Un pomeriggio di emozioni e amarcord con i tanti ex giocatori del Perugia che si sono sfidati davanti a 7mila tifosi
Quasi 7.000 cuori biancorossi hanno gremito gli spalti, regalando una cornice degna di un’occasione tanto speciale come quella della celebrazione dei 120 anni di storia. Spettacolare la coreografia prepartita, con un gigantesco telone raffigurante il Grifo steso sulla Curva Nord, fumogeni biancorossi a colorare l’aria e un entusiasmo palpabile in ogni angolo dello stadio.
A guidare le due formazioni, due nomi che evocano subito ricordi indelebili: Serse Cosmi e Walter Novellino, coadiuvati da altri volti simbolici della panchina perugina come Giovanni Galeone, Andrea Camplone e Pierfrancesco Battistini.
In campo, uno spettacolo nel segno della memoria e della passione: Marco Negri, Giovanni Cornacchini, Federico Giunti, Michele Tardioli, Graziano Vinti, Angelo Di Livio, Fabrizio Ravanelli, Claudio Fermanelli, Domenico Pasquale Rocco, Andrea Cottini, Emiliano Frediani, Giampiero Clemente, Gianluca Comotto, Marco Moscati, Lamberto Boranga, Carlo Valentini, Zisis Vryzas, Fabio Bazzani, Sandro Tovalieri… e tanti altri ancora. Un elenco lunghissimo, e lasciar fuori qualcuno è quasi un torto: ognuno di loro ha rappresentato un pezzo di storia del Perugia.
Il campo ha regalato anche qualche lampo di classe: la squadra in maglia rossa ha battuto quella in maglia bianca 4-2, ma il risultato è stato soltanto un dettaglio, un contorno ad una giornata che è andata ben oltre il calcio giocato.
Commovente e toccante la scelta della società di invitare i familiari e i figli delle glorie che non ci sono più, perché nessuno venga dimenticato in questo lungo viaggio iniziato nel 1905.
Tra i momenti più emozionanti, la presenza in campo di Renatino Curi, figlio del compianto Renato Curi, la cui tragica scomparsa è diventata leggenda e simbolo eterno del Perugia Calcio. Vederlo indossare la maglia del Grifo è stato un abbraccio collettivo con la storia, un modo per tenerla viva e trasmetterla alle nuove generazioni.
A coronare la festa, le parole piene di emozione del Grifo Presidente Javier Faroni:
“Grazie per la vostra presenza e grazie a tutte le leggende che sono venute a questa festa. Grazie ai tifosi per il vostro attaccamento a questo club. Stiamo lavorando duro tutti i giorni per riportare il Perugia dove merita. In Argentina diciamo spesso una frase italiana, “piano piano”, ma sappiamo dove vogliamo arrivare. Vogliamo riportare il Grifo tra le prime squadre in Italia. Con voi, tifosi, possiamo farlo. Grazie di cuore”.
Un discorso accolto da un lungo applauso, che ha dato voce alla speranza e al desiderio comune: rivedere presto il Grifo volare alto, in Serie B e oltre.
Il pomeriggio è stato reso ancora più speciale dalla conduzione brillante di Francesco Bircolotti e Roberto Malvagia, storici speaker e volti noti dell’ambiente perugino. Presenti anche numerosi dirigenti, ex collaboratori, figure che in silenzio hanno contribuito al percorso della società in questi 120 anni.
È stata una giornata di nostalgia benevola, di abbracci tra generazioni, di occhi lucidi e cuori fieri. Ma anche una spinta per il futuro: i tifosi ora attendono con impazienza la costruzione di una squadra competitiva, che possa riportare il Perugia dove merita.
Perché la storia, oggi celebrata, chiede di essere onorata anche domani. E il popolo del Grifo è pronto a farlo, ancora una volta.
Nicolò Brillo