La partita vista dal tifoso: Perugia-Bari

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La Curva Nord sostiene la squadra:
 

Non ci voleva proprio. Alla fine non ce la siamo meritata: la sconfitta contro il Bari nella prima gara casalinga della nuova stagione è un brusco risveglio per il tifoso perugino dopo i segnali più che incoraggianti forniti dai ragazzi di Bucchi a Cesena. Ma andiamo per gradi, perchè alla fine non è tutto da buttare.

No Guberti, no party Che la sfida contro il Bari non fosse iniziata sotto i migliori auspici lo si era capito già dall’annuncio delle formazioni: nel Perugia non c’è il match-winner di Cesena. Stefano Guberti si è infatti fermato nel riscaldamento per un problema muscolare. Gli spettri dei tanti infortuni della passata stagione tornano ad attanagliare la mente di qualcuno. Al posto di Guberti gioca Bonaiuto. Da segnalare i pesantissimi fischi della Nord all’indirizzo di mister Stellone, ora a Bari dopo il ciclo vincente a Frosinone. Usando un eufemismo, diciamo che non c’è proprio un gran feeling fra l’allenatore ospite ed i tifosi perugini. Circa 300 tifosi baresi nel settore ospiti.

Primo tempo Dopo il “giuramento di lealtà e correttezza” voluto dalla Lega in tutti i campi di B e pronunciato per l’occasione da capitan Del Prete, l’arbitro dà l’inizio alle danze. I primi 35 minuti circa sembrano un perfetto sequel della gara di Cesena: la Nord canta unanime ed accompagna un buon Perugia che mette più di una volta in apprenzione i galletti baresi.

Il calo La gara, dopo un finale di primo tempo avaro di grandi emozioni, si incanala su un binario diverso: nella ripresa i Grifoni appaiono, a detta di tutti, molto più appannati ed impacciati. Il Bari piano piano prende coraggio e fa fenire davvero i brividi a tutti i supporter del Grifo con una rovesciata di Maniero che si perde di poco a lato. “Impacchettiamo questo 0-0 e torniamo a casa” esclama qualcuno. La sensazione è infatti che nemmeno gli ingressi di Zebli, Di Carmine e Da Silva siano stati in grado di garantire maggiore brillantezzo in fase offensiva. Ma la beffa è dietro l’angolo, proprio in pieno recupero.

Serata no Il Perugia prova l’arrembaggio ma non riesce a produrre nulla di concreto nonostante una Nord sempre più infuocata subito pronta ad animare i suoi beniamini. Ci si prepara ad uno 0-0, forse risultato più giusto, ma ovviamente il calcio riesce sempre a stupirci, spesso negativamente: Del Prete è costretto ad improvvisarsi pallavolista per opporsi ad una conclusione ravvicinata a botta sicura che sarebbe praticamente entrata in rete. Rigore ed espulsione sono la conseguenza di un sabato sera assolutamente amaro. Rosati non riesce nel miracolo invocato dai tifosi perugini e Maniero fa scoppiare di gioia il settore ospiti. La gara termina con una mezza rissa che scaturisce la rabbia di Volta e della Curva Nord. Triplice fischio e tutti amaramente a casa. La squadra a fine partita viene comunque supportata e spronata a guardare avanti: la sensazione è che i “curvaioli” ed il resto dello stadio abbiano capito che Bucchi, nonostante il fatto che abbia mostrato un’idea di calcio più che buona, abbia bisogno di supporto e sostegno visto la sua giovane età e la sua prima esperienza in una panchina di serie B.

Nicolò Brillo