Vittoria col Frosinone gran regalo per un 25esimo

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La Brigata Ultrà pensa ai detenuti. Il gruppo del tifo organizzato perugino dona delle mascherine alla casa circondariale di Capanne

Vittoria col Frosinone gran regalo per un 25esimo. Coreografia nel pre-gara a celebrare un quarto di secolo della Brigata Ultrà. Grifo ai limiti della perfezione, nota negativa per la tifoseria ciociara

 

Avevamo fatto domande?

Volevamo risposte?

E risposte ci sono state…pure chiarissime!

Le migliori risposte possibili nel Calcio: quelle del terreno di gioco.

A proposito del terreno di gioco, da 10 giorni fa con la J.Stabia – quando il pallone rimbalzava come una “palla matta” e si alzavano nuvole di sabbia al calpestio – il manto erboso del Curi è apparso in nettissimo miglioramento, segno dell’ottimo lavoro si sta facendo nella Casa del Grifo.

Prima della disamina della gara, però, voglio fare tanti auguri per il quarto di secolo (25 anni) della Brigata Ultrà, che cade proprio questa settimana.

Un compleanno festeggiato nel miglior modo con la rotonda vittoria sul Frosinone e con una coreografia da brividi.

Un bandierone a coprire gran parte della Nord che riassumeva la storia dello storico Gruppo, su cui campeggiava il “mitico” pullman nero che tutti noi ricordiamo bene.

Tanti auguri freghi ed altri 25, 50, 100 così!

Ma torniamo al “tuesday night” a Pian di Massiano.

Tanto per iniziare con una battuta, qualcuno ieri in Tribuna commentava che non era per nulla una novità che Nesta perdesse al Curi…

In ogni caso se al mondo esistesse la perfezione, la gara di ieri sera ne sarebbe il fulgido esempio.

E pensare che per una disgraziata deviazione di Falasco (assolutamente incolpevole) su un tiro da fuori di Paganini – solo dopo 2 minuti – i ciociari erano passati inopinatamente in vantaggio, mettendo la gara dei Grifoni in salita.

Ma quello di martedì – seppur per la maggior parte fossero gli stessi a scendere in campo – non era affatto il Grifo della J.Stabia o di La Spezia.

Messo magnificamente in campo, con una condizione di forma fantastica, si è capito subito che la musica sarebbe stata diversa.

Un primo tempo letteralmente devastante che non è finito 4-1 per i nostri, solo per i miracoli dell’estremo difensore gialloblu Bardi.

Con i Grifoni che imperversavano nell’area avversaria, tant’è che i 2 rigori concessi dal Sig. Abbattista – anche rivisti più volte in TV – sono ineccepibili.

Ed anche le statistiche ci consegnano una gara che solo per le prodezze dei difensori gialloblu non ha visto terminare con una goleada biancorossa.

19 tiri per i Grifoni (contro gli 8 dei frusinati), con ben 9 dentro l’area ciociara segnano la supremazia de “l’albero di Natale” (4-3-2-1) disegnato da Oddo, con al vertice “Re” Iemmello con ben 6 gol in 5 gare, subito dietro al pisano Marconi con 8 reti nella classifica marcatori.

Sulle fasce le assi Rosi-Falzerano e Di Chiara-Bonaiuto entravano come un coltello caldo nella “caciotta” ciociara.

A centrocampo le pulite geometrie di Carraro ed il “lavoro sporco” di Dragomir contenevano e reimpostavano l’azione.

Ed anche l’innesto dell’irruento Kouan – stavolta finalmente senza penalità – è stato decisivo avendo messo al sicuro con l’ennesimo gol di testa il risultato.

In difesa – nonostante l’infortunio di Angella ed l’improvviso risentimento muscolare di Sgarbi – un Gyomber come sempre grintoso, ma finalmente anche concentrato, un Vicario attentissimo, ma soprattutto un fantastico Falasco nell’inedito ruolo di centrale, hanno completato la “partita perfetta”.

Ed anche il secondo tempo di contenimento – in cui il Grifo è passato al più coperto 4-4-2 – è stato senza sbavature.

La partita con il Frosinone – seppur consegnandoci 3 punti pesanti, preziosi, quanto graditi – soprattutto ci conferma che con la concentrazione, l’intensità e la grinta, questo Grifo può andare lontano.

Ci conferma che il Grifo di Oddo c’è.

Anche perché quando la panchina si è alzata per andarsi a riscaldare non si poteva non notare l’altissima qualità dei rincalzi biancorossi.

Ragazzi che sarebbero titolari nella maggior parte delle compagini della categoria.

Ragazzi che troveranno tanto spazio in una stagione lunghissima.

L’unica nota negativa è stato il comportamento dei tifosi ciociari, in occasione del grave infortunio che ha colpito il loro bravo portiere Bardi, il quale è stato costretto a lasciare il campo in ambulanza.

Mentre si prestavano i soccorsi all’estremo difensore gialloblu – rimasto esanime sull’erba per il violento scontro con Di Chiara – e mentre tutto lo stadio era con il fiato sospeso per le condizioni del portiere che è apparso subito grave, i tifosi frusinati, noncuranti delle condizioni del loro portiere, continuavano ad intonare cori contro di noi, come non fosse successo nulla.

Ma soprattutto, mentre Bardi usciva in barella tra gli applausi di tutto lo stadio – in primis la Nord – i ciociari continuavano nei loro insulti al Grifo, fregandosene del loro giocatore.

Ora: posso capire l’odio (spero solo sportivo) per l’avversario e la mancanza di sensibilità per una tifoseria (la nostra) che ogni volta che un’ambulanza entra al Curi, rivive bruttissimi ricordi.

Ma ciò che è veramente incomprensibile è la mancanza di sensibilità, di senso sportivo di solidarietà, quando l’infortunato è il tuo giocatore, il quale – fino ad allora – è stato pure il migliore in campo, salvandoti da una goleada.

Ad onta delle possibilità economiche della Società ciociara, del nuovo stadio, degli anni in serie A, delle ambizioni correnti, una tifoseria che si comporta così è inequivocabilmente e definitivamente da campionati dilettanti.

Avv. Gian Luca Laurenzi