A Palermo una deficitaria campagna acquisti si è fatta sentire…

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Dopo Baldini arrivano le dimissioni anche da parte del direttore sportivo 

Prestazione senza né capo né coda per un Grifo che, senza dei rinforzi importanti, rischia davvero grosso

 

“E quando arriva la notte, e resto solo con me, la testa parte e va in giro, in cerca dei suoi perchè”.

Il ritornello della splendido brano di Arisa, “La notte”, calza benissimo per descrivere le sensazioni provate e lo stato d’animo della maggior parte dei tifosi del Grifo dopo la meritata sconfitta per due a zero subita dal Perugia al “Barbera” contro i padroni di casa del Palermo, neopromosso in Serie B, la prima al debutto dopo ben diciassette anni, quando perse, sempre per due a zero, a Castellammare di Stabia, in C.

Sconfitta arrivata al termine di una prestazione senza né capo né coda da parte della squadra del nuovo mister Castori e che mette pesantemente il dito sulla piaga della deficitaria campagna acquisti portata avanti fin qui dalla società, visto che quantitativamente mancano almeno quattro pedine per completare numericamente l’organico e qualitativamente i nuovi, per la maggior parte, non sembrano assolutamente all’altezza di chi è partito.

Quando ad esempio qualche collega scrisse di “colpo Vulic”, avendolo noi visto spesso all’opera nelle gare giocate con il Crotone retrocesso, nelle quali, con lui in campo, il rendimento dei rossoblù era stato molto negativo, tanto da essere messo da parte nel girone di ritorno quando i pitagorici conquistarono più punti, ci permettemmo di ribattere, nel corso della nostra trasmissione su SportPerugia Tv, affermando come ci ricordasse molto, nel fisico, nelle movenze e nella  lentezza, Carraro, uno dei principali “flop” del Perugia retrocesso tre stagioni fa.

Nel suo ruolo l’anno scorso Burrai, incredibilmente fatto andar via in estate, disputò, invece, un campionato più che dignitoso.

Vogliamo poi parlare del cambio Chichizola-Gori, con l’ex comasco apparso molle sui due gol di Elia, quello annullato e quello valido?

E della mancanza di un terzino sinistro, con il giovane, acerbo Righetti al posto dell’arrembante Beghetto del girone di ritorno?

E dell’inesperto, troppo falloso Iannoni, sparito dopo aver rimediato subito il giallo, in luogo di un Segre fondamentale nel centrocampo dello scorso anno, ne vogliamo parlare?

L’unico vero arrivo di spessore è stato quello di Casasola, non ancora al meglio però, ma in quel ruolo, anche se non suo, l’anno scorso, aveva cantato e portato la croce un buon Falzerano, anche lui inspiegabilmente non confermato e andato, a zero euro, a rinforzare una concorrente come l’Ascoli dove viene impiegato nel suo ruolo naturale.

Vedere poi Lisi, qui caro Castori non ci siamo proprio, annaspare in un ruolo non suo alle spalle di Melchiorri quando si è ceduto un bravo trequartista come D’Urso, è inconcepibile.

Al virtuale elenco degli “assenti, purtroppo per sempre” manca De Luca, rimpiazzato dal cavallo di ritorno Melchiorri (che doveva essere ceduto), costretto a trentacinque anni a sfiancarsi da solo stoicamente per tutto l’attacco.

Quando poi gli è poi arrivata, a metà ripresa, l’occasione del possibile pareggio, la poca lucidità lo ha chiaramente indotto all’errore.

E il bello è che si parla addirittura di una possibile cessione di Kouan, l’unico centrocampista che fa gol e che, anche se a volte in modo confuso e con piedi poco educati, dà grinta e dinamicità.

Se ci aggiungiamo che la squadra, nel complesso, è apparsa spenta, che ha giocato in inferiorità numerica per un tempo e mezzo per la giusta espulsione di Lisi in occasione del rigore e che è riuscita a prendere tre gol, anche quello annullato, su tre contropiedi, facendosi trovare completamente e colpevolmente scoperta, ecco spiegata l’inattesa sconfitta, contro una squadra tutt’altro che trascendentale, qualitativamente inferiore, visto che per sette-otto undicesimi era la stessa che ha vinto i playoff di C e incompleta come il Perugia perchè deve fare ancora mercato.

Stavolta poi, a differenza della sconfitta di Brescia nel preliminare (a questo proposito mister Corini sembra avere un conto aperto con i grifoni) manca pure “l’alibi Fourneau”, visto che l’arbitro romano, stasera al Var, ha bellamente rilevato un fuorigioco millimetrico di Elia, annullando il gol del due a zero dell’ex grifone, purtroppo arrivato, comunque, nella ripresa.

Signori, a diciotto giorni dalla fine del mercato, la realtà è questa. Ancora una volta, più delle altre volte, ci si è presentati ai nastri di partenza del campionato incompleti, un campionato qualitativamente di altissimo livello, un campionato nel quale, se la società non ci porrà pesantemente rimedio subito,  non vediamo al momento quattro squadre qualitativamente più deboli per cui, inutile nasconderci, il rischio è grosso.

Alle viste, prima della chiusura del mercato, ci sono partite difficilissime con formazioni forti e strutturate come Parma e Bari, protagoniste venerdì sera di un anticipo spettacolare, ben giocato da entrambe, con la successiva, ostica trasferta di Brescia, solo quarantottore dopo la chiusura del mercato.

Aspettare l’ultimo giorno per rinforzare l’organico, come l’anno scorso, stavolta sarebbe follia pura, col serio rischio di trovarci in fondo alla classifica alla quarta giornata.

Santopadre si dia una regolata anche perchè i tifosi perugini non hanno l’anello al naso e i soli 1264 abbonamenti sottoscritti fino alla vigilia della prima giornata di campionato, pur tenendo conto che manca un 40% di abbonamenti di Curva Nord, non ancora in vendita, nettamente il peggior risultato di sempre,  ne sono la tangibile dimostrazione! 

Danilo Tedeschini