Perugia: il pagellone di fine stagione

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Chichizola riceve il voto più alto, ma comunque bravi tutti. Raramente così poche insufficienze

Chichizola riceve il voto più alto, ma comunque bravi tutti. Raramente così poche insufficienze

 

Si chiude la stagione del Perugia Calcio e come di consueto arriva il nostro pagellone di fine anno. La classe biancorossa può stare tranquilla, nessuno ha sfigurato.

PORTIERI

CHICHIZOLA 10
Cosa dire della sua stagione? E’ davvero difficile trovare anche una sola imperfezione. Decisivo in almeno il 70 % delle partite. Con le sue straordinarie parate e uscite in presa alta ha regalato punti importantissimi ai suoi compagni. Santopadre e Giannitti hanno dichiarato che il ragazzo ha un altro anno di contratto col Perugia. Per sicurezza legatelo ai cancelli di Pian di Massiano, sia mai che questa estate qualcuno voglia portarcelo via…

FULIGNATI sv

ZACCAGNO sv

MORO sv

MEGYERI sv

DIFENSORI

ANGELLA 7,5: Girone di andata sicuramente migliore di quello di ritorno, ma il 7,5 è comunque ampiamente meritato. Nella prima metà di stagione guida da vero leader la difesa biancorossa, mentre nella seconda arrivano un paio di infortuni che creano anche qualche difficoltà al momento del rientro. Chiude il proprio campionato anzitempo per un’operazione al ginocchio.

SGARBI 7,5: Cresce in maniera esponenziale durante l’arco di tutta la stagione. Parte come ‘outsider’ della difesa e termina come pilastro inamovibile. La presenza di compagni di reparto bravi ed esperti come Angella, Dell’Orco e Rosi sicuramente gli ha giovato. E sembra anche trovarsi particolarmente a suo agio come centrale di destra della difesa a tre. Un gol all’attivo, a Parma contro Buffon.

DELL’ORCO 8: Una delle note più liete del campionato del Grifo. Difensore moderno: sulla sinistra aiuta spesso il terzino con sovrapposizioni precise e puntuali, senza chiaramente dimenticarsi di annullare gli attaccanti di turno con marcature importanti e anticipi tempestivi. Avete presente il “giochino” con cui si diletta il noto giornalista e cronista sportivo Fabio Caressa in cui compara i giocatori in base a più caratteristiche? Ecco, lui è bravo in tecnica, passaggio e quant’altro… ma il fisico non sempre lo supporta. Spesso è costretto a stringere i denti per una condizione non proprio al top.

CURADO 7,5
Quando Angella non c’è, i Curado ballano. A parte gli scherzi, nel girone di ritorno è lui il vero leader della difesa di Alvini. Forse stilisticamente meno impattante di Angella, ma fa assaggiare agli attaccanti di turno tutta la sua “garra” argentina. Anche lui va confermato, senza se e senza ma.

ZANANDREA 6,5
Tappa i buchi ogni volta che c’è bisogno. A volte fa cose molto buone, altre un po’ meno. Ma considerando che era un esordiente per le categoria, il 6,5 ci sta tutto.

ROSI 6,5
L’inizio di campionato è scoppiettante, poi, complice qualche problema fisico e soprattutto la crescita di Sgarbi, finisce spesso in panchina. Da serio professionista qual è, si mette a disposizione di tecnico e squadra e aiuta come può.

FERRARINI 6,5
“…nel girone di ritorno sarebbe lecito aspettarsi un cambio di marcia visto che comunque parliamo di un ragazzo nel giro dell’Under 21 italiana…”. Questo scrivevamo sul suo conto a inizio gennaio. Tutto sommato un percorso di crescita si è visto. Poi, il gol più importante della stagione, quello contro il Monza che consegna al Grifo il preliminare play-off, porta la sua firma. Certo, ne deve mangiare ancora di pastasciutta, ma è anche fisiologico che sia così.

LISI 6 +
Fase pre-campionato e inizio stagione al top, proseguo del girone d’andata sufficiente e ritorno in cui si alterna spesso al nuovo arrivato Beghetto. La sensazione è che, con il progredire del campionato, i suoi 33 anni si siano fatti sentire. Per carità, nulla gli si può rimproverare sotto il profilo dell’impegno e della professionalità, ma non sempre è in grado di garantire quell’apporto che il collega Beghetto fornisce con più continuità sulla fascia mancina.

RIGHETTI 6
Il giovanissimo esterno perugino si distingue positivamente nelle poche occasioni in cui viene mandato in campo. Lascia il Perugia a gennaio per andare a giocare con più continuità al Gubbio in serie C. E dalla città dei Ceri ci sono arrivate buone referenze…

BEGHETTO 7
Il suo arrivo nel mercato invernale è una manna dal cielo. L’alternanza con Lisi è stato un fattore importante per Alvini, viste anche le tante gare giocate ogni 3/4 giorni. La sua tecnica è sopraffina e ricorda in parte quella di papà Massimo. Dai suoi cross arrivano tante azioni pericolose. Forse qualche piccola carenza arriva in fase difensiva, ma non ci possiamo lamentare.

CENTROCAMPISTI

BURRAI 7,5
Stagione di alto spessore. Una volta pienamente integrato negli schemi di Alvini, prende la squadra in mano e dirige la musica. A Reggio Calabria tiene anche una lezione su come tirare i calci di punizione. Professore.

GHION 6
Poco utilizzato nel girone di andata, forse ancora meno in quello di ritorno. Il 6 è un voto sulla fiducia in vista della prossima stagione in cui dovrebbe vestire (il condizionale è sempre d’obbligo) ancora biancorosso.

VANBALEGHEM 6 – 
La tecnica non è il suo forte, ma con senso della posizione e grande concentrazione mette una pezza ogni volta che ce n’è bisogno. A Terni diventa “famoso” per il tocco di mano in area di rigore che Guida, arbitro internazionale, giudica come non falloso. Poi a gennaio rescinde e saluta tutti dopo un anno e mezzo di militanza nel capoluogo umbro.

SEGRE 7,5
Con lui si alza sensibilmente il livello della mediana. Mostra sempre grande dinamismo e un buon equilibrio tra fase di possesso e non possesso. Cosa manca per il definitivo salto di qualità? Qualche gol in più. Una sola rete, a Vicenza, è troppo poco per un giocatore dalle sue qualità. Giannitti farebbe comunque bene a riprendere in fretta i contatti col Torino per una conferma del classe ’97.

KOUAN 6,5
Le troppe sciocche espulsioni rimediate durante l’arco della stagione vanificano un 7 pieno. Tra mediana e trequarti fornisce quasi sempre un importante contributo. Unico tra i centrocampisti ad avere il senso del gol con i suoi straordinari tempi di inserimento.

SANTORO 6,5
Dopo una prima metà di stagione in cui si dedica ad un lento ma costante adattamento, trova una sua dimensione dietro le punte. Il suo rendimento, seppur buono, rimane comunque altalenante. Per adesso il 6,5 va più che bene, anche se, va detto, avrebbe segnato il gol del passaggio del preliminare al 90esimo… Fourneau guastafeste!

FALZERANO 6,5
Grinta, sacrificio e spirito di abnegazione per colmare il gap fisico e talvolta anche tecnico con gli avversari. Alterna buonissime prove ad altre sicuramente rivedibili. Non possiede il cambio di passo e la falcata tipica di un uomo di fascia, ma tatticamente riesce ad immergersi alla grande nel ruolo che Alvini gli cuce.

D’URSO 6,5
Perla del mercato di riparazione. Viene utilizzato col contagocce da Alvini, ma quando va in campo dà sempre l’idea di possedere una gran bagaglio tecnico. Il gol di tacco a Cosenza e l’assist illuminante per Ferrarini nell’ultima col Monza ne sono un chiaro esempio. Ad avercene di giocatori come lui!

SOUNAS sv

MURGIA sv

GYABUAA sv

ATTACCANTI

CARRETTA 6 –
La sua stagione non è stata sufficiente, ma beneficia del rendimento della squadra complessivamente positivo. Dopo il rientro dall’infortunio patito con la Reggina diventa stabilmente una seconda scelta, ma non riesce a sfruttare le chance concesse. Inutile negarlo, da lui ci si aspettava qualcosa in più.

MATOS 6,5
Di sicuro non un goleador, ma si dimostra un ottimo partner per l’attaccante di turno, che sia De Luca o Olivieri. Quando è in giornata è una spina nel fianco per le difese avversarie. Chiude la stagione con 4 reti e 4 assist. Il suo gol nei supplementari col Brescia rimarrà, purtroppo, l’emblema di un “vorrei ma non posso”.

MURANO 5,5
Apre il campionato con una rete pesantissima a Pordenone, poi finisce pian piano nel dimenticatoio per essere poi utilizzato col contagocce. Nelle sporadiche apparizioni non si distingue positivamente. A gennaio fa ‘bye bye’ e va all’Avellino.

DE LUCA 6,5
Il giudizio fino al mese di febbraio sarebbe stato ampiamente positivo e sarebbe potuto arrivare anche un 7. Tuttavia, il digiuno durato dall’1 marzo fino al termine della stagione, unito a qualche gara completamente sbagliata (quella casalinga con la Spal è indicativa in tal senso), fanno si che non arriva a più di un 6,5. Comunque da lodare per lo spirito battagliero e per il grande “mazzo” che si fa durante tutto l’anno a causa dell’assenza di un vero sostituto.

OLIVIERI 6,5
Arrivato con le non certo positive referenze dei tifosi leccesi, si dimostra subito voglioso di riscatto. Non un attaccante fisico, ma un elemento rapido e discretamente tecnico, bravo ad andare alla ricerca della profondità. I 4 pesanti gol messi a segno con la maglia del Grifo gli permettono di andare oltre la sufficienza. Certo, i bomber di peso sono altri… Comunque vola “buitre”!

MANNEH sv

BIANCHIMANO sv

ALLENATORE & SOCIETA’ 

ALVINI 6,5
I complimenti per l’ottimo finale di stagione, aldilà dell’esito della gara di Brescia, arrivano da chi spesso lo ha criticato per alcune scelte su come improntare lo spirito della squadra, troppo spesso guardingo e pragmatico soprattutto nelle partite casalinghe. Contro Monza e Brescia fa spiegare le ali al Grifo: centra così un insperato ottavo posto e per poco non va vicino all’impresa. Questo è il Perugia che vogliamo vedere nella prossima annata, compatibilmente col materiale che la società sarà in grado di fornirgli. Bella l’empatia che si è andata a creare tra l’allenatore di Fucecchio e il pubblico perugino.

SOCIETA’ 6,5
Ottimi gli arrivi di Chichizola, Dell’Orco e Segre in estate, bene i puntellamenti di gennaio, in controtendenza col passato. Costruisce una squadra equilibrata e di livello cui manca però un vero attaccante di peso in grado di segnare nei momenti topici del campionato. L’obiettivo della salvezza è forse troppo poco per un gruppo come quello biancorosso che, infatti, nonostante qualche difficoltà, centra il preliminare play-off all’ultimo tuffo. Per quest’anno va bene così, ma nell’estate che verrà servirà un ‘upgrade’. Inutile girarci intorno, la piazza non si accontenterà di una semplice salvezza o di partecipare a un turno preliminare. La piazza ha grande ambizione, lo dimostrano i mille splendidi tifosi arrivati fino a Brescia.

MEDIA VOTO COMPLESSIVA: 6,8

Nicolò Brillo