Di Carmine a Verona, ma il giocatore non sembra prenderla bene

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Di Carmine a Verona, ma il giocatore non sembra prenderla bene. Santopadre dichiara:
foto: sito ufficiale Perugia Calcio

Di Carmine a Verona, ma il giocatore non sembra prenderla bene. Santopadre dichiara: “Scelta del giocatore”, l’attaccante ribatte: “Così troppo facile”

 

La possibile cessione al Verona del giocatore più rappresentativo del Grifo non è stata gestita nel migliore dei modi e, probabilmente, proprio questo ha fatto infervorare l’attaccante Samuel Di Carmine.

Riavvolgiamo il nastro. Dopo l’indecorosa fine dei play-off del Grifo in quel di Venezia, Massimiliano Santopadre aveva dichiarato che il ‘gioiello’ Di Carmine avrebbe avuto due opzioni, in accordo col ragazzo stesso: cessione ad un club di A o permanenza in Umbria.

Puntualmente, a metà della sessione di mercato estiva, arriva un’offerta comunque importante dal retrocesso Hellas Verona.

La trattativa inizia subito, nonostante la distanza tra domanda ed offerta che andrà a colmarsi nei prossimi giorni. Il tutto in barba alla promessa di cessione solo in A.

Già nei giorni scorsi si sapeva di un Di Carmine non proprio soddisfatto e convintissimo dell’operazione.

Il Perugia, ad ogni modo, spinge per mandarlo in Veneto e ricavare una buona somma in denaro dal suo trasferimento.

Tuttavia, nell’ultima conferenza stampa, in occasione della presentazione della squadra femminile, il numero uno del Grifo, a domanda inerente al tema Di Carmine, ha risposto che il trasferimento è dovuto anche ad una scelta del ragazzo che ha fatto le sue valutazioni.

Il bomber non è della stessa opinione e non ci sta ad essere dipinto quasi come traditore agli occhi dei tifosi. Da qui la replica con una “storia” sulla piattaforma social Instagram.

“Troppo facile così”, dice il classe ’88. Troppo facile esser costretto ad emigrare in cadetteria quando i patti erano ben altri e magari far figurare la cosa come una scelta condivisa ed accettata in toto.

E non centrano i soldi. Da fonti a lui vicine si è appreso che sarebbe rimasto volentieri a Perugia anche a cifre minori, piuttosto che sbarcare in un’altra piazza di B.

Senza dimenticare che Di Carmine, nella finestra di gennaio, non fu ceduto al Palermo solo per assenza di tempo per trovare un sostituto difficile da reperire. L’operazione con i siciliani era intavolata ed era in stato avanzato. La situazione deficitaria in classifica fece però la differenza ed il club di Pian di Massiano decise di resistere.

Ora però i tempi sono maturi, anche se DC10 ci tiene a dire la sua, soprattutto per onestà intellettuale e per il bene che prova verso i tifosi biancorossi. Samuel aveva ben in testa cosa fare quest’estate: se non fosse arrivata la chiamata dalla massima serie non avrebbe mai voluto affrontare da avversario il Perugia. Così, al 90%, non sarà.

Nicolò Brillo