Due lampi dell’appena subentrato Seghetti a squarciare settanta minuti di buio pesto dei grifoni, con l’autogol di Angella nel finale utile solo per le statistiche. Perugia-Campobasso è tutta qui, negli ultimi venti minuti di una gara, fin lì pessima da parte di entrambe le squadre, ma che regala al Perugia tre punti fondamentali per allontanarsi dalla zona bollente e diventare, con l’undicesimo posto, la capolista della parte destra della classifica.
Zauli aveva mandato in campo la solita formazione inconcludente davanti, schierando stavolta come unico terminale offensivo del quattro-due-tre-uno l’ancora troppo acerbo Marconi, impalpabile la sua prestazione e, dopo una palla gol iniziale di Bacchin, dopo un minuto e mezzo, sventata dal portiere molisano Forte, si è dovuto attendere l’ingresso di Seghetti in luogo di Marconi e di Bartolomei in mezzo, al posto di uno spento Torrasi, per vedere di nuovo il Perugia pericoloso.
E meno male che il Campobasso, che ha confermato di attraversare un periodo di crisi assoluta, un solo punto nelle ultime quattro gare, compresa quella del “Curi” si è adagiato su quei ritmi lenti molto graditi al Perugia, che soffre invece le squadre che amano velocizzare la manovra, al di là del tasso tecnico, in verità abbastanza scarso quello dei molisani, con Gemello che ha passato una serata praticamente inoperosa, nella quale ha dovuto difendersi soltanto dagli agenti atmosferici.
Le due reti di Seghetti, la prima con una bella girata di sinistro al volo su assi di Leo, uno dei più positivi tra i grifoni, la seconda con un “cost-to-cost” in ripartenza a campo libero direttamente dagli sviluppi di un angolo dei molisani, sono stati il compendio di quello che deve fare un bravo attaccante. Tra i due gol ci sono state le due espulsioni per doppia ammonizione, prima quella del molisano Celesia e, dopo qualche minuto, quella di Mezzoni, uno dei più dinamici del Perugia.
I tre punti, oltre a migliorare la classifica, alzano anche la media a mister Zauli, adesso di nove punti in sette gare, ma soprattutto con un trend positivo di sette punti nelle ultime tre gare, mai registrato in questo girone d’andata che volge al termine, con l’ultima giornata fissata per domenica al “Mannucci” di Pontedera. Prima della sosta natalizia ci sarà anche la prima gara del girone di ritorno, una novità rispetto al consueto, contro la matricola terribile Pianese al “Curi”.
Due gare che, sulla carta, potrebbero aiutare il Perugia ad allungare la striscia positiva e, al tempo stesso, a risalire la classifica, rientrando nella lunga griglia playoff, anche se nelle posizioni svantaggiate, facendo passare ai propri tifosi un buon Natale dopo le tante tribolazioni patite in questo tormentato, fin qui, girone d’andata.
Abbiamo scritto sulla carta non a caso perché, al di là della differente posizione di classifica, Pontedera e Pianese sono due squadre che giocano sul ritmo e sulle rapide transizioni, proprio quelle situazioni che il compassato Perugia gradisce poco, con la Pianese ne abbiamo avuto una prova già all’andata con il tre a zero per gli amiatini dopo soli venti minuti, poi miracolosamente pareggiato e conservato col rigore parato nel recupero da Gemello..
Ci sarà tempo nel prossimo editoriale per analizzare la Pianese mentre sarà bene soffermarci adesso sulla gara di Pontedera. La giovane squadra di mister Menichini, per molto tempo storico vice di Mazzone, anche nell’anno di Perugia, culminato con la leggendaria vittoria contro la Juve, che perse lo scudetto proprio sotto il famoso diluvio del “Curi”, occupa attualmente la quartultima posizione con soli sedici punti.
Basarsi solo sulla classifica dei toscani, però, potrebbe essere ingannevole perché il Pontedera in casa gioca sempre su ritmi alti, quelli poco graditi dal Perugia e ha messo alla frusta squadre come l’Entella, terza forza del torneo, fermata sullo zero a zero o come la Torres, quarta in classifica che, al “Mannucci”, vinse tre a due una gara rocambolesca solo grazie alla superiorità numerica arrivata già nel primo tempo, quando il Pontedera era avanti uno a zero, con i toscani, sempre in dieci contro undici, avanti due a uno anche ad inizio ripresa.
E’ una squadra che segna moltissimo, ventisei i gol all’attivo, solo Ternana e Torres, i sardi solo per un gol hanno fatto meglio, ma che, al contempo, ha la terza peggior difesa del campionato, dopo Legnago Salus e Spal, con trentuno reti subite. Italeng, sei reti e Ianesi, cinque, i migliori marcatori della squadra toscana che fa delle reti segnate da tutto il collettivo ha la sua peculiarità.
Ci vorrà, quindi, una prestazione di livello, fatta di grinta ed attenzione per riuscire a portare a casa quella seconda vittoria stagionale in trasferta che farebbe fare un bel salto al Perugia. Purtroppo Seghetti è in dubbio in quanto proprio in occasione del raddoppio ha accusato un dolorino al muscolo già infortunato in precedenza, che verrà valutato nei prossimi giorni. Rientrerà, comunque, dopo la squalifica, bomber Montevago, sette gol, una garanzia in avanti. E allora, provaci Grifo!
Danilo Tedeschini