A Legnago il Grifo fa un grosso passo indietro

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Con l'Ascoli una vittoria fondamentale in chiave salvezza. Tanti spunti positivi, ma ancora c'è da lavorare

Prestazione scadente e giocatori insufficienti: pari giusto. Addio sogni di promozione anche con i play-off, si pensi alla salvezza

 

Se neanche segnare di mano il gol della vittoria ad un quarto d’ora dalla fine, dopo essere stati sotto di un gol fino al 70′, è stato sufficiente al Perugia per vincere fuori casa contro l’ultima in classifica, vittoria che, comunque, oltre che immeritata, sarebbe stata anche vergognosa, visto il gol di braccio segnato da Sylla, con tanto di esultanza ingannevole, è chiaro ormai come le ambizioni del Perugia di tornare in Serie B, anche con i playoff, rischiano di tramontare dopo sole tredici giornate.

In pieno recupero, infatti, il Perugia ha pensato bene di subire il gol del definitivo due a due, in sospetto fuorigioco, addirittura su una punizione calciata vicino alla panchina veneta, mancata da tutti tranne che da Martic, a due metri dall’immobile Gemello. Il classico “gollonzo” che ha ristabilito la giusta parità e che sancisce, probabilmente, la fine dei sogni promozione del Perugia visti i distacchi abissali dalle posizioni che contano,  non solo dalla prima, attualmente il Pescara con quindici punti in più e una partita in meno dei grifoni, che va su direttamente.

Il distacco dalla seconda, la Torres, infatti, è di quattordici punti, quello dalla terza, la Ternana, è salito a dodici nonostante i due punti di penalizzazione inflitti ai rossoverdi, mentre quello dalla quarta, l’Entella è di dieci punti. E fin qui parliamo delle posizioni migliori in ottica playoff, ma anche il distacco dal quinto posto dell’Arezzo è di ben nove lunghezze, mentre è di otto quello dal sesto e dal settimo posto dove troviamo appaiati Campobasso e Vis Pesaro, le ultime due posizioni dei playoff che ti garantiscono di giocare in gara unica in casa, almeno le prime due gare il sesto e, solo la prima il settimo.

Entrare nei playoff con l’ottavo posto, attualmente del Gubbio, quattro lunghezze avanti ai grifoni, o con il nono e il decimo posto, che attualmente vede appaiati, tre punti avanti al Perugia, Pianese Rimini e Carpi, le uniche posizioni ancora alla portata, significherebbe avviarsi soltanto ad una brevissima “comparsata” visto l’obbligo di vincere, sia al primo che al secondo turno, l’unica partita secca, da disputare sul campo di squadre che sono arrivate prima di te in classifica.

Siamo esagerati? Non lo crediamo perchè a Legnago la prestazione molto scadente offerta dalla squadra contro un avversario modestissimo, che non aveva mai pareggiato e che aveva perso dieci delle dodici gare  precedenti, ha fatto registrare un grosso passo indietro sul piano del gioco, con i cosiddetti esperti, Matos, Ricci e Bartolomei, assolutamente insufficienti, al pari della coppia centrale di difesa e, ancora una volta, del portiere Gemello, apparso poco reattivo sul primo gol, subito con un tiro da oltre trenta metri e imbambolato sul secondo, con il solo Montevago all’altezza mentre Sylla, per come vediamo noi il calcio, meriterebbe la squalifica per quello che ha fatto.

Per arrivare almeno sesti occorrerebbe arrivare almeno a 62 punti, oggi la media punti delle seste sarebbe di oltre 64 ma un pochino calerà, per cui il Perugia dovrebbe fare 48 punti in 25 partite, ad una media di quasi due punti a partita, improponibile per questa squadra. Molto meglio a questo punto pensare a salvarci direttamente perchè la classifica dice che il Perugia, dodicesimo con il Pineto, vanta solo tre punti di vantaggio sulla quintultima, il Sestri Levante, mentre sono quattro quelli sulla quartultima e la terzultima, l’Ascoli e il Milan Futuro.

Non ci meravigliano neanche le scelte tecniche e l’andamento del nuovo tecnico Zauli che, nella sua carriera, dove ha vinto solo un campionato giovanile ad Empoli e nessuno professionistico, ha dimostrato di essere più un allenatore da piazzamenti o da salvezze che non da vittorie dei campionati per cui può magari garantire una salvezza tranquilla ma molto difficilmente, visto anche il gap di distacco che ha ereditato da Formisano, un salto di categoria.

In tutto questo domenica c’è il derby contro la lanciata Ternana, sul campo seconda forza del campionato, ma che al “Curi” sarà priva, sicuramente del centravanti Cianci, squalificato e forse anche dell’altro capocannoniere del campionato, insieme proprio a Cianci e a Fischnaller della Torres,  Cicerelli, uscito per infortunio contro la Spal. Un vantaggio non da poco anche se il gap tra le due squadre, sia tecnico che di punti appare notevole.

Ma il derby, si sa, sfugge ad ogni pronostico perché è una gara talmente “sui generis” che spesso queste distanze si appiattiscono. Dall’alto della sua esperienza ci auguriamo che mister Zauli sia veramente in grado di appiattire queste differenze e che il Perugia possa disputare un gran derby e magari vincerlo, altrimenti….

Danilo Tedeschini