44 anni senza Renato Curi: celebrata la Messa in sua memoria

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Venerdì la Santa Messa, durante il match col Cittadella l'interruzione del gioco 

Padre Mauro alla squadra: “Ricordate che non giocate mai da soli, il numero 8 è con voi”

 

Da 44 anni è diventato il simbolo del Perugia Calcio, il nome dello stadio di Pian di Massiano e l’icona del capoluogo umbro.

E anche oggi, come ormai tradizionalmente avviene da quel 30 ottobre 1977, si è tenuta la Santa Messa di commemorazione in memoria di Renato Curi.

Nello spazio antistante lo spogliatoio erano presenti squadra, staff tecnico, dirigenza e rappresentanti della famiglia Curi oltre che alcuni amici stretti come Franco Vannini e Claudio Tinaglia. Presente anche Grazia Ceccarini, vedova dell’indimenticabile “Tigre”.

Padre Mauro Angelini, che ha celebrato la funzione, ha così ricordato la figura di Curi:

“Con Renato, cari ragazzi, c’è una spinta in più, giocare nel Perugia significa giocare con una seconda maglia, quella di Renato. Ricordatevi che non giocate da soli, giocate insieme a lui, giocare al Curi non è come un altro stadio, fate come Renato: dare tutto se stesso con intelligenza. Ogni anno il suo ricordo ci fa riflettere, ci fa fermare e il nostro compito è tenere viva la sua memoria”.