Santopadre: “Alvini scelta giusta, Caserta umanamente mi ha tradito”

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Il dirigente del club ligure:
 

Torna a parlare attraverso una conferenza stampa il Presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre.

“Era doveroso che io parlassi – ha subito dichiarato il massimo dirigente biancorosso – serve per ricominciare un cammino che si era interrotto in maniera sorprendente e non preventivata che ha causato dolore. Spero che ciò che mi è accaduto mi serva: le vittorie e le sconfitte non avvengono mai a caso, significa che è successo qualcosa. Ci è andata bene e siamo stati bravi, tutti, anche i tifosi, la stampa e la città è stata vicina al Perugia e siamo prontamente risaliti.  Fanno bene anche certe contestazioni perché fanno riflettere e indurre a migliorare”.

IL FUTURO

Non si può evitare di sognare, ma il primo obiettivo è salvaguardare la categoria. Sono contento della scelta di Alvini perché quando ci abbiamo parlato ci ha trasmesso grande voglia, forza caratteriale e temperamento. Soprattutto ho sentito l’onore di allenare il Perugia, che è la prima cosa. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta, anche se poi la parola passerà al campo. Mi è stato proposto da Comotto e Giannitti. Ho visto giocare diverse volte la Reggiana. Ieri ha fatto il primo sopralluogo a Perugia. Abbiamo supportato in tutto Caserta e faremo lo stesso con Alvini. Non ho ancora mai trovato un uomo dietro l’allenatore e spero possa essere lui. In quel caso il progetto sarà lunghissimo”.

La squadra? Il mio istinto e completare questa rosa: abbiamo 16-17 e dovremo fare 10-11 giocatori. E fisiologico che nel cambio di categoria ci siano 10-11 avvicendamenti.

CASERTA

“Abbiamo fatto un percorso importante, a Caserta l’anno scorso avevo spiegato i tre anni che avremmo dovuto fare insieme anche in caso di B. Il mister sapeva bene. Lunedì dopo Salò ho chiamato l’allenatore per pianificare un incontro, precisando che tenevo molto alla Supercoppa chiedendo di non creare distrazioni sulla partita con la Ternana per tante ragioni, non solo per la partita. Dopo la Terni ho trovato un atteggiamento diverso, ho visto che c’erano da parte suoi dei dubbi. Ho chiesto di fare la foto, ma Caserta ci ha chiesto di aspettare fini al martedì. Da giorni dopo sono uscire tutte quelle voci e ho chiamato Vigorito che mi ha spiegato l’interesse. Con lui ho trovato subito un accordo e successivamente ci siamo rivisti con Caserta. Ho visto anche un uomo combattuto, forse perché era a disagio nei miei confronti della società e dei tifosi. Dal momento che l’allenatore mi fa capire le sue intenzioni. Io penso che quando si firma un contratto ci debba essere una certa forma nel rispettare gli impegni, da ambo le parti. Successivamente, tenendo all’azienda, ho fatto gli interessi del Perugia. Dal punto di vista umano sono dispiaciuto e mi sono sentito tradito, volevo continuità per questo percorso ma non ci sono riuscito. Ma quando non vedo la volontà di continuare insieme devo andare avanti e pensare ad altro”.