Sorteggio poco “Felice” per il Grifo

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Con Calabro in panchina, Carrarese seconda solo al Cesena. Ora lo 0 a 0 non basta più 

Con Calabro in panchina, Carrarese seconda solo al Cesena. Ora lo 0 a 0 non basta più

 

Zero a zero il risultato, qualificazione ottenuta a fatica contro la decima del Girone, la peggiore in classifica tra le qualificate, zero come gioco, zero come occasioni da gol create! Qualificazione al primo turno Nazionale nel segno dello zero, quindi, quella del Perugia, il solito Perugia di Formisano. C’è poco da festeggiare perché con la qualificazione della Casertana, il Perugia non sarà ufficialmente testa di serie nel prossimo turno.

Il Perugia deve anche ringraziare il Gubbio perché se al “Barbetti”, martedì, fosse finita zero a zero, i grifoni non avrebbero incontrato il Rimini ma la Juventus Next Gen, la squadra più in forma dopo Cesena e Torres da Gennaio ad oggi, lo ha dimostrato anche ieri sera andando ad asfaltare il Pescara a domicilio tre a uno. Se gli avversari fossero stati i bianconeri, come sembrava fino a cinque minuti dalla fine della gara di Gubbio, probabilmente stasera qualificarci sarebbe stato molto più difficile di quanto, comunque, sia stato.

D’ora in poi, però, gli zero a zero non basteranno più, a cominciare dalla gara di andata di dopodomani contro la Carrarese, l’avversario che la mano, poco “Felice”, di Evacuo ha sorteggiato, senza troppa fortuna per il Perugia. Gli apuani infatti, del lotto delle cinque squadre sono la seconda più forte, insieme al Benevento, dopo il Vicenza e meglio sarebbe stato incontrare la Casertana, arrivata quarta come il Perugia ma solo grazie alla penalizzazione del Taranto o, ancor meglio il Catania, addirittura arrivato tredicesimo in campionato, debolissimo in trasferta, qualificato solo grazie alla vittoria della Coppa Italia.

Con la Carrarese che, nelle ultime 17 gare, da quando è subentrato mister Calabro, è stata seconda in campionato solo al rullo compressore Cesena, totalizzando ben 38 punti, media di 2,23 a partita, con 11 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta, con ben 32 gol segnati e solo 14 subiti, 4 dei quali nel primo tempo dell’infausta, quanto episodica gara persa 4-1 sul particolare sintetico di Recanati. Il Perugia di Formisano, nelle stesse diciassette giornate, ha accumulato ben sei punti di distacco dalla Carrarese, perdendo lo scontro diretto di Carrara per uno a zero, dopo aver pareggiato all’andata 1-1 al “Curi”, ma in panchina quel giorno c’erano ancora Ciccio Baldini e Dal Canto.

Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti, il Benevento dovrebbe avere vita abbastanza facile con una Triestina molto alterna e dalla difesa fragile, mentre più incerto di quanto possa sembrare sarà il “quinto di finale” tra Taranto e Vicenza perché la squadra di Eziolino Capuano è arrivata seconda sul campo e il suo tecnico è bravissimo ad imbrigliare le altre squadre, anche se a Capuano non basterà un doppio zero a zero per qualificarsi. Juventus N.G-Casertana è equilibratissima, con i bianconeri, lo avevamo scritto in tempi non sospetti e il campo lo sta confermando, vera mina vagante dei playoff. Indecifrabile, infine, anche il pronostico di Atalanta U.23-Catania, con i siciliani leggermente favoriti, soprattutto per i ventimila nel ritorno del “Massimino”.

Tornando alla gara col Rimini, che dire dei singoli? Bene la difesa, imperniata su un grande Lewis, il migliore in campo, discrete le prove dei compagni di reparto. Per il resto un pianto, sia il centrocampo, disastroso, nel quale si è salvato solo Kouan, ancora una volta relegato inizialmente in panchina da mister Formisano e subentrato solo nel corso della ripresa, sia l’attacco, praticamente evanescente come per tutta la stagione, sia con Vazquez che con il subentrato Sylla mentre Matos, dopo un discreto inizio è scomparso.

Insufficiente, quindi, ancora una volta il giudizio sul tecnico Formisano, che ha mandato in campo una formazione con uomini fuori ruolo, su tutti la “trovata” di Paz come “sottopunta”, che ha reso incolore la prova di uno dei grifoni dal rendimento stagionale più alto. Il mister, però, come accade spesso nel dopo gara, si è dimostrato ancora una volta soddisfatto e con il suo eloquio forbito ha raccontato cose che solo lui ha visto e che noi umani non possiamo neanche immaginare. Buon per lui e per tutti che l’insipido zero a zero abbia partorito la qualificazione ma, da martedì, il lessico elegante per giustificare prove deludenti sotto il profilo del gioco non basterà più, occorrerà segnare e vincere, altrimenti si andrà a casa.

Danilo Tedeschini