Ciciretti “spedisce” Alvini negli Inferi, la Cremonese consolida il primo posto

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Ennesima debacle casalinga per il Perugia del tecnico toscano, Como corsaro. Grigiorossi ok a Ferrara, c'è la candidatura per la promozione diretta

Ennesima debacle casalinga per il Perugia del tecnico toscano, Como corsaro. Grigiorossi ok a Ferrara, c’è la candidatura per la promozione diretta

 

Paradiso

10 – Amato Ciciretti

Un gol da cineteca di uno dei talenti inespressi, per sua colpa, del calcio italiano, Amato Ciciretti, consente al Como di espugnare il “Curi”, con i lariani che superano uno a zero il Perugia. L’uno, due destro-sinistro con cui si alza il pallone per poi fiondarlo al volo, di collo destro, alle spalle di Chichizola è degno della sua enorme classe, purtroppo a lungo offuscata dalla sua discontinuità e dal suo bizzarro carattere. Mister Gattuso ringrazia, con il Como virtualmente salvo col suo dodicesimo posto dietro la Ternana, che condivide con i lariani quota quarantuno. Croce e delizia!

9 – Cremonese

Implacabile Cremonese. Con un gol per tempo, di Ciofani su rigore in apertura di gara e del gioiellino Zanimacchia nella ripresa, i grigiorossi espugnano il “Mazza” di Ferrara e consolidano il loro primo posto in graduatoria con cinquantanove punti. La squadra di Mister Pecchia, con il successo sulla Spal, pone la sua forte candidatura alla promozione diretta.

8  Ternana, Frosinone e Vicenza

Netto successo casalingo della Ternana per tre a zero sull’Alessandria. Le reti di Celli, Mazzocchi e Martella regalano tre punti importanti alla squadra di mister Lucarelli, ormai praticamente certa della salvezza grazie ai ben sedici punti di vantaggio proprio sull’Alessandria, quintultima, a sette giornate dalla fine.

Immediato riscatto del Frosinone, che batte in maniera inequivocabile per due a zero il Benevento nello scontro diretto dello “Stirpe”, l’identico punteggio con il quale i ciociari erano stati inopinatamente sconfitti a Crotone dalla penultima, solo quattro giorni prima. Il rigore di Ricci nel primo tempo e l’autorete di Vogliacco nella ripresa rilanciano il Frosinone al settimo posto, con gli stessi cinquantuno punti del Benevento, che gli è però davanti dovendo recuperare una partita.

Il Vicenza batte due a zero l’Ascoli al “Menti”, segnando due reti negli ultimi cinque minuti di gioco e, approfittando delle concomitanti sconfitte di tutte le avversarie, ritorna prepotentemente in lotta, per il playout, anche col vantaggio, visto che il quintultimo posto dell’Alessandria dista adesso solo una lunghezza dal quartultimo del Vicenza, determinato dalla migliore differenza reti rispetto al Cosenza, che condivide con i lanieri quota ventiquattro.

7 – Pisa, Monza, Reggina

Riscatto del Pisa che, dopo la sconfitta subita ad Ascoli, batte di misura, in casa, il Cittadella. A decidere la contesa il solito gol di Torregrossa, il sesto da quando è approdato a Pisa a girone di ritorno iniziato. Toscani nuovamente secondi con i loro cinquantotto punti.

Vittoria sudatissima del Monza che riesce ad avere la meglio sul Crotone, all’“U-Power Stadium”, solo al novantacinquesimo grazie alla pennellata del subentrato Barberis. Tre punti di platino per la squadra di mister Stroppa, che vola al terzo posto solitario con cinquantasette punti.

Torna al successo la Reggina, che fa suo l’equilibrato derby del “Granillo” superando uno a zero il Cosenza. A decidere il derby il rigore trasformato da Folorunsho nel primo tempo. Reggina saldamente in undicesima posizione a quota quarantatré.

Purgatorio       

6 – Lecce e Pordenone   

Quarto pari consecutivo per il Lecce, stavolta, senza reti, al “Tardini” contro il Parma. Il punto conquistato non è sufficiente ai salentini, che non stanno decisamente attraversando un periodo brillante, per rimanere in zona promozione diretta, con la squadra di mister Baroni che scivola addirittura al quarto posto, a quota cinquantasei.

Nonostante la retrocessione in C, alla quale manca solo il timbro della matematica, il Pordenone continua a disputare buone gare come quella pareggiata ieri al “Teghil” contro il Brescia. Cambiaghi pareggia già nel primo tempo il vantaggio bresciano e, proprio nel recupero della prima frazione, i ramarri sprecano addirittura il rigore del possibile vantaggio con Lovisa, il cui tiro è parato da Joronen. Pordenone che sale a quota quattordici pur rimanendo, staccato, all’ultimo posto.

5 – Parma e Brescia 

Il Parma ci prova ma non riesce ad avere la meglio sul Lecce nella gara del “Tardini” e deve accontentarsi dell’ennesimo pari interno, l’ottavo in sedici gare, il quindicesimo in assoluto, un record, stavolta per zero a zero. Parma quattordicesimo a quota trentanove.

La deludente prova del Brescia, che pareggia uno a uno al “Teghil” di Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone, fanalino di coda, equivale ad una sconfitta, tra l’altro evitata dal portiere delle rondinelle Joronen che para un calcio di rigore. Brescia che scivola addirittura al quinto posto con i suoi cinquantuno punti e che potrebbe essere addirittura agganciata e superata per la differenza reti anche dal Benevento in caso di successo sannita nel recupero di Cosenza. Proprio per questo l’ombra di Liverani incombe sulla panchina di Pippo Inzaghi.

Inferno         

4 – Crotone, Cosenza e Cittadella   

Immeritate sconfitte di misura, entrambe per uno a zero, per il Crotone, amaramente battuto a Monza in pieno recupero, quando stava ormai pregustando la gioia per il punto prezioso e per il Cosenza, sconfitto nel derby del “Granillo”, nel quale due legni clamorosi gli hanno negato la gioia del pareggio. Crotone sempre penultimo a quota diciannove e Cosenza pericolosamente scivolato al terzultimo posto.

Il Cittadella non ce la fa ad uscire indenne dalla difficile trasferta di Pisa. La squadra di mister Gorini non gioca una brutta gara ma la rete del rapace Torregrossa, al tramonto della prima frazione, condanna alla sconfitta la squadra veneta, rimasta ferma al decimo posto con i suoi quarantaquattro punti.

3 – Benevento e Ascoli

Bruttissima prestazione del Benevento, meritatamente battuto due a zero dal Frosinone allo “Stirpe”. Prestazione abulica quella della squadra di mister Caserta, che non riesce a trovare quella continuità di prestazioni per poter fare il salto di qualità in classifica.

Quando pensava di aver ormai conquistato un prezioso pareggio, l’Ascoli subisce l’uno-due del Vicenza negli ultimi cinque minuti di gara e torna a mani vuote dal “Menti”. Per fortuna degli ascolani la sconfitta casalinga del Perugia lascia la squadra di mister Sottil all’ottavo posto a quota quarantanove, sempre con tre lunghezze di vantaggio sui grifoni.

2 – Alessandria

Terza sconfitta consecutiva per l’Alessandria, stavolta al “Liberati”  contro la Ternana, con l’identico risultato di tre a zero subito quattro giorni prima in casa dal Monza e una settimana prima a Frosinone. I grigi, sempre quintultimi a quota venticinque, non vincono da dodici gare e la panchina di Moreno Longo è fortemente a rischio.

1 – Spal

Ancora una sconfitta in casa per la Spal, dopo quella subita sette giorni prima ad opera dell’Ascoli, la settima di questo tribolato campionato. Stavolta a violare meritatamente il “Mazza” è la capolista Cremonese che con una rete per tempo fa sua la gara. Per la squadra di mister Venturato l’unica nota positiva arriva dagli altri campi, visto che Cosenza e Alessandria hanno perso entrambe per cui la Spal, sempre sestultima con trentadue punti, nonostante l’ennesima battuta d’arresto casalinga, conserva il rassicurante vantaggio di sette lunghezze sulla zona bollente.

0 – Massimiliano Alvini 

Il Perugia, che aveva a disposizione due gare casalinghe non difficilissime per dare l’assalto alla vicina zona preliminare, dopo il pari di mercoledì contro la Spal perde, sempre al “Curi”, contro il Como, riuscendo nella non facile impresa di gettare al vento altri cinque punti in soli quattro giorni nelle due gare in casa. Lo “score” casalingo della squadra di mister Alvini, solo diciannove punti in sedici gare, è ancor più il peggiore dei ventiquattro campionati di B disputati dei grifoni e il tecnico di Fucecchio è il primo responsabile di questo record negativo che offusca quanto di buono fatto, all’inverso, in trasferta, pregiudicando la classifica del Perugia, sempre nono con quarantasei punti e ancora fuori dalla zona preliminare, con il suo ritardo dall’ottavo posto salito a tre lunghezze. Che qualcuno faccia ritrovare ad Alvini le chiavi del “Curi”, ormai smarrite da tempo.

Dan.Te.