla zona preliminare.

1 – Parma   

Ormai è diventata una costante! Il Parma sciupa sistematicamente in casa quello che riesce a guadagnare in trasferta! Anche il Pisa, infatti, espugna il “Tardini”, ormai diventato facile terreno di conquista per le squadre avversarie visto che con lo zero a uno subito dal Pisa sono diventate ben sei le sconfitte interne dei ducali, decisamente troppe per una squadra che punta in alto. La squadra di mister Pecchia rimane, col Palermo, tra l’ottava e la nona posizione.

0 – Roberto Stellone

Prima, meritata sconfitta casalinga del Benevento da quando mister Roberto Stellone ha preso in mano le redini della squadra. I sanniti non hanno assolutamente disputato una buona gara con Stellone che ha probabilmente sbagliato l’undici iniziale, lasciando in panchina sia Acampora che La Gumina, insistendo, invece su un Simy assolutamente improponibile. Dopo questa meritata sconfitta il Benevento, quartultimo a quota ventisette, vede salire a tre lunghezze il distacco dalla salvezza diretta mentre il vantaggio sulla zona retrocessione diretta resta fermo ad un misero punticino. Chi sbaglia paga!

Dan.Te.