La numero 11 racconta il momento delle Black Angels: “Fatica e sacrificio, nessuna si tira indietro. Muro difesa come marchio distintivo, sul cambio palla c’è da lavorare”
La Bartoccini MC Restauri riprende i lavori martedì 17 settembre dopo due giornate di riposo consecutive concesse da coach Giovi. Le ragazze, in mattinata, sono tornate in palestra alla Anytime Fitness di via Settevalli per una seduta in sala pesi. Poi, nel pomeriggio (ore 18.00), tutte di nuovo al Palabarton per un allenamento a porte aperte.
Questa è la settimana che accompagnerà le Black Angels al torneo di Imola di sabato 21 e domenica 22 settembre: al quadrangolare, che si disputerà al PalaRuggi, parteciperanno anche Cuneo e Talmassons, oltre alle padrone di casa della Clai Imola.
Sarà un bel test per capire i progressi di Sirressi e compagne e gli aspetti invece da curare in queste ultime settimane di preparazione. Di sicuro l’impegno non manca come racconta la centrale Benedetta Bartolini:
“Stiamo lavorando duramente, tutte le ragazze hanno grande predisposizione al sacrifico – racconta la numero 11 –. Ci stiamo veramente impegnando al massimo, nessuna esclusa. Il gruppo è già particolarmente unito, si sente che tra di noi c’è già grande coesione. Diciamo che in un certo senso percepisco le stesse identiche sensazioni che avevo l’anno scorso. La solidità del gruppo è stata la nostra forza nella passata stagione e sono sicura che lo sarà anche quest’anno. Gryka e Cekulaev? Le mie compagne di reparto si stanno ambientando. Anche se ancora non parlano italiano riusciamo a capirci senza problemi”.
Bartolini traccia anche un bilancio dei primi allenamenti congiunti:
“I test con Roma e Scandicci hanno evidenziato che c’è ancora da migliorare il cambio palla. Abbiamo fatto vedere sicuramente ottime cose, ma questo è un aspetto sul quale ancora abbiamo lavorato poco. Sono però sicura che col tempo faremo un buon cambio palla. Invece, da centrale, spero che il nostro muro difesa possa essere un marchio distintivo. Non far cadere i palloni significa far innervosire le avversarie e questo sarebbe importante. In generale Giovi, dopo gli ultimi test, ci ha detto che non dobbiamo rimanere mentalmente fossilizzate sugli errori che commettiamo, ma metterceli alle spalle e pensare all’azione successiva, perché noi le cose le sappiamo fare e anche bene”.
Tra una seduta e l’altra il tempo vola. Ecco che alla prima di campionato del 6 ottobre mancano poco più di due settimane. Si inizia a respirare una certa adrenalina per l’esordio con Bergamo del 6 ottobre?
“Sì, assolutamente. La cominciamo a sentire e a respirare. Giovi, a inizio preparazione, ci aveva detto che la partenza del campionato sarebbe arrivata molto presto. E così sembra essere”.