Un Perugia con ‘gli occhi della tigre’

1293

Un Perugia con ‘gli occhi della tigre’. Un bel Grifo contro una delle squadre, il Crotone, più forti viste al ‘Curi’

 

Finalmente abbiamo visto il “Maggico” Nesta sorridere felice e rilassato in conferenza stampa.

E ne ha ben donde.

L’esame casalingo con il Crotone, infatti, è stato superato a pieni voti e con maturità dalla squadra.

A mio modesto parere i Calabresi sono stati la squadra più forte che abbiamo incontrato fin ora.

Con una posizione di classifica che non rispecchia affatto le loro reali potenzialità.

Ma, come io e tanti altri, andiamo dicendo da tempo, se questo Grifo rimane costantemente concentrato per 95’, senza sbavature, possiamo giocarcela con tutti.

Perché questo è un gran Gruppo tecnicamente forte, messo bene in campo, che ha solo un problema: la concentrazione.

Nell’anticipo di venerdì c’è stata concentrazione, attenzione, lucidità per tutta la partita ed abbiamo portato a casa la terza vittoria consecutiva.

Che ci proietta ai vertici della zona play off.

É chiaro che – avendo anticipato –quando la 12ma giornata si sarà conclusa, la nostra posizione in classifica potrebbe non essere quella di venerdì sera.

Ma comunque sarà lo stesso ottima e ci fa respirare.

E soprattutto questi 9 punti ci hanno consegnato un “tesoretto” che ci verrà utile per le prossime terribili due gare, in cui andremo a Benevento dall’ex Bucchi e riceveremo in casa il capolista Pescara.

Ma ciò non significa che dobbiamo partire battuti.

Perché aver dominato Salerno e Verona a casa loro – seppur perdendole entrambe per degli episodi – deve dare al Gruppo la consapevolezza che anche con le due prossime “corazzate” possiamo dire la nostra.

E magari fare loro qualche brutto scherzo.

Tenendo anche conto che con gli abruzzesi giocheremo al Curi che è tornato ad essere il nostro fortino.

Quel campo di cui tutti i più grandi avevano paura ad entrare, come scrive Totti nella sua autobiografia.

Il campo dove la Juve stellare di Del Piero, Zidane, Conte ed Inzaghi, lasciò – proprio alla Lazio di Nesta – uno scudetto già vinto.

Emblematici, poi, sono stati gli occhi di Gabriel nell’intervista dopo la gara.

Seppur – anche lui – abbia fatto una dichiarazione d’amore al Grifo ed alla città, i suoi occhi continuavano a dardeggiare energia repressa.

Aveva gli occhi della tigre di Rocky III.

Gli stessi occhi che hanno tutti i suoi compagni.

Che fanno sì che Kingsley morda le caviglie degli avversari e recuperi palloni in quantità.

Melchiorri, Verre e Dragomir una costante spina nel fianco delle difese avversarie, con Bianco che “bastona” chiunque gli capiti a tiro.

Quando poi ho visto – nel momento migliore del Crotone – una volta Gyömber ed un’altra Cremonesi spazzare via la palla dall’area, senza tanti fronzoli, mi son detto “allora l’hon capita!”

E finché questo Gruppo avrà gli occhi della tigre potrà darci graditissime sorprese.

C’è da dire, inoltre, che non si diventa campioni per caso.

E Nesta ne è la conferma.

Come è stato uno dei più forti difensori italiani di tutti i tempi – campione di classe cristallina, quando era in campo – sta dimostrando il suo valore in panchina.

Tecnicamente, nella disposizione della squadra e nella lettura della gara, come ho sottolineato la settimana scorsa.

Nel momento di maggiore pressione dei calabresi, passare (in casa!) alla difesa a 5, sostituendo Vido, è dimostrazione di grande lucidità, sangue freddo e cinismo, ma anche tanto coraggio.

Pensate, infatti, cosa avremmo scritto su Nesta, se non avessimo vinto la partita!

Ma il suo essere campione si rispecchia soprattutto nel rapporto con l’ambiente.

Le sue dichiarazioni, sempre lucidissime – al limite della crudezza – senza nascondersi mai dietro alibi o scuse.

Quando ha detto che questo è “un grande Gruppo”, ma che non deve mai calare la concentrazione, perché è un attimo che la“barca inizi ad imbarcare acqua”, in poche parole ha fotografato perfettamente il Grifo di questa stagione.

Sentire un Campione del Mondo, poi, dire che “Al Curi c’è un bell’ambiente” e “Mi piace stare dentro al Curi durante la partita”, mi riempie d’orgoglio e mi fa capire che lui ha capito perfettamente Perugia ed il Perugia.

Probabilmente è anche merito suo se siamo riusciti a ricompattarci, dopo gli sfaceli dell’anno passato.

E la magnifica sciarpata della Nord nel secondo tempone è la conferma.

Continuerò a ripetere all’infinito che quest’anno le condizioni di fare bene ci sono tutte.

Dipende solo dai ragazzi se sapranno mantenere “gli occhi della tigre” e la concentrazione, anche quando le cose andranno meno bene.

Quando le gambe gireranno di meno.

Perché sappiamo tutti che non saranno sempre “rose e fiori”.

Resettare, rialzare la testa ed andare avanti.

Come facciamo tutti noi nelle nostre vite e tutti i giorni.

Ultima nota positiva è che – se la Lega nel frattempo non s’inventa qualcosa –dopo 4 mesi dall’inizio del torneo dovremmo giocare con lo Spezia al Curi finalmente e per la prima volta quest’anno di Sabato pomeriggio (15 dicembre) alle 15.

Chiaramente, però, è per puro “caso”, perché le partite precedenti e quelle successive sono tutte in notturna alle 21.

E sappiamo tutti che a Dicembre la sera a Pian di Massiano c’è un clima tutt’altro che tropicale…

Per il Grifo, però, sopportiamo tutto…e probabilmente proprio di questo si approfitta chi stila i calendari in Lega.

«Almeno accompagnassero ‘sto “spezzatino” con du’ patate!».

Avv. Gian Luca Laurenzi