Marino: “Non cambiamo in base all’avversario”

 

Il tecnico ciociaro Pasquale Marino nella conferenza stampa di vigila del match di sabato 1 ottobre 2016 alle ore 15 allo stadio “Matusa” di Frosinone contro il Perugia.

“Dobbiamo trasformare la rabbia di Verona in una rabbia agonistica, che ci faccia arrivare alla vittoria. La sconfitta di Verona brucia molto, soprattutto per eventi ‘strani’ a noi sfavorevoli: dobbiamo andare avanti. Non mi ha fatto piacere vedere i giocatori dopo la partita amareggiati, talmente arrabbiati che avrebbero voluto giocare subito la partita successiva. Questo ci fa ben sperare e, anche dal punto di vista del lavoro, questa appena passata è stata una settimana molto buona. Hanno lavorato tutti in maniera intensa e siamo pronti ad affrontare un’altra partita difficile contro un avversario in gamba”.

A livello di modulo, vista la solidità difensiva trovata nelle ultime partite e data l’abilità tattica dell’avversario, cambierà qualcosa?

“Il ‘problema’ difensivo non è dato dal modulo o dagli uomini, è un problema di automatismi. Il cambio di modulo non è la nostra arma migliore, anzi: tante volte abbiamo cambiato e molte di queste non si è rivelata una scelta giusta. Il cambio di modulo, se avverrà, non è dettato dall’avversario ma è sempre in funzione alle nostre caratteristiche di gioco. Le partite comunque non si vincono né con i numeri né con gli schemi di gioco, ma con l’intensità, con la mentalità e con l’aspetto propositivo del gioco”.

In base al modulo del Perugia che ha giocato quasi sempre con un 4-3-3, può influire la scelta negli uomini nello scacchiere di gioco?

“Non cambiamo in base all’avversario, ma cerchiamo sempre di stare bene in campo e se gli avversari cambiano il loro atteggiamento tattico non è sempre detto di dover cambiare a nostra volta. Noi sappiamo che il Perugia può giocare in diversi modi, ma io credo che giocheranno con il 4-3-3 come hanno sempre fatto”.

Il centrocampo, viste alcune assenze, potrebbe essere il ruolo in cui il Frosinone potrebbe presentare maggior cambiamenti?

“Il modulo tattico delle squadre avversarie non deve incidere, poi in base al modulo tattico presenteremo trame di gioco differenti. Il dubbio può essere suggerito dal fatto che ho molte alternative a centrocampo”.

Vedendo la classifica, i punti fatti fin’ora, si ritiene soddisfatto del cammino intrapreso dal “suo” Frosinone, oppure si poteva fare qualcosa in più?

“A livello numerico rimpiango solamente i punti che abbiamo perso contro il Pisa, partita in cui abbiamo avuto molte palle gol che non siamo però riusciti a sfruttare. Con il Verona invece, per quello che è stato, sicuramente potevamo sperare in un risultato positivo ma purtroppo non è stato così: magari se non ti davano quel rigore al 20’… Alla nostra classifica manca un paio di punti, questo è il mio bilancio per ora”.

Sulla formazione mister Marino è chiaro.

“Rispetto troppo i giocatori e ritengo inutile dare la formazione solo poche ore prima di scendere in campo. Come mia abitudine, ma come credo della maggior parte degli allenatori, prima di salire in pullman per andare allo stadio rifletto con i giocatori sul lavoro svolto in settimana e do le ultime direttive sulla formazione. Solo con l’Udinese, quando ho avuto la fortuna di disputare una decina di gare in Coppa Uefa, mi è capitato di dover dare la formazione anche un giorno prima della gara: ma non per mia volontà”.

Andrea Profidia